Pagine

giovedì 30 giugno 2011

DOMANDE OZIOSE

 
Oggi,sono in vena di domande oziose.Ad esempio:voi ce li mettereste Alì Babà e i quaranta ladroni di guardia alla zecca di stato ? Oppure: mettereste un pedofilo a dirigere un asilo nido ? Così,a naso,direi che in entrambi i casi la risposta sia no.Sta nella logica e nella normalità delle cose.Un ladro non lo metti a gestire denaro,un pedofilo non lo metti a contatto coi bambini.In Italia,invece,abbiamo un Parlamento ( e un governo ) zeppo di pregiudicati,inquisiti,imputati,condannati in primo e in secondo grado.A gente così,nella vita di tutti i giorni,non rivolgeresti nemmeno la parola,un pò per paura del giudizio degli altri( hai visto Tizio ?Sembrava una così brava persona e invece guarda con che loschi individui si accompagna ) e un pò per salvaguardare ( non si sa mai ) l'incolumità personale.Costoro,invece,sono chiamati a gestire la cosa pubblica,a prendere cioè decisioni di rilevanza fondamentale per il presente e per il futuro del paese che vedono peraltro coinvolti anche i nostri soldi.La situazione appare vieppiù paradossale,quando la cricca si perita di discettare e legiferare in materia di giustizia.Giostrai del diritto,giureconsulti da campeggio,costituzionalisti da gita fuori porta e saltinbanchi del decreto legge,tutti indaffarati come formichine in epocali riforme della giustizia che hanno come unico scopo quello di salvare le terga al loro padre-pappone.E regolarmente prendono randellate: dalla gente che non ne può più ( referendum sul legittimo impedimento ), dalla Corte Costituzionale ( lodo Alfano ) e dai sommovimenti dalla società civile ( il ddl sulle intercettazioni dell'anno scorso ).Ogni tanto,come Tafazzi,le martellate sulle palle se le danno da soli ( vedasi il passaggio di due emendamenti della minoranza sulla legge anticorruzione non più tardi di un mese fa ).Eppure,non mollano.Il paese è allo sfascio, ma la loro fissa,che corrisponde all'ossessione di Al Nanone,è una sola:polverizzare i processi di B,per restare a galla.Perchè alla prima sentenza di condanna,lo sanno bene,tornerebbero tutti a fare i posteggiatori davanti allo stadio.Ecco allora che non riuscendo a raggiungere i propri obiettivi in modo trasparente,sfruttano le ore ai malfatti proprizie,e nel cuore della notte aggiungono alla bozza della manovra un bel testo sul processo breve ( anzi super celere ).Tachimetro alla mano,dal momento della richiesta di giudizio,i giudici hanno due anni per chiudere il processo ( sia in primo che in secondo che in terzo grado ).Diversamente,l'imputato può chiedere il risarcimento del danno.Che è un pò come chiedere a un correttore di bozze di correggere una stesura in cirillico di "Guerra e pace" di Tolstoj in 24 ore,pena la perdita dello stipendio.Un'impresa titanica, e ovviamente impossibile.Per sveltire i processi,infatti,prima di modificare ex lege i tempi processuali,occorrerebbe  consentire ai magistrati di fare dignitosamente il proprio lavoro,magari informatizzando adeguatamente le procure o implementando numericamente il personale dei tribunali.Ma da questo orecchio,gli amici di B.sentono solo le parole "taglio" e " ridimensionamento ".Che poi l' inquietante scenario che va a prefigurarsi sia quello di una giustizia, che a botte di risarcimento danni,vedrà decuplicati i propri costi,non è affar loro.A loro interessa il principio, sono mossi esclusivamente da un commendevole e ineludibile bisogno di rendere la giustizia più giusta e la legge più uguale per tutti.Sentono talmente forte questo imperativo etico,che non sanno se autorizzare l'arresto di Alfonso Papa,ex magistrato e ora onorevole del PDL,che i giudici vorrebbero associare,almeno temporaneamente, alle patrie galere,per reati bagatellari come la consussione,la corruzione e l'estorsione.Temono che il poverino,peraltro ripreso dalle telecamere a mercanteggiare con dei ricettatori l'acquisto di rolex rubati,possa essere oggetto di fumus persecutionis da parte dei magistrati.Per inciso,a favore dell'arresto di Papa si è espressa financo l'UDC.L'UDC di Casini,quello che avrebbe messo le mano sul fuoco sull'onestà di Salvatore Cuffaro,poi condannato in via definitiva a sette anni di carcere per favoreggiamento aggravato.In poche parole, Papa è talmente impresentabile,che nemmeno Casini se la sente di rischiare l'ultima mano rimasta.Quando si dice il senso di giustizia.
 
Blackswan, giovedì 30/06/2011

Il re lucertola

Killers,
tutti in piedi e giù il cappello.
Tra pochi giorni cade il 40° anniversario della scomparsa di Jim Morrison, morto a Parigi il 3 luglio 1971 in circostanze mai del tutto chiarite.
Ho pensato di dedicargli qualche riga in anticipo perchè il 3 è domenica e magari non tutti leggono il blog.
Il leader dei Doors è stato ed è un'icona del nostro tempo, uno di cui molti di noi hanno avuto la faccia su una maglietta o un poster in camera.
Bello in una misura imbarazzante, davvero un dio greco, con un fisico naturalmente atletico e quel viso che era unico.
Bastava vedere lo sguardo da tonno del povero Val Kilmer nel film di Oliver Stone per capire al volo l'enorme differenza tra l'originale e la copia.
Era un cantante un po' trovato per strada, che nei primi tempi temeva talmente il pubblico da cantare con le spalle alla platea.
Però quando si è girato verso la gente è iniziata una parte importante degli anni 70, quella più oscura, affascinata dall'idea del viaggio e della morte, non tanto sotto un profilo esoterico quanto di esperienza da vivere, morte compresa.
Aveva comunque una bella voce blues, calda e profonda, sulla quale la chitarra di Robbie Krieger intrecciava linee leggere e pulite e le tastiere di Ray Manzarek facevano scendere armonie originali, con punte festosamente infantili (Light my fire) e riferimenti al vaudeville anni '20 (Alabama song).
Il suo grande disagio di fondo consisteva nel percepirsi soprattutto come un letterato, e quindi nel trovarsi di fatto costretto a recitare un ruolo, quello della rockstar, che non sentiva suo.
Un passaggio onesto e veritiero del film di Stone è la scena in cui lui, prima di partire per Parigi, regala a tutti i membri del gruppo una copia del suo libro di poesie "An american prayer".
Pare che fosse andata davvero così, con lui contento di dare ai suoi ormai ex compagni una parte più vera di sè.
Certamente, nell'immaginario collettivo resta però la sua immagine sul palco, vestito di nero, mentre porta con sè migliaia di spettatori al di là delle porte della percezione, agendo da quel grande sciamano che era.
E in quei momenti la gente avvertiva, secondo me, l'autenticità del suo stato.
Non tanto le canzoni, o il significato profondo del testo, quanto il fatto che lui potesse essere il tramite per raggiungere un diverso livello di coscienza.
Le ultime immagini della sua vita dicono che stesse già cambiando, e forse nel giro di qualche anno, se avesse trovato pace, sarebbe diventato un grasso e barbuto americano di mezza età che scriveva poesie in Europa.
Ma non c'è stato il tempo, perchè fu trovato morto nella sua vasca da bagno, probabilmente a causa di un'overdose di eroina.
L'unica che lo aveva visto in quella vasca è stata la sua compagna, Pamela Courson, che non disse mai nulla a nessuno e che morì tre anni dopo di lui.
Non fu mai disposta un'autopsia, sebbene la legge francese lo preveda in casi del genere, ed il medico che firmò il referto di morte divenne irreperibile poco dopo i fatti.
Di qui le illazioni su un Morrison ancora vivo da qualche parte ai tropici eccetera.
Di certo nessuno può dire se sia morto bene o male.
Se abbia sofferto o si sia invece assopito in uno dei suoi molti viaggi.
Se fosse solo o se la sua Pamela, la sua compagna cosmica (come lui stesso la chiamava) fosse lì con lui.
Forse nel suo caso, però, dire che è morto non rende esattamente l'idea di che cosa sia accaduto.
Forse ha più ragione mio figlio, che qualche sera fa, commentando un servizio in tv in cui si parlava di Morrison "nel 40° della morte", ha fatto due conti e ha detto: "Quindi è andato via nel 71".
L'ho trovata un'espressione molto bella, in generale, e molto pertinente al caso di specie.
Credo che Jim Morrison non sia proprio morto, ma che sia invece andato via, magari a vedere prima di noi e per noi luoghi più belli dei nostri.
E chissà che, se sapremo vivere e viaggiare con saggezza, prima o poi non ci capiti di riincontrarlo da qualche parte nel tempo.
State bene, amici.

Ezzelino da Romano

mercoledì 29 giugno 2011

SGARBI CHE COSTANO


 
A proposito di sprechi.Ve lo ricordate "Ci tocca anche Sgarbi ",programma di prima serata su RAI 1 condotto da Vittorio Sgarbi e andato in onda non più tardi di un mese fa ? Faceva talmente cagare che lo hanno chiuso dopo una sola puntata.Share previsto a 18% a fronte di uno share effetivo dell' 8,27 con punte al ribasso verso l'abisso ( 5,60 ).Insomma,uno dei più grandi bidoni mai passato su una rete nazionale.Scoprirete inoltre,non senza una punta di sconcerto, che i soldi per allestire il programma non sono piovuti dal cielo e che il sacrificio sopportato dalla RAI per eseguire i dictat del padrone( sempre lui,il nano ) non è stato di poco conto.Il conduttore,critico, e sindaco di Salemi si è intascato un cachet di un milione di euro per tutte le puntate in programmazione.Un introito,quindi, a babbo morto,dal momento che di puntate non ce ne sono state e non ce ne saranno più.Fosse solo questo.I costi industriali e di rete per la realizzazione del programma hanno comportato l'esborso di un altro milioncino,a cui si sono aggiunti  i costi per una scenografia che definire sfarzosa è usare un eufemismo.Un'immensa riproduzione della Scuola di Atene di Raffaello,un palco lungo come un transatlantico,imponenti cariatidi di gesso e colonne e capitelli ovunque.Il tutto messo a disposizione solo dei pochi intimi che hanno avuto il coraggio di sintonizzarsi sul programma.La modica spesa sostenuta per la messa in scena di questo festival del kitsch è di "appena" 800.000 euro,somma che tramite il canone abbiamo provveduto a pagare all'azienda di viale Mazzini.L'ennesimo scialacquamento,quindi,per qualche cosa che, nel migliore dei casi, finirà in qualche rimessa a marcire.Oppure al macero.
 
Blackswan, mercoledì 29/06/2011

IL TRUCCO C'E' E SI VEDE

Parlano di manovra ( da 47 miliardi ) e di riforma fiscale ma dovrebbero chiamarla salasso con annessa presa per il culo.Oltre al probabile aumento dell'IVA di almeno un punto ( così almeno dice Romano ) e alla prospettata tripartizione delle aliquote Irpef ( di cui ancora non si conoscono i dettagli,ma che puzza lontano chilometri di trombata ),la bozza discussa ieri dalla maggioranza,e bollata dalla Corte dei Conti come "ai limiti della sostenibilità " ,prevede alcuni "prestigiosi" provvedimenti :
1) ETA' PENSIONABILE :Si prevede nella bozza l'aumento progressivo dell'età pensionabile delle donne fino a 65 anni a partire dal 1 gennaio 2012. Per le lavoratrici dipendenti e per le lavoratrici autonome il requisito anagrafico di 60 anni per l'accesso alla pensione di vecchiaia è aumentato di un anno. ( di questo passo per le nuove generazioni la pensione sarà un benefit acquisibile a tumulazione avvenuta )
2) BLOCCO CATTEDRE E ISTITUTI UNICI PER MATERNE ELEMENTARI E MEDIE:A decorrere dall'anno scolastico 2012/2013 le dotazioni organiche del personale docente, educativo ed Ata della scuola non devono superare la consistenza delle relative dotazioni organiche dello stesso personale determinata nell'anno scolastico 2011/2012.Le scuole materne, elementari e medie saranno raccolte in istituti unici. Per garantire un processo di continuità didattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi. Saranno quindi soppresse le istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado. Gli istituti compresivi per acquisire l'autonomia, si spiega, devono essere costituiti con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. ( ennesima randellata sulla scuola:più siamo ignoranti più questi ci sguazzano )
3) INSEGNANTI DI SOSTEGNO : L'organico degli insegnati di sostegno, attribuito alle singole scuole o a 'reti di scuole', dovrà prevedere in media un docente ogni due alunni disabili.( Un bambino disabile avrebbe bisogno di essere seguito con intensità e continuità onde garantirgli maggiori possibilità di inserimento nel tessuto scolastico e sociale.Questi cialtroni invece si accaniscono su chi è già costretto a vivere nel dramma )
4) FINANZIAMENTO MISSIONI ALL'ESTERO :Previste nuove risorse per alcune spese di quest'anno, in scadenza alla fine del mese. Settecento milioni di euro per finanziare le missioni all'estero fino al 31 dicembre del 2011. "Ai fini della proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali a decorrere dal primo luglio 2011 e fino al 31 dicembre 2011, la dotazione del fondo - si legge nella bozza - è incrementata di 700 milioni di euro". ( si taglia su tutto ma alla guerra non si rinuncia mai )
5) LIBERALIZZAZIONE PROFESSIONI : la bozza prevedeva questo articolo : "Le restrizioni in materia di accesso e esercizio delle professioni, diverse da quelle di architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore, sono abrogate quattro mesi dopo l'entrata in vigore dal presente decreto". In pratica,sarebbero dovuti essere aboliti tredici albi professionali su diciannove.L'articolo però è stato immediatamente stralciato.Il tanto decantato liberismo del governo si inchina agli interessi di casta.
6) TICKET SANITARIO :Dal 1 gennaio 2012 torna il ticket sanitario da dieci euro per le visite specialistiche ambulatoriali e di 25 euro per i codici bianchi al pronto soccorso ( perchè perdere l'occasione di fotterci anche qualche soldino sulla salute ? ).
A corollario di questi provvedimenti,il Ministro Romano ( quello che ha più pendenze penali per mafia che neuroni in testa) dichiara orgogliosamente che dal prossimo mese i Ministri non prenderanno più lo stipendio.Ciumbia!,verrebbe da esclamare,questi poveretti lavoreranno gratis.Spiace deludervi ma non è così,dal momento che i ministri continueranno a percepire il pingue stipendio da parlamentare con tutti i benefits annessi.Insomma,alle randellate si aggiunge lo sberleffo,di cui questi abusivi della politica sono impareggiabili campioni.Un altro esempio ? La manovra produrrà i suoi effetti a partire da quest'anno,ma con un peculiare scadenziario:tagli ridotti nel 2011( 1,7 mld ),un filo più consistenti nel 2012 ( 5 mld ),il grosso nel biennio 2013-2014.Quindi,il governo Berlusconi prende un impegno per 47 mld di euro,ma la stangata graverà sul governo uscente dalle elezioni del 2013 ( presumibilmente di centro-sinistra ). In questo modo nessuno potrà rimproverare a Berlusconi un salasso che verrà invece imputato alla futura maggioranza.Come direbbe Ricucci: "fanno i froci col culo degli altri".
Blackswan,mercoledì 29/06/2011

martedì 28 giugno 2011

IL RE DEI PIRLA

La cosa che sgomenta non è solo il fatto che questo idiota se ne vada fino in Germania per sfrecciare in autostrada a più di 300 km/h ( un pò di televisione alla sera,no ? ).Sono le giustificazioni che sottendono ai rischi connessi a questa " passione " che lasciano basiti.Quello che l'imbecille proprio non riesce a comprendere è che se si schianta lui ci facciamo una bella risata,ma la vita purtroppo la fa rischiare anche agli altri..stronzo.

LA RETE

Ce le vogliono vendere come conversazioni a carattere privato.Adesso date un'occhiata ai rapporti che fanno capo a Bisignani e ditemi se davvero credete che questi signori parlassero solo del tempo e dei calli della signora Pina..ma mi facci il piacere !!!

GIULIO TREFORBICI E IL SISTEMA SALASSO

 
Se la situazione non fosse terribilmente seria,ci sarebbe da sganasciarsi dalle risate.La cricca di incapaci e manutengoli alla corte di B. è riuscita nell'impresa titanica di affondare un paese nell'arco di tempo di tre lustri.Siamo talmente messi male che per cercare di non scomparire dalle cartine geopolitiche dell'Europa occorre una veloce manovra finanziaria da 40 - 50 miliardi.Abbiamo le pezze al culo,insomma,e bisogna intervenire drasticamente per rimettere i conti a posto,su questo non ci piove.L'artefice della manovra ha un nome e un volto:Giulio Tremonti,il virtuoso ministro dei tagli lineari,uno psicopatico sforbiciatore che tutto taglia tranne quello che dovrebbe.E nonostante ciò,il popolo italiano lo considera il più papabile per rivestire prossimamente il ruolo di premier.Sarà perchè le nefandezze compiute fino a qui da Giulio Treforbici sono state vendute come responsabile rigore,o perchè, fra tutte le facce da carrettieri che compongono la maggioranza, la sua è la più presentabile ( figurati le altre ).Eppure,i ventilati contenuti di questa ennesima manovra si prospettano come un salasso nelle tasche dei soliti noti,cioè quelli che normalmente le tasse le pagano senza batter ciglio.Aumento dell'età pensionabile,aumento dell'IVA e riduzione a tre delle aliquote Irpef sono la struttura portante della manovra. E farei attenzione soprattutto alla questione delle tre aliquote,perchè le prime due potrebbero essere utilizzate  per i redditi bassi o modesti,e l'ultima,la più alta,per tutti gli altri redditi, con la conseguenza che chi vive solo del proprio stipendio si troverà a pagare un fottio di tasse in più,mentre per i ricchi non cambierà sostanzialmente nulla ( NB : l'eventuale risparmio per i redditi bassi verrà comunque assorbito interamente dall'aumento dell 'IVA ). A questi tre provvedimenti poi se ne aggiungerebbero altri che hanno il sapore della presa per i fondelli: la promessa dell'abolizione dell'IRAP( Imposta Regionale sulle Attività Produttive ) entro il 2014 e un "pesantissimo " taglio ai costi della politica,che si sostanzia nel ridurre a 1600 la cilindrata massima per le auto blu ( che sarebbe un pò come se si imponessero di mangiare caviale solo una volta alla settimana ). Di fronte a certe alzate d'ingegno viene da domandarsi per quale motivo paghiamo un Ministro dell'Economia, quando il buon senso di ogni cittadino comune,senza peraltro nessuna competenza specifica,potrebbe far di gran lunga meglio.Prendete la TAV,ad esempio,balzata nuovamente agli onori della cronaca in questi giorni  per la manganellate dei celerini agli abitanti della Val Susa che cercano di difendere le proprie case e il proprio futuro.Il costo stimato dei lavori è di circa 40 miliardi di euro,cioè esattamente la manovra di cui si parla.In Portogallo,dove hanno le pezze al culo come e più di noi,il progetto è stato rimesso nel cassetto in attesa di tempi migliori.E i costi erano sensibilmente inferiori: era prevista una spesa di 38 milioni a chilometro contro i circa 120 milioni previsti nel il progetto italiano ( chissà perchè da noi costa sempre tutto di più ).Un progetto,il nostro,del quale oltretutto ancora non sono chiari i contenuti,cioè non è dato sapere a tutt'oggi se la linea Torino-Lione sarà una tratta merci o una tratta passeggeri ( le due cose insieme non sono possibili, perchè i treni merci hanno un voltaggio ridotto rispetto a quelli passeggeri e andrebbero così piano da ostacolare il Freccia Rossa o simili ).La domanda sorge spontanea:ha senso buttare via così tanti soldi,quando un volo low cost ti porta più velocemente a destinazione e ad un costo sensibilmente inferiore ?E che dire dello scempio ambientale,con deturpamento del patrimonio paesaggistico e nuovi costi generati dall'inquinamento ?Basterebbe,quindi,bloccare questa falsa priorità infrastrutturale,il cui carattere è quello di uno sperpero anacronistico e inutile( inutile per tutti,tranne che per quei pochi che ci stanno locupletando ) per ovviare alla manovra.Come basterebbe mettere fine alle guerre che stiamo facendo in giro per il pianeta e che ci costano miliardi ogni anno.Tutto ciò sarebbe possibile,ci farebbe risparmiare e ci eviterebbe ulteriori bagni di sangue ( per noi economici,per le popolazioni colpite dai conflitti invece vera macelleria ).Eppure,queste sono soluzioni che nemmeno vengono prese in considerazione,Dio ce ne scampi.
E' di queste ore l'annuncio che Tremonti potrebbe dimettersi.Lo stanno attaccando frontalmente sia Berlusconi sia la Lega sulla sostanza della manovra.In realtà,nè il nano nè Bossi sono interessati al bene del paese,ma hanno bisogno di riguadagnare consensi agli occhi degli italiani.Inoltre,Tremonti si sta offrendo al paese come una valida alternativa di centro destra alla conduzione del governo,cosa che mette seriamente in pericolo le future prospettive del binomio PDL-Lega.Una maggioranza,questa,che ha fatto degli sprechi e della pressione fiscale il proprio cavallo di battaglia.Risulta infatti contraddittorio al limite del grottesco criticare ora Tremonti,quando prima lo si è sostenuto a spada tratta sui tagli alla scuola,alla sanità e alla cultura,e quando pur di salvare Berlusconi dalle sue magagne giudiziarie si è affossato l'election day,gettando così dalla finestra la bellezza di 350 milioni di euro. Perchè se davvero la Lega avesse avuto a cuore gli interessi del popolo padano,avrebbe evitato quella bufala pazzesca del federalismo fiscale,che sta svelando in questi giorni la sua vera natura di sistema-salasso. Ben 50 comuni,infatti,per evitare il perpetrarsi dello sfascio finanziario dovuto all'abolizione dell'ICI,hanno aumentato fino al massimo previsto per legge ( 16% ) l'addizionale RCA.La riforma in senso federale del fisco glielo consente e c'è da credere che a breve saranno seguiti a ruota dal resto d'Italia.Poi,verrà il momento delle addizionali Irpef e dell'accisa sulla benzina.Tanto, alla resa dei conti,chi ci rimette sono solo le persone oneste.

Blackswan, martedì 28/06/2011

domenica 26 giugno 2011

L'OPPOSIZIONE CHE NON C'E'

Scrivevo su questa pagina,qualche giorno fa,che i momenti di gioia politica vanno gustati e che non è un male provare un po’ di sana euforia.Carpe diem,insomma,tanto dura poco.E infatti,come volevasi dimostrare,le nostre opposizioni sono state capaci in due settimane di mandare alle ortiche quanto di buono la società civile era stata in grado di fare.Il messaggio lanciato alle elezioni amministrative e ai referendum è stato chiaro:il paese è pervaso da un rinnovato desiderio di partecipazione e da un’ineludibile voglia di cambiamento.Lo scenario emerso da i due appuntamenti elettorali predisponeva al meglio Bersani e soci per la spallata finale.A correre in ulteriore soccorso delle opposizioni,salta anche fuori sui giornali una vicenda di malcostume politico e sociale,con possibili risvolti penali, che dipinge a tinte fosche una maggioranza di governo dilaniata da invidie e rivalità interne e totalmente succube dei maneggiamenti lobbisti di un faccendiere senza scrupoli (e pregiudicato) di nome Bisignani. Appare evidente che la nave del PDL,ormai priva di un credibile nocchiero, sia sempre più alla deriva,in balia tanto dei venti leghisti quanto delle correnti piduiste.Basterebbe un rapido,e nemmeno tanto consistente, cannoneggiamento per farla affondare,quatttro colpi di spingarda ben piazzati ed è finita per sempre.E invece…invece arriva D’alema,l’unico amico vero di Berlusconi,sempre prondo a dare una mano nel momento del bisogno.Quando nel 2001 il nano era politicamente finito,il baffetto più furbo d’Italia per tenerlo a galla si inventò niente meno che la Bicamerale,pagandola peraltro a caro prezzo con l’affossamento della legge sul conflitto di interessi.Due giorni fa,Alfano,che ha come unico obiettivo della propria vita salvare il culetto del padrone,per arginare l’ignominioso scandalo che emerge dalla carte processuali sulla P4,ripropone la legge bavaglio,riesumando addirittura una porcata targata Mastella,che era già stata presa in considerazione,ma senza successo,durante il governo Prodi. Ed ecco che a D’Alema non par vera tanta manna dal cielo:valuteremo la proposta del PDL,è una vergogna che si rendano pubbliche intercettazioni che riguardano episodi senza rlevanza penale,bla bla bla bla( mi spieghino per cortesia come sia possibile decidere per legge e in anticipo cosa abbia rilevanza penale e cosa no ).Basta ? No,c’è di meglio,perché al seguito del baffetto ci si mette anche Bersani,che sulla questione si dice aperto al dialogo con la maggioranza.C’è da chiedersi se questa gente sappia cosa significhi comune senso del pudore,se riescano,quando si guardano allo specchio,a provare almeno un briciolo di vergogna.Dubito fortemente. D’altra parte,se questo governo non cade è merito soprattutto del PD,che fa di tutto per non avere una linea chiara sulle alleanze,traccheggiando fra le pulsioni centriste pro Casini e la sinistra radicale di Vendola.Il quale,poveretto,si ritrova schiacciato ( e solo ) fra l’inerzia attendista di Bersani e l’inedita voglia di dialogo di Di Pietro,pronto a svendere il proprio sudato patrimonio di militanza antiberlusconiana per un piatto di lenticchie alla tavola dei moderati.

Blackswan, domenica 26/06/2011

venerdì 24 giugno 2011

INTERCETTAZIONI E MANOVRE

C’è bisogno davvero delle intercettazioni per avere la giusta dimensione del trivio entro il quale si muove la nostra politica ? Così d’istinto direi di no,perché,come dice sempre Travaglio,certa gente non c’è bisogno di intercettarla,basta lasciarla parlare in televisione o sui giornali per renderci conto di quale sia il livello.Eppure,pur concordando con il giornalista torinese,il dovere di cronaca ( dei giornalisti ) e il diritto all’informazione ( dei cittadini ) sono beni che devono essere salvaguardati con fermezza,soprattutto in questa nostra Repubblica delle banane,alla quale ormai sono rimaste solo le banane.Ha voglia Alfano di discettare su l’irrilevanza dei fatti contenuti nelle intercettazioni e del carattere privato delle conversazioni.Privato,una ceppa.Se Masi e Bisignani cercano di cacciare Santoro dalla Rai,non c’è nulla di privato,perché stanno giocando coi soldi pubblici e con il mio diritto ad essere informato.Pertanto,se da un lato non mi interessa in fico secco di leggere il dialogo fra due idioti che ci illustrano quanto sia brutta e zoccola la Brambilla( cosa peraltro che ho sempre considerato un dogma ), pretendo invece di sapere nel modo più esaustivo possibile cosa questi signori fanno o faranno con i miei soldi.Ma il Popolo delle Libertà,lo sappiamo bene,è sensibile solo alla libertà del padrone e della cricca.Ecco perché,nonostante il paese sprofondi giorno dopo giorno in una palude di merda,la priorità del governo è diventata improvvisamente il ddl sulle intercettazioni.Mi sembra giusto:decisi e compatti quando si devono salvare il culo,confusi ed evasivi quando devono delineare i confini di una manovra finanziaria da 40 mld di euro ( i meno ottimisti parlano di 60 mld ) che,indovinate un po’ ?,finirà,more solito,sul groppone dei soliti noti (cioè,noi ).Si,perché questo consesso di mestieranti della politica,che in vent’anni si è mangiato tutto e adesso non sa più come tirare a campare,ha in testa un progettino niente male.Si riempivano la bocca con lo slogan populista “ non metteremo le mani nelle tasche degli italiani “,e oggi son lì a dire,con l’aria contrita di chi soffre e partecipa con disappunto,che tagliare le tasse non è possibile.E che fanno quindi ? Mano alle pensioni ( qui il rischio è di lavorare fino al giorno in cui avremo bisogno di una badante per andare in ufficio o in fabbrica ) e deliranti proposte sugli scaglioni Irpef.Di combattere seriamente l’evasione fiscale,nemmeno se ne parla,forse perché l’argomento per questa gente assume i caratteri contro natura dell’incesto.E quando gli suggerisci che una patrimoniale,ancorchè temporanea,potrebbe essere la soluzione a tutti i problemi,ti guardano come se avessi bestemmiato in chiesa,dopo esserti sciacquato le palle con l’acqua santa.Scherzi se pensi di poter toccare i privilegi di chi vive nel lusso.Meglio accanirsi contro chi fa fatica a sbarcare il lunario.In culo allo sviluppo di un paese che non cresce più da almeno dieci anni.

Blackswan, venerdì 24/06/2011

giovedì 23 giugno 2011

CHE COMBINI,TONINO ?

 
"Tonino,ma che ci azzecca ?",avranno pensato migliaia di sostenitori e simpatizzanti dell' IDV,dopo aver visto la foto che ritraeva l'ex-magistrato a conciliabolo con il nano di Hardcore.Fermo restando che non è dato di sapere cosa i due si siano detti ( e a tal proposito,Di Pietro,farebbe bene ad esporre i contenuti della conversazione con estrema chiarezza e profusione di dettagli ),il casus belli ( si intenda belli come guerra e non come aggettivo di bellezza - ndr per Salvini ), che sta infuocando il web, merita qualche breve considerazione.Parlare con un esponente del governo,se rivesti una carica istituzionale e sei un leader dell'opposizione,a volte può capitare,o meglio,come si dice a Roma,"te tocca ".Certo è,che dopo aver dato a Berlusconi del mafioso e dello "stupratore di democrazia",oltre ad averlo attaccato per anni senza mezzi termini più o meno su tutto,Di Pietro se la sarebbe potuta risparmiare.Sicuramente,se la sarebbe risparmiata il Di Pietro di due mesi fa.Ma ora,le cose sono cambiate.Dopo il flop IDV alle elezioni amministrative,Tonino ha decisamente cambiato atteggiamento nel modo di fare politica.L'emorragia di voti deve averlo convinto che l'opposizione usque ad finem,i toni accessi,le invettive,talvolta anche roboanti,ma comunque sempre sacrosante,non pagassero più.Ha deciso pertanto di cambiare strategia:si è rifatto il trucco,si è messo a controllare la propria vis oratoria che,per quanto efficace,nei momenti più convulsi si faceva farraginosa e stentata,si è disegnato in volto un bel sorriso di circostanza e ha inaugurato un nuovo corso di pacatezza riflessiva e colloquiale.Con l'intenzione,molto probabilmente,di acquisire alle proprie fila il consenso dell'elettorato moderato o indeciso,senz'altro più cospicuo nei numeri di quello radicale.Il rischio di questo restyling,però,è  che Di Pietro perda ciò che fino ad ora era riuscito a creare grazie ad una credibilità e ad una coerenza,figlie di una certa intransigenza giacobina,molto apprezzata però, soprattutto da chi in questa politica amorale e trafficona non crede più tanto.Che sono poi gli stessi che ora non smettono di riservagli critiche,anche alla luce della vittoriosa,ma non lineare gestione dei referendum,venduti prima come spallata necessaria per affondare il governo Berlusconi, e poi trasformati in occasione elettorale di trasversale utilità.Un autogol,quello di Di Pietro,un pò ingenuo,ma soprattutto pericoloso perchè ingenera non pochi interrogativi sulla tenuta dell'opposizione,ed in particolare sulla creazione di un possibile blocco a sinistra composto da IDV,SEL e PD.Nè basta a sedare gli animi accessi dei propri indignati sostenitori,il fatto che l'ex magistrato compaia nel fotogramma incriminato con sguardo accigliato e braccia conserte,in un atteggiamento di totale chiusura.Con certa gente non si parla proprio,nemmeno del tempo o di calcio, e soprattutto non si parla così d'appresso,anche a costo di apparire sgarbati e intransigenti.Se no,è inevitabile suscitare più di qualche legittima perplessità.
 
Blackswan, giovedì 23/06/2011
 

mercoledì 22 giugno 2011

P( ADANI ) 4


 
Possono dormire sonni tranquilli tutti coloro convinti che la pioggia di rutti caduta a Pontida potesse produrre qualche effetto pernicioso sulle sorti del governo ( io un pensierino lo avevo fatto ).Bossi e la schiera di fidi palafrenieri,che ce l'hanno durissimo quando si sciacquano le pudenda alla foce del Po,appena entrano nell'odiata cerchia capitolina ,forse per colpa del delle brezze di ponentino,riducono subito le dimensioni dell'attributo ad un barzotto tenero tenero, buono solo per zampillanti minzioni.Ecco allora che votano, senza batter ciglio, il decreto sviluppo ( l'ennesima patetica fiducia ) e in cambio, invece di ottenere i quattro ministeri richiesti a squarciagola dalle valli bergamasche,racimolano la promessa di qualche ufficio di rappresentanza al nord.Ottimo risultato per chi,solo due giorni fa,blaterava di voler ridurre i costi della politica e lanciare così un forte segnale al paese ( che invece si ritroverà a pagare sia i Ministeri che le sue succursali nordiche ).Insomma,i Padani e gli Scilipoti continuano il loro accanimento terapeutico ad un governo ormai in conclamata morte cerebrale.Il fatto è che il rapporto Berlusconi-Bossi è indissolubile (una sorta di patto di sangue tra pasdaran della poltrona),tanto da essere stato sugellato da un contratto sottoscritto da entrambi e depositato presso un notaio.A raccontarlo, durante l'ultima puntata dell'Infedele di Gad Lerner, è Gilberto Oneto,amico di Miglio,giornalista prima della Padania e poi di Libero.I termini dell'accordo prevedono da parte di Berlusconi il ripianamento di tutti i debiti della Lega ( che ancora piange per le minchiate fatte con la Banca Padana ) oltre all'azzeramento del cospicuo numero di querele partite dall'entourage legale di B.nei confronti del quotidiano di via Bellerio ( che negli anni d'oro pubblicava in prima pagina le foto di Al Nanone affiancate a quelle di Brusca e Riina, suggerendo velatamente una certa identità di ruoli ).Da parte di Bossi,come contropartita, viene offerta l'accettazione passiva di tutte le nefandezze della cricca di governo.Così i conti tornano e tutto si spiega.Beati loro.
Se da un lato l'immobilismo del paese reale è un'evidenza chiara anche agli occhi di un cieco,ciò che invece sta emergendo dalle indagini svolte dalla Procura di Napoli sulla loggia P4 ,disegna un sottobosco ramificato di maneggiamenti tra istituzioni,imprenditori,faccendieri,alti ufficiali e giornalisti, in perenne movimento.Un sottobosco da cui emergono trame,ricatti,raccomandazioni e una fitta rete di amici e di amici degli amici,che dimostra per l'ennesima volta,se mai ve ne fosse bisogno,la suburra etica in cui versa il mondo della politica e di cui si è circondato in questi anni Berlusconi.Tutti pronti a comprare e farsi comprare,a tradire,ricattare,raccomandare,sputtanare,smerdare e sgomitare per un posto al sole.Uno schifo che lascia attoniti e che,come emerge dalle intercettazioni, vede coinvolti sospettabili e insospettabili,volti noti e meno noti.Bisignani,questo lemure unto e sfuggente,aveva contatti con chiunque.E' ancora presto per dire quali e quanti fatti emersi dalle indagini abbiano rilevanza penale.Tuttavia è certo che il sistema di intrallazzi e prebende,che ricorda da vicino il Bertolaso Gate, avesse ramificazioni su tutto il territorio nazionale e ad ogni livello del tessuto sociale e politico.Coinvolti a vario titolo,ma senza che al momento sia ipotizzabile alcun reato a loro carico,sarebbero il sottosegretario Letta, i ministri Gelmini,Tremonti e Prestigiacomo ( che in uno stralcio di conversazione da dello stupido a Berlusconi ),il sindaco di Roma Alemanno,Megera Santanchè,Massimo D'alema,l'ex ministro Castelli,l'ex-direttore generale della Rai Masi,gli onorevoli Bocchino e Biancofiore,e pure Luca Cordero di Montezemolo.Spetterà ai PM ricostruire il puzzle di questa miriade di rapporti trasversali,continui e fittissimi.Ma al di là di quello che risulterà da indagini che si prospettano lunghe e impervie,emerge fin da ora un inquietante interrogativo:per quale motivo uno degli uffici di Bisignani era collocato all'interno di Palazzo Chigi ? Chi lo aveva messo lì ? E perchè ?

Blackswan, mercoledì 22/06/2011
 

Che bello scazzarsi con Blackswan!

Avevo pensato ad un commento, ma poi ho optato per un breve post vero e proprio.
Assumo comunque fin d'ora l'impegno a chiuderla qui perchè suppongo che per un blog non siano positivi gli scambi a due.
Non c'è dubbio che l'euforia per i bei risultati colti sia del tutto legittima.
E non c'è dubbio che sia meritata.
Una parte del paese ha saputo tenere la barra dritta anche in mezzo alla tempesta, e con ragione ora se ne sente fiera.
Ma questo vuol dire parlare di noi, non del paese nel suo insieme.
All'estero veniamo visti sì come quelli che (forse) si stanno liberando della telecrazia berlusconiana, ma dopo averla scelta ed essersela tenuta per un sacco di tempo.
Scelta liberamente, insisto, perchè il fascismo strisciante di Canale 5 ha fatto molti danni ma nelle cabine elettorali non ci è mai entrato.
E' bellissima la frase in cui Blackswan parla di un patrimonio enorme gestito in violazione di una legge sul conflitto di interessi che non c'è.
Ha ragione, perchè è una legge che non c'è e ci dovrebbe essere, dato che altrove più o meno tutti ce l'hanno.
Ma perchè non c'è?
Perchè pochi la volevano davvero, e i primi a non averla voluta sono stati gli uomini dell'attuale opposizione, che quando erano al governo hanno barattato la legge sul conflitto di interessi con quel piatto di lenticchie che fu la presidenza D'Alema alla commissione bicamerale per le riforme.
La realpolitik, nipote indebolita del machiavellismo, è connaturata a molti italiani e partorisce mostri di opportunismo miope.
E questo è comprensibile per gente che si prefigge di fottere più denaro e più persone possibili, senza senso dello stato, senza considerazione del prossimo e senza prospettive di lungo periodo.
Noi invece non possiamo permetterci di essere miopi, e quindi non possiamo accontentarci di avere vinto il derby.
Anche perchè, riconosciamolo, abbiamo giocato bene ma abbiamo anche avuto un po' di culo.
Il referendum sul nucleare sarebbe probabilmente passato comunque ma Fukushima, mi perdonino i giapponesi, ha dato una bella mano.
Pisapia era un ottimo candidato ma se Donna Letizia non si fosse suicidata in diretta tv magari la vittoria sarebbe stata più sofferta.
Io sono dell'Inter, a me vincere il derby in contropiede va benissimo.
Però bisogna vincere il campionato, perchè è ora, e per quello bisogna anche avere un gioco.
E quindi, non per cinismo o per distaccata disillusione, ma per vincere di più e meglio, bisogna secondo me restare umili e concentrati.
Ragion per cui va benissimo la serata sul lavoro organizzata con la Fiom.
Io l'ho trovata enfatica ma questo è un parere personale, se la si ritiene una cosa positiva se ne facciano altre dieci senza alcun problema.
Però poi, esauriti i mortaretti, testa bassa sul manubrio e pedalare.
Noi per primi, da buoni milanesi, che di strada da recuperare ne abbiamo parecchia.

Ezzelino da Romano

martedì 21 giugno 2011

EUFORIA E LIBERTA'

Sono euforico perchè ci sono piccoli,ma importanti segnali che la società civile si sta riappropriando di spazi di libertà che fino a ieri ci erano stati sottratti.Sono euforico perchè essere euforici è contagioso:la gente ti ascolta e ci crede un pò di più.Sono euforico perchè la spallata a questo sistema viene dalla persone per bene e non dai partiti,e non scaturisce solo dal disappunto per le promesse disattese,ma soprattutto dalla riconquista,lenta e credo inesorabile,di valori etici che sembravano definitivamente sopiti ( la data del risveglio è il 13/02/2011,un milione in piazza a chiedere dignità per le donne ).Vado orgoglioso di questa euforia perchè,insieme a tanti altri,me la sono conquistata,combattendo giorno dopo giorno,con i mezzi che ho a disposizione,facendo leva sulle parole,il convincimento,la militanza.Essere euforici non significa essere stolti.Il cammino,l'ho sempre scritto dopo ogni vittoria elettorale,è lungo e impervio.C'è ancora gente da convincere,parole da scrivere,lotte da intraprendere.Occorre prudenza,certo.Ma sono convinto che la prudenza non debba essere confusa con il cinismo o con un disilluso distacco.Diversamente,si finisce per fare il loro gioco, quando invece potremmo guadagnare terreno e vincere la battaglia decisiva.Non ci siamo rassegnati quando tutto pareva perduto,non capisco perchè ora non possiamo permetterci un pò di sana felicità.Sarebbe un pò come,azzardo un fatuo paragone calcistico, non esultare per la vittoria nel derby solo perchè non si è ancora vinto lo scudetto. Io lo faccio sempre,consapevole che potrebbe essere l'abbrivio per la vittoria finale.Sarò ingenuo,ma ho sempre pensato che le grandi passioni portino ovunque.Una passione non vive di riflessione ma di emozioni forti.Adesso l'emozione è l'euforia.Che non è nè fuori luogo nè pericolosa.Semplicemente c'è,esiste: sincera,spontanea,trascinante.Nuova energia e spinta propulsiva verso la creazione di un paese migliore.
E' un dato di fatto che Berlusconi governi ( si fa per dire ) da circa vent'anni ed è altrettanto evidente che sia stato eletto da una parte del popolo( attualmente la minoranza,considerata la legge elettorale in vigore dal 2005 ) attraverso lo strumento del voto.Ma a me pare che queste elezioni siano solo formalmente il frutto di un cammino democratico.In Italia c'è un regime.Non una dittatura del manganello e dell'olio di ricino ( anche se episodi come il G8 di Genova qualche dubbio me lo fanno venire ),ma una dittatura della merda.E' un fascismo revisionato e modernizzato,subdolo e strisciante, perchè radicatosi nella parte peggiore del paese tramite un impatto mediatico totalizzante,che ha finito tramite osmosi per infettare anche la parte buona.Non ci sono leggi marziali nè i carriarmati,l'esercito non è entrato in Parlamento ad armi spiegate e i dissidenti non vengono mandati al confino.I berluscones operano in modo molto diverso,meno eclatante,ma decisamente più invasivo.Cosa non particolarmente difficile quando si posseggono tutte le televisioni del paese,con l'eccezione di La7 e Sky( che però da ultimo ha deciso di chiudere Current Tv,guarda un pò ), e la stampa,salvo rarissime eccezioni,tiene bordone al governo o ne è addirittura portavoce.Così come viene abbastanza semplice nidificare nel tessuto della società tramite un patrimonio immenso gestito in violazione di una legge sul conflitto d'interessi che non c'è, tramite un'architettura di prebende,corruzioni e traffici ramificati ad ogni livello delle istituzioni, tramite il silenzioso e simoniaco appoggio della chiesa,tramite le palesi connivenze con la criminalità organizzata tanto a livello locale che nazionale.Strumenti,questi,che il regime utilizza per comprare voti e magistrati,per coprire col fango le voci dissenso,per mettere a tacere le trasmissioni che tentano di fare informazione e non riescono mai a farla,per obnubilare le coscienze dei cattolici,per scatenare con il ricatto della paura l'odio razziale e l'egoismo legato al campicello atavico.Il regime c'è,far finta di non vederlo e legittimarlo attribuendogli connotati di democrazia è lo stesso errore di valutazione che da vent'anni ha impedito all'opposizione di comprendere realmente contro quale terribile nemico stavamo combattendo.Oggi,si è schiarito il cielo e un barlume di luce là in fondo ci da una nuova speranza.E se questa speranza è finalmente più tangibile, e pare quasi un'ipotesi di cambiamento,lo si deve soprattutto a tutti coloro che non hanno mai abbassato la guardia e da anni si impegnano in prima persona per la società civile.Sono i Santoro,i Vauro,i Travaglio,i Guzzanti,i Saviano,i Benigni,i Fò,i Flores D'arcais e migliaia e migliaia di persone che attraverso la rete,e perchè no anche grazie a Facebook,hanno permesso che il paese reale comprendesse lo squallore e l'indecenza di questa infame dittatura.Pertanto,se assisto a quattro ore di libera televisione,in cui si racconta la realtà e si dice la verità, senza il bavaglio di direttori generali collusi con la P4,io mi emoziono,mi commuovo e mi sento eurforico.Ne ho il diritto dopo vent'anni di questa merda.
Blackswan, martedì 21/06/2011

lunedì 20 giugno 2011

UOVE PADANE


 
Vi ricordate la scena in cui Fantozzi si appresta a guardare la partita dell'Italia in tv e la voce narrante fuori campo racconta di  frittatone alla cipolla,familiare di Peroni gelata e rutto libero ? Ecco,vedendo ieri le immagini della Lega radunata a Pontida ho avuto l'impressione che l'assembramento di camicie verdi fosse ispirato più o meno da quello stesso leit-motiv.Certo,il frittatone alla cipolla è stato necessariamente sostituito dalla più nobile e padana salamella,ma quanto a rutti,state pur certi che gli scherani di Alberto da Giussano non temono confronti.Così,armatomi di certosina pazienza e pronto ad affrontare con piglio combattivo il meteorismo pirotecnico dei figli del Po,mi sono sentito tutte,ma proprio tutte, le brevi interviste rilasciate dai militanti leghisti,scoprendo,per la prima volta in modo davvero compiuto,che esiste un mondo parallelo al nostro,a cui si giunge attraverso una varco spazio temporale della costellazione Cassoeula.Slogan da stadio,cori da curva,spadoni e paludamenti teutonici,celodurismo da un tot al chilo,battute sconce, volgarità assortite e discettazioni filosofico-politiche sviluppate a colpi di dita medie e polenta taragna.Il tutto ovviamente condito da un italiano a dir poco claudicante,affetto da una grave forma di congiuntivite ( patologia incurabile che colpisce ogni frase pronunciata,trasformandola al tempo indicativo non appena esce dalla bocca ),e in cui i tentativi di consecutio temporum naufragono in perniciosissimi soliloqui connotati da abnorme dislessia.Nulla però al confronto degli oratori ( si fa per dire ) che si sono succeduti sul palco del raduno.All'ora di pranzo,un sempre più farfugliante Bossi,dall'incerto equilibrio e coi capelli leccati presumibilmente da una vacca frisona proveniente dagli allevamenti di Cittiglio,mi ha indotto un effetto digestivo che nemmeno una pinta di amaro Giuliani.Per una mezzoretta abbondante,infatti,l'uomo ha delirato di riforma fiscale,di leadership e di altre amenità assortite,anche se,a dire il vero,ho dovuto rivedere tre volte la registrazione per riuscirne a decifrare un vago senso compiuto.Immagino quindi l'effetto che tale prolusione abbia avuto sul pubblico festante e già abbondantemente intorpidito da litri di bonarda ed eflluvi intestinali.La vera randellata che mi ha mandato in crisi di identità è stata però la boutade sui Ministeri al nord.Non tanto per quello che ha detto l'Umbertone ( che tanto non ci crede nessuno,tanto meno lui ),quanto perchè,subito dopo averlo ascoltato,ho pensato: " Ma questa è una boiata pazzesca! ".La cosa sconcertante è stata apprendere che anche Alemanno,nel commentare la questione,aveva usato le mie stesse precise parole.E avere i medesimi procedimenti logici di Alemanno,ne converrete,non è cosa che possa lasciare tranquilli.Tuttavia,se l'intervento di Bossi è stato veramente difficile da decifrare,non certo nei contenuti,quanto piuttosto nella forma,quello di Maroni invece è stato chiarissimo.Anzi,direi di più:limpido come un  brodo primordiale di vacuità,in cui galleggiavano come cipolle appassite slogan da osteria travestiti da analisi politica.D'altra parte,cosa aspettarsi da un pirletta imbellettato con un sorrisino stolido e nascosto dietro rossi occhialini fashion(ieri in versione fotocromatica),che cerca di mascherare con giacca e cravatta gli effetti esiziali di un'infanzia difficile ? E pensare che la base,lo vorrebbe premier.Maroni premier.E perchè non Topo Gigio o Tiramolla ? Certo,bisogna ammettere che da un punto di vista qualitativo tra lui e Berlusconi il gap è notevole:passeremmo infatti da un Primo Ministro pluriprocessato e plurindagato ad uno già pregiudicato.Un bel passo avanti davvero.Insomma,mi sono dovuto sorbire deliri razzistoidi, gare di anacoluti, il Trota in versione Giro della Padania,gli occhi spiritati alla grappa di Calderoli ( un ministro che fa della volumetria alcolica il suo punto di forza ) e le discettazioni di filosofia teoretica di Borghezio,sintesi sublime fra Ted Bundy e un attacco di sciolta quando soffri di ragadi.Eppure,non pago di tutto ciò,alla sera mi ero apprestato a sorbirmi anche "In Onda",programma di approfondimento politico di La7,con ospite Matteo Salvini.Matteo Salvini:la faccia buona della Lega,il nuovo padano che avanza,il maitre a penser dei giovani insubri,l'ala colta delle falangi verdi.Il quale,a domanda,così esordisce : " Abbiamo messo a tacere tutti quelli che pensavano che la base ci avrebbe tirato UOVE marce".Uove,per Dio.Uove:plurale del singolare uova.Un uova,due uove.Ho cambiato canale.
 
Blackswan, lunedì 20/06/2011

Libertà

Da quando le cose sembrano essersi messe un po' meglio, vedi elezioni amministrative e poi referendum, sento un gran parlare di libertà e di salvezza.
La libertà che è stata riconquistata, il paese che è tornato libero, una guerra di liberazione, il paese che può salvarsi, e via enfatizzando.
Ma scusate, prima non si poteva?
Qualcuno per caso è davvero convinto che Berlusconi abbia perso consenso all'esito di una qualche riflessione politica diffusa?
Berlusconi ha sbragato, è andato a puttane in tutti i sensi, e da lì la gente ha avuto la sensazione che l'uomo fosse bollito.
Dopo, e solo dopo, si sono accorti che da vent'anni dice che abbasserà la pressione fiscale ma che non lo ha mai fatto.
Dopo, e solo dopo, si sono accorti che quell'idiota di Lassini e i suoi disgustosi manifesti "Via le BR dalle Procure" li aveva voluti Berlusconi.
Le persone che votavano a sinistra erano le stesse anche prima.
Magari qualcuno in più è andato a votare anzichè restarsene a casa, ma non è lì la differenza rispetto al passato.
Lo spostamento dei voti è stato nel campo opposto, ed è stato motivato dal fatto che parte dell'elettorato di centrodestra non si è più sentita rappresentata dal Berlusca.
Ma non è un fatto di libertà o di salvezza.
Liberi lo eravamo anche prima.
Che questo racconti balle da vent'anni lo sapevano anche i muri.
Che voglia piegare la giustizia, la politica e persino la storia a suo uso e consumo, anche.
Che le sue tv e i suoi giornali del cazzo ci ammorbino quotidianamente con ogni sorta di menzogna, lo avrebbe visto anche un cieco.
E non mancavano le fonti di informazione non allineate, da Repubblica a La 7.
Solo che non gliene fregava nulla a nessuno perchè la sensazione era che la nave comunque andasse, come ai tempi di Craxi.
Dalla discesa in campo del Berlusca ci sono state molte elezioni, politiche ed amministrative, ma non è quasi mai successo nulla.
Eppure anche prima eravamo liberi di non votarlo, non c'è mai stata una dittatura qui.
Avremmo potuto "salvarci" ben prima, ma non lo abbiamo fatto, perchè al paese, nella sua maggior parte, andava bene crogiolarsi in quella brodaglia putrida che l'omino di Arcore e i suoi sodali ci ammannivano.
Tiepida ed anestetica.
Come diceva Altan in una memorabile vignetta: "E dopo il gelo degli anni di piombo, godetevi il calduccio di questi anni di merda".
E allora guardiamoci dentro, e diciamo che questo paese non ha bisogno di essere salvato o liberato tanto da Berlusconi, quanto piuttosto da se stesso.
Berlusconi è un incidente storico, lungo, lo ammetto, perchè vent'anni non sono pochi, ma pur sempre un incidente.
La costante siamo noi, il nostro essere sempre flessibli a tutto, fino a ritrovarci spesso piegati a 90°, il nostro perenne "ha da passà 'a nuttata", il nostro voler sempre delegare all'uomo della provvidenza di turno, con il risultato che poi l'uomo della provvidenza arriva davvero.
Non vi nascondo che a me certa enfasi a buon mercato fatta oggi dai vari Santoro, Travaglio, Benigni, Dandini, fa semplicemente cagare.
Non imputo a questi di essere saliti sul carro del vincitore, perchè il loro carro è sempre lo stesso e fino a ieri era un carro mezzo rotto, quindi capisco l'euforia.
Però adesso, esaurita la legittima ciucca post elettorale, smettiamo di fanfaronare sciocchezze sulla liberazione dal tiranno e cominciamo a lavorare sul serio.
Tutti i giorni, ciascuno in casa sua e sul suo posto di lavoro, per cambiare la testa della gente.
Occorre diffondere i valori della conoscenza, della dignità e del rispetto, che non sono di destra o di sinistra ma della brava gente.
Così facendo avremo posto le basi per una vita, anche collettiva, libera e adulta.
Altrimenti, tempo qualche anno e state certi che arriverà un altro imbonitore da televendite che ci riaddormenterà tutti sulle sue esigenze.
E' importante resistere quando il vento è contrario, ma più importante è vigilare quando il vento è favorevole.

Ezzelino da Romano