lunedì 21 gennaio 2019

PREVIEW




“Questa è una raccolta di brani nati da alcuni momenti in cui improvvisavo, mi ritrovavo a seguire dei temi e delle linee melodiche. Se prendi un minuscolo frammento musicale, lo segui, te ne prendi cura e ci costruisci qualcosa, può diventare una meraviglia” Glen Hansard
Chi segue Glen Hansard dalla vittoria dell’Academy Award per il film Once può testimoniarne il grande valore artistico: il viaggio di un musicista di strada di Dublino che si è esercitato sui grandi artisti come Dylan, Van Morrison e Leonard Cohen per poi seguire la strada del trovatore, ottenendo risultati notevoli. Ma c’è dell’altro dietro al talento musicale di Glen: negli anni in cui ha dato voce alla band irlandese The Frames, le sue ambizioni rock e folk si sono alternate a momenti di stranezza, intimità e quiete.
Glen
annuncia il suo quarto album This Wild Winning, una raccolta di brani che segue questo secondo percorso, in cui l’originalità del suono dei lavori più riusciti dei The Frames si unisce alla disciplina trovata durante la sua carriera solista da cantautore e compositore.

Nel primo brano estratto, I’ll Be You, Be Me, l’artista fa i conti con i rischi di una tale vulnerabilità, mentre la sua voce, trattenuta, maschera la furia della tempesta che travolgerà il brano. “I’ll be you, be me and I’ll be you/I’ll take your truth, your lies, your secrets” canta, parlando del potere struggente del desiderio. È innegabile che sia pericoloso, ma non c’è alcun rancore o ostilità, semplicemente il pericolo che avverte una lepre quando ha la pancia scoperta. E c’è del dualismo anche nell’invito: l’ascoltatore viene immerso, così come succede all’oggetto della canzone, nel mondo evocato nell’album.

This Wild Willing è stato concepito a Parigi e registrato nei Black Box Studios in Francia insieme al produttore David Odlum e ad una ristretta cerchia di musicisti, tra cui gli iraniani fratelli Khoshravesh, collaboratori di lunga data come Joe Doyle (al basso) e ROMY (al piano, alla voce, e agli arrangiamenti degli archi), e i musicisti elettronici di Dublino Deasy e Dunk Murphy (Sunken Foal).





Blackswan, lunedì 21/01/2019 

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