lunedì 21 maggio 2018

IL MEGLIO DEL PEGGIO




"C'è un certo Silvio Berlusconi che ha un'esperienza di nove anni al governo del Paese, che ha presieduto per tre volte il G7 e il G8 ed è ritornato disponibile...E con la carenza di personaggi che c'è...io sono assolutamente disponibile".
A Roma direbberero: aridaje. Non è passata nemmeno una settimana dalla fatidica riabilitazione politica che già Silvietto mostra segni di insofferenza per la "cosa" giallo-verde. Per il nonnetto di Arcore l'asse Di Maio -Salvini rappresenta, più che un accordo per un possibile governo, una sorta di accozzaglia perlopiù perniciosa. E non soltanto per l'intesa personale che lega i due giovani leader, quanto per la convergenza su alcuni punti del contratto di governo. Roba forte, come la legge sul conflitto di interessi, che se passasse, toglierebbe il sonno al povero Silvietto da poco incappato in un altro rinvio a giudizio per l'accusa di corruzione nell'ambito del procedimento Ruby-ter. Poche frecce nell'arco del Riabilitato e molte nubi all'orizzonte. Lo spauracchio di elezioni sarebbe un calice ben più amaro da bere: l'potesi di superare di poco lo sbarramento del 3% non è poi tanto peregrina e dunque Silvio cova qualcosa. Vedremo quale altro coniglio estrarrà dal cilindro nei prossimi giorni. Se mai si dovesse ritornare alle urne, spero fortemente che gli italiani (non tutti, per fortuna) non siano colti da improvvisa amnesia e tengano bene a mente i 25 anni di interessi privati, di leggi ad personam, di immoralità dilagante, di frodi fiscali, di corruzione e contiguità con la mafia. Se non fossimo in Italia, sarebbe stato sufficiente una bagatella qualunque per accompagnare un simile soggetto fuori dalla porta. Sosteniamo dunque chi si appresta all'arduo compito di governare questo Paese. Ciò che conta è un risveglio della società civile: la restituzione della dignità a un popolo da tempo defraudato non è più differibile.

Cleopatra, lunedì 21/05/2018

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