mercoledì 14 febbraio 2018

THE WOOD BROTHERS - ONE DROP OF TRUTH (Honey Jar/Thirty Tigers, 2018)



Sulla cresta dell’onda da più di un decennio, i The Wood Brothers (terzetto composto dai fratelli Wood, Chris al basso e Oliver alla chitarra e voce, e dal polistrumentista Jano Rix) rappresentano una delle realtà più originali del movimento roots a stelle e strisce. Una band che fa della straordinaria capacità tecnica dei suoi componenti (Chris Wood è anche un apprezzato bassista jazz) e di un esuberante approccio crossover le armi migliori per plasmare la tradizione, sempre rispettata peraltro, con la fantasia di contaminazioni e arrangiamenti davvero inusuali.
Non è un caso che il terzetto sia portato in palmo di mano dalla stampa statunitense e che spesso i loro dischi, buon ultimo questo One Drop Of Thruth, pubblicato a inizio febbraio, vengano indicati tra le migliori uscite dell’anno. Registrato in diversi studi di Nashville, il sesto album della band americana non suona molto diverso dai dischi precedenti, ma chi conosce il gruppo fin dagli esordi si accorgerà dell’ulteriore passo in avanti in un percorso di maturità che oggi può dirsi completato.
Le dieci canzoni che compongono la scaletta presentano, infatti, il consueto cangiante melange di folk, country, blues, rock, pop e funky, ma mai prima d’ora i brani si presentano tanto inafferrabili e complessi nella struttura. Le belle melodie si sprecano e il suono americano è come sempre molto marcato; tuttavia, la ritmica caracollante e, talvolta, in controtempo (gran lavoro di Jano Rix), le immaginifiche linee di basso, le raffinate partiture di Hammond e piano elettrico, e i testi umorali e graffianti di Oliver fanno di One Drop Of Truth un disco non di facilissima assimilazione e da gustare pienamente solo dopo svariati ascolti.
In scaletta si alternano il country rock malinconico di The River Takes The Town, il pop divertito di This Is It, il blues sghembo di Sky High, le atmosfere quasi cabarettistiche di Laughin’ Or Crying e la coloratissima Sparkling Wine, frizzante come il vino evocato nel titolo, che parte citando Lou Reed (Walk On The Wild Side) e si sviluppa poi su un tempo sincopato in odore di reggae.
Un lotto di canzoni variegate e variopinte, quindi, che stanno insieme meravigliosamente grazie a un suono pieno e coeso, in grado di mantenere in equilibrio i canoni espressivi della tradizione e un evidente desiderio di spingersi fuori dai consueti steccati. In One Drop Of Truth comandano, in definitiva, libertà espressiva e sperimentazione, elementi che trasformano il country folk dei Wood Brothers in quella che Gram Parsons definiva Cosmic American Music. Chapeau!

VOTO: 8





Blackswan, mercoledì 14/02/2018

1 commento:

Manuel Alamo Septiem ha detto...
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