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domenica 10 aprile 2011

ILDA LA ROSSA

Lo psicopatico che ci governa non perde mai l’occasione per rilasciare farneticanti dichiarazioni.L’ultimo delirio del nano è avvenuto alla premiazione delle eccellenze del progetto “Campus Mentis “,giovani universitari che nel breve lasso di un pomeriggio si sono pentiti amaramente di aver eccelso ed essere stati premiati. Barzellette sconce,inviti al Bunga Bunga a due povere ragazzine basite,consigli su come vestirsi per essere più fashion ( proprio lui che circola con il bitume fra i capelli e il rialzo nei tacchi ),una demenziale proposta di riforma costituzionale in chiave golpista ed infine il consueto attacco ai giudici comunisti.L’uomo,bollito come il mio culo dopo un’ora di mountain bike,ormai reitera un copione usurato e stantio,e nonostante gli sforzi, non riesce più nemmeno a far ridere ( unica cosa che gli riusciva davvero bene ).Le performance del piazzista di Arcore ormai  sono tutte così: barzellette da avanspettacolo e tirata contro le toghe rosse.Ovviamente,bersaglio preferito del Cerottone è la Procura di Milano e in particolar modo Ilda Bocassini,che non più tardi di qualche mese fa cercò di infangare raccontando dalle pagine de Il Giornale una panzana clamorosa,venduta come scoop ai lobotomizzati lettori. Il magistrato,nel 1981 ( roba fresca fresca ,insomma),all’uscita del Tribunale baciò sulla bocca il proprio compagno di allora,un giornalista dichiaratamente di sinistra.Secondo Berlusca e i suoi tirapiedi, quella era la prova decisiva che la Bocassini fosse comunista e Berlusconi un perseguitato politico.Come anche il meno smaliziato dei lettori può comprendere,quel presunto scoop fu la mossa disperata di chi cerca di attaccare una persona così pulita da non potergli contestare nemmeno un divieto di sosta.La verità è che Ilda Bocassini è un giudice che fa il proprio dovere senza alcuna colorazione di parte:indaga sui reati e cerca di associare alle patrie galere chiunque violi la legge,a prescindere dal partito di appartenenza.Rosso o nero,un criminale è un criminale e va assicurato alla giustizia.I cittadini italiani,che non hanno memoria o se ce l’hanno,l’hanno cortissima,con un piccolo sforzo potrebbero ricordarsi di ciò che avvenne nel 2007,quando Ilda Bocassini fece arrestare tutti i componenti di “Seconda Posizione “,recrudescenza brigatista che aveva come dichiarato obiettivo quello di colpire Al Nanone.Riporto integralmente la notizia,che potrete reperire facilmente in rete,invitandovi a leggerla fino in fondo.

ROMA - Quindici persone arrestate, tutti militanti di un'organizzazione dell'ala movimentista delle Brigate Rosse, la cosiddetta "Seconda posizione". Fra loro, alcuni sindacalisti della Cgil, che sono stati subito sospesi. E' il primo bilancio di una vasta operazione antiterrorismo che ha impegnato le questure di Milano, Padova, Torino e Trieste con il coordinamento della Direzione centrale della Polizia di prevenzione. Oltre 500 gli agenti impegnati, con l'impiego di unità cinofile antisabotaggio, elicotteri e nuclei degli artificieri. I militanti sono accusati, fra l'altro, di associazione sovversiva e banda armata.

Gli obiettivi. Tra gli obiettivi dei presunti terroristi, c'erano il professor Pietro Ichino, economista, "oggetto di sopralluoghi e di embrionali inchieste"; una delle abitazioni di Silvio Berlusconi, la casa di via Rovani a Milano; la sede dell'Eni a San Donato (Milano) "per ragioni di politica in Medio oriente"; la sede di Mediaset a Cologno Monzese; la redazione del quotidiano Libero, a Milano; la sede di Sky, anch'essa a Cologno Monzese; alcuni ex dirigenti della Breda, "ritenuti responsabili della morte di operai per malattie collegate alla presenza in fabbrica dell'amianto".

Gli arresti. Sei gli arresti e una ventina di perquisizioni a Padova, almeno un arresto a Milano e a Torino. Almeno 70 indagati. I militanti finiti in carcere si erano dati una struttura articolata e si esercitavano a sparare nella Bassa Padana. Tali esercitazioni sarebbero state filmate dalla Digos. Ai quindici, secondo indiscrezioni, è contestato il progetto di un attentato. Anzi, il ministro dell'Interno Amato, ha dichiarato: "Probabilmente lo abbiamo sventato".

Indagini dal 2004. L'operazione ha origine da un'indagine, iniziata dalla Digos di Milano nell'agosto del 2004 e coordinata dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano Ilda Boccassini, avviata in seguito al rinvenimento, in una cantina, di documentazione di natura eversiva e materiale riconducibile ad attività illegali (passamontagna, attrezzatura tecnica per fiamma ossidrica, timer ed altra strumentazione elettronica). Il gruppo si sarebbe autofinanziato con rapine.

Strabiliante vero ? La Bocassini che indaga sulle nuove Brigate Rosse,ne fa arrestare tutti i componenti e sventa attentati che hanno per obiettivo case e proprietà di Silvio Berlusconi.Se ad ogni fregnaccia che il premier dice contro i magistrati,le tv e i giornali facessero seguire in loop questa notizia di qualche anno fa,è probabile che anche il più focoso sostenitore del nano di Arcore si formerebbe un diverso convincimento.E cioè che in Italia gli unici magistrati politicizzati sono quelli che Al Nanone si era comprato tramite l’associazione a delinquere chiamata P3,mentre gli altri,tanto vituperati, fanno solo il proprio dovere.Come la Bocassini che, per senso dello Stato e fedeltà alle istituzioni,indaga e fa arrestare eversori che volevano colpire il suo presunto acerrimo nemico.

Blackswan, domenica 10/04/2011

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