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martedì 19 luglio 2011

IL SENSO DEGLI INGLESI PER LA LEGGE

 
Prendiamo l'Inghilterra,ad esempio.Rupert Murdoch,magnate-squalo dell'editoria anglo-americana ( personaggio simile per molti aspetti al Berlusconi nostrano ) è nei pasticci fino al collo,tanto che oggi è chiamato a presentarsi avanti al Parlamento britannico per rispondere dei comportamenti criminali tenuti dal proprio gruppo editoriale.Lo scandalo è esploso fragorosamente quando si è scoperto che i giornalisti di uno dei quotidiani più venduti del gruppo Murdoch,News of the world,intercettavano illegalmente politici,reali,attori,calciatori e gente comune ( avevano addirittura messo sotto controllo il cellulare di una ragazzina di tredici anni misteriosamente scomparsa e poi ritrovata morta 6 mesi dopo ).Nulla a che vedere però con le intercettazioni,assolutamente legali,contro cui si scaglia in Italia la maggioranza berlusconiana.Quelle commesse dal quotidiano inglese erano vere e proprie intrusioni nella vita privata delle persone ( prive quindi del presupposto giuridico di un' indagine giudiziaria ) allo scopo di ottenere scoop giornalistici utili alle vendite e,come si sospetta,informazioni di natura politica ( e non ) volte ad avvantaggiare il premier Cameron,il cui più stretto collaboratore,Andrew Coulson,era stato vice direttore del quotidiano incriminato.Il Murdoch-Gate ricorda in qualche modo l'uso spregiudicato del diritto di cronaca con cui alcuni giornali italiani sono soliti perseguitare gli avversari politici del premier ( si pensi ad esempio,il c.d. caso Boffo ).Uno scandalo, quello britannico (esploso il 4 luglio su denuncia del Guardian ), che travalica abbondantemente non solo i confini della decenza etica,ma soprattutto quelli ben più stringenti previsti dalla legge, oltre i quali,attraverso una fitta rete di scambi tra informazioni e denaro,si sono spinti politici,poliziotti,manager e giornalisti.Sono passati quindici giorni dal quel 4 luglio,due settimane nelle quali in Gran Bretagna è successo quello che in Italia sarebbe  impensabile anche per il re degli ottimisti.Il News of The world è stato chiuso nel giro di sette giorni,con corollario di pubbliche scuse da parte dello stesso Murdoch.Andrew Coulson,ex vice direttore del tabloid e portavoce di Cameron,non ha fatto a tempo ad aprire bocca che è stato subito arrestato ( in Italia, la Commissione per le autorizzazioni a procedere si è palleggiata per un mese l'arresto di un bandito come Alfonso Papa ).Viene arrestato anche l'ex vice direttore Neil Wallis e pure Rebekah Brooks,la rossa plenipotenziaria del gruppo Murdoch, prima dà le dimissioni e subito dopo viene associata alle regie galere inglesi.Indagato anche James Murdoch,figlio del manager, e i vertici di News International ( altro quotidiano facente capo a Murdoch ),perchè si ritiene fossero a conoscenza dell'uso poco "ortodosso " delle intercettazioni.Ieri si sono dimessi anche il capo di Scotland Yard,sir Paul Stephenson,e il suo vice,sospettati entrambi di prendere soldi in cambio di informazioni sui vip da spiare.A breve, si teme che lo scandalo possa colpire pesantemente anche il governo in carica.
Insomma,in un paese normale come l'Inghilterra,vale il principio che chi sbaglia paga.Non che nella terra di Albione non ci siano politici corrotti o reti spionistiche in stile P4,per carità.La diversità rispetto all'Italia sta però nel fatto che quando li beccano con le mani nel sacco,li appendono per le palle al Big Ben.E vige anche il principio sacrosanto che chi ha per le mani la gestione della cosa pubblica non debba nemmeno essere sfiorato da un sospetto di condotta illecita,perchè diversamente è costretto a dimettersi,qualunque carica ricopra.E' una questione di etica,di dignità,di senso dello Stato.Ve lo immaginate lo stesso scandalo a casa nostra ? O meglio:vi ricordate cosa accade quando le stesse cose si verificano in Italia,e cioè nella patria dei parlamentari plurinquisiti e dei ministri pregiudicati ?Se in un ipotetico scandalo all'italiana fosse coinvolta la maggioranza di governo, si susseguirebbero più o meno dichiarazioni di questo tenore.Berlusconi : " Sono disgustato.E' l'ennesimo complotto della magistratura comunista.Non penso minimamente a dimettermi.Le mie dimissioni sarebbero una catastrofe per il paese.Devo rispettare l'impegno preso con gli italiani attraverso il voto ".Cicchitto : " E' ora di finirla con questo giustizionalismo ad orologeria.Nessuno è colpevole fino a sentenza penale passata in giudicato ".Capezzone: " Appare evidente che trattasi di notizie destituite di ogni fondamento e utilizzate ad hoc da parte di una certa stampa faziosa e forcaiola vicina agli ambienti più estremi della sinistra ".Gasparri : " C'è in atto un tentativo di strumentalizzazione da parte delle opposizioni di fatti privi di qualsivoglia rilevanza penale".Bossi : " Noi voteremo per l'arresto.Anzi,no.O,si,forse.Può darsi di si.O era no ?Non ricordo...".Casini : "Sull'onestà delle persone coinvolte nella vicenda ci metto la mano sul fuoco ".Napolitano : " Voglio esprimere un vivo e vibrante appello affinchè cessino le contrapposizioni degli schieramenti e si cerchi,in un clima di concordia nazionale,quella collaborazione necessaria a vivificare l'immagine positiva del nostro paese all'estero ".D'alema : " Sono contrario per principio a derive di populismo giacobino che,diciamolo,delineano una svolta della politica verso connotati di improvvisazione e dilettantismo.Siamo pronti a sederci ad un tavolo con le forze di maggioranza per cercare le più opportune convergenze per il bene del paese ".Se ci pensate sembrano sempre le stesse frasi,come fossero rubate a un canovaccio utilizzato già migliaia di volte.Una trama consumata e stantia,che conduce al solito,consueto,inevitabile finale:nessuno è colpevole,nessuno si dimette.E' il bunga-bunga style.
 
Blackswan, martedì 19/07/2011

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