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martedì 25 ottobre 2011

JAMES MADDOCK - WAKE UP AND DREAM

A chi se lo fosse perso,consiglio vivamente l'acquisto di " Sunrise on Avenue C ", disco d'esordio di questo songwriter inglese trasferitosi negli States, a New York precisamente, per questioni di cuore.Un'opera prima che,come solo raramente capita, giustificava gli sperticati elogi della stampa specializzata, proponendo all'ascoltatore un pugno di canzoni di misurato pop-rock d'impronta chiaramente americana e di intensa credibilità emotiva.Evidentemente, Maddock ( qualcuno forse lo ricorderà dieci anni fa come leader dei Wood ) vive un momento molto fertile dal punto di vista creativo o forse, semplicemente, cerca di battere il ferro finchè è caldo.Tant'è che, all'inizio del 2011, ha pubblicato un bel live dal titolo " Live At Rockwood Music Hall " ( già recensito su queste pagine ) e a fine estate ha rilasciato il secondo lavoro in studio," Wake Up  and Dream " appunto.Rispetto al primo cd, non ci sono grandi cambiamenti di registro, se non un'attenzione più marcata alla costruzione melodica a discapito di qualche soluzione più decisamente rock.Ma questo non necessariamente è un difetto, dal momento che il nostro possiede una bella pulizia di scrittura e soprattutto si tiene lontano da zuccherine banalità.A voler necessariamente inquadrarne la musica tramite i soliti paragoni, potrei dire, senza sbagliarmi di molto, che Maddock è uno Springsteen mutuato al pop o ( addirittura ) un Chris Rea più roco e meno sofisticato.Eppure anche queste definizioni sarebbero riduttive.Così come lo sarebbero gli abusati rimandi a Billy Joel, Jackson Browne, James Taylor e via referenziando.La verità è che il cantautore inglese fa venire in mente chiunque si sia cimentato con la ballata metropolitana, pur mantenendo in realtà uno stile personalissimo e immediatamente identificabile.Sebbene" Wake Up and Dream " non sia all'altezza dell'esordio, le intuizioni compositive di Maddock non dispiacciono affatto  anche nei brani più scontati, come l'orecchiabilissimo singolo " Beautifil Now " ( scritto congiuntamente con Mike Scott dei Waterboys ).E qui e là, spuntano anche delle piccole gemme di malinconico struggimento, come i tenui acquarelli dell'acustica " You and Jean " o il mid-tempo da highway al tramonto della superba " Stella's Driving ".Un disco che sicuramente non vi cambiera la vita, ma che merita tutta la vostra attenzione.Potrebbe nascere un nuovo amore.

VOTO : 7

Blackswan, martedì 25/10/2011

10 commenti:

  1. @ Massi : male che vada,mi butterai affancuolo :)

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  2. Buonasera ... la tua buona recensione, ha attirato la mia curiosità su questo genere a me poco conosciuto; evito di dire di più, perchè passerei per "eretica" attirando su di me parecchie ire ... però approfondirò l'argomento e tornerò da queste parti. Un caro saluto.

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  3. Conosco poco l'argomento,però la tua recensione è fatta molto bene.
    Un saluto,Costantino

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  4. Buon disco, decisamente, e speriamo che cresca, perchè i numeri ce li ha.... ^_^

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  5. @Blackswan:Non esageriamo,semmai ti farò notare che il disco non mi piace

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  6. Il titolo del disco è "svegliati e sogna"...magari...ora mi piaverebbe proprio.

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  7. @ Stefania : Intanto,grazie davvero per essere passata.Ma quale eretica ?!Io lo sono per un sacco di cose :)E poi,su questa pagine,come sulla tua,si scrive di tante cose, non solo di musica.Ad ogni modo, Maddock,anche per chi non mastica sonorità rock, regala canzoni piacevolissime.

    @ Costantino : benvenuto.Grazie mille per l'apprezzamento e a presto :)

    @ Baol : un bell'ossimoro,sognare ad occhi aperti :)

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  8. @ Lozirion : Il ragazzo merita :)

    @ Massi : lo so,lo so :)

    PS vi ho risposto ora perchè ieri non vedevo il vostri commenti.sorry.

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  9. andate a sentirlo dal vivo, è in tour in questi giorni con la band! galattici!

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