lunedì 23 ottobre 2017

IL MEGLIO DEL PEGGIO






In carrozza, si parte! Matteone è salito sul treno (da 400 mila euro, per la cronaca) con destinazione Italia. E' un momento solenne per l'ex Premier dei Miracoli: è il tempo dell'Ascolto. Archiviati, almeno per l'occasione, Tweet e social forum, l'infaticabile e adrenalinico Matteo ha pensato bene di riesumare dalla soffitta il trolley e di partire per un lungo viaggio che lo porterà in ben 107 province italiane. Incombe la ormai ininterrotta campagna elettorale e l'appuntamento alle regionali siciliane è alle porte. Il tempo stringe, dunque, e bisogna fare presa sull'elettorato deluso. Stavolta, però lo stile del segretario del PD vira verso il nazional-popolare: dalle pizze servite ai tavoli della Festa dell'Unità in quel di Rignano sull'Arno, alle piazze, a contatto con la gente comune. La mission del New Dial renziano è ascoltare, prendere appunti, sentire gli umori del popolo, lontano dal chiacchiericcio dei palazzi. Fuori dai clichè istituzionali, Matteo si riscopre di sinistra. Così vuol far credere. Una metamorfosi kafkiana pare averlo colto da qualche tempo a questa parte, al punto che il dardo avvelenato lanciato all'indirizzo dell'attuale Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, è un tentativo (disperato e vano) di smarcarsi dalla vergogna del famoso decreto "salvabanche" (Etruria, in testa) e dall'imbarazzante conflitto di interessi che coinvolse l'ex ministra Boschi. " Tra galateo istituzionale e diritti dei risparmiatori, io sto dalla parte dei risparmiatori" afferma convintamente Matteone. Peccato che la sortita sulla mala gestio bancaria sia tanto tardiva quanto inefficace. Prova ne sono gli insulti, le contestazioni e i fischi che sta finora raccogliendo. Come pure improvvida è la strategia di scopiazzare i cinquestelle, i cui big, da Di Battista a Di Maio, hanno già servito pizze Margherite e 4 Stagioni per autofinanziarsi le campagne elettorali. E proprio in treno hanno attraversato l'Italia in lungo e in largo contro il referendum costituzionale dello scorso dicembre. La realtà è che la narrazione renziana non convince più. Pare essersi infiacchita e accartocciata su se stessa. E' arrivato l'autunno anche per il PD: è una vendemmia amara per Matteone che, più che al treno, dovrebbe attaccarsi al tram.

Cleopatra, lunedì 23/10/2017      

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