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mercoledì 1 febbraio 2012

LOLA – THE KINKS

Ci sono canzoni che nascono un pò per caso, magari per un’intuizione fulminante, un pensiero estemporaneo trattenuto per i capelli, un colpo di genio non sottovalutato. E spesso e volentieri, le buone idee per una buona canzone nascono dai fatti della vita, quelli di tutti i giorni. Succede così anche per “ Lola ”, una di quelle canzoni che probabilmente abbiamo ascoltato almeno una volta nella vita, e che quando entrano in una top ten, non le scalzi più, nemmeno fossero inquilini morosi.
Ray Davies e Robert Wace, manager del gruppo, si concedono una serata relax, durante le registrazioni di un disco che dovrebbe vedere la luce di lì a poco ( verrà poi pubblicato col titolo “ Lola Vs Powerman & The Money Go-Round Part 1 “ ). Entrano in un piccolo club, bevono come spugne, si fumano qualche canna. Robert, che è su di giri come l’elica di uno Stukas, ha voglia di ballare, fa ciao ciao con la mano a Ray e si butta in pista, per vedere se davvero con un po’ di movimento l’alcool circola più veloce e lo sballo è totale. Passa un’ora, forse di più. Ray si scoccia e lo va a cercare. Eccolo lì. Robert è in mezzo alla pista che sculetta leggiadro come un derviscio in crisi mistica, abbracciato a una ragazza di una bellezza che da le vertigini : nera, gambe da urlo, il seno prorompente, un sorriso che ti stende come un gancio allo zigomo. Ray, basito e ammirato, guarda l’amico con una punta d’invidia, che però scema velocemente. Perché la venere nera che si dimena con Robert, è fasciata da un paio di pantaloni aderentissimi che evidenziano un sospetto rigonfiamento laddove, in teoria e secondo natura, non dovrebbe esserci nulla. Ray, trattenendo a stento le risate, si avvicina all’amico e gli sussurra all’orecchio “ Robert, temo che resterai deluso, ma questa ragazza è un travestito “. Wace, che ormai è levitato a un metro da terra e vive in un immaginario mondo dei balocchi, riesce solo a biascicare : “ Sono troppo ubriaco per preoccuparmene “. Come si sia conclusa la serata di Robert non è dato sapere. Quel che è certo, invece, è che il giorno seguente, quando Dave Davies fa ascoltare al fratello Ray la musica appena composta per una nuova canzone, il testo è già pronto. Nasce così “ Lola “, un hit da milioni di copie vendute, in cui la voce potente e nasale di Ray Davies racconta di una strana serata in discoteca, di una venere nera che cammina come una donna e parla come un uomo, e di un amore che nasce a dispetto di tutte le convenzioni del mondo. La più bella versione del brano, si trova, a mio avviso, sul live “ One For The Road “ del 1980 ( uno dei migliori live a memoria d’uomo ), in cui Ray Davies è costretto a interrompere l’esecuzione, perché sovrastato dalle urla esntusiaste dei fans.



Blackswan, mercoledì 01/02/2012

17 commenti:

  1. L'inizio del declino di uno dei più grandi gruppi inglesi degli anni 60 con una carriera fino al 70 che per quantità e qualità rivaleggia con i Beatles.Peccato che le vendite siano state decisamente inferiori rispetto ai 4 baronetti.

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  2. Grandi Kinks però la versione scarnificata dalle Raincoats è insuperabile.

    gianf

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  3. I met her in a club down in North Soho
    Where you drink champagne and it tastes just like Cherry Cola
    C-O-L-A Cola.
    She walked up to me and she asked me to dance
    I asked her name and in a dark brown voice she said, "Lola"
    L-O-L-A Lola, lo lo lo Lola

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  4. Pezzo super!

    Dal vivo forse ancora meglio, con il pubblico che urla "Lola lo lo lola!".... So good!!!

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  5. Un grande gruppo degli anni sessanta/settanta e i Nomadi (che non sono stupidi) gli hanno "rubato" un paio di canzoni, reinterpretandole in italiano.
    Io però preferisco il loro periodo anni '70 (dopo che si sono liberati dell'incubo Beatles).
    La storiella è divertente, ma sarà vera ? Stiamo parlando della fine degli anni sessanta e faccio fatica a credere che in quegli anni si potesse confondere un uomo con una donna (anche se ubriaco).

    Un abbraccio.

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  6. @ Euterpe :Sottoscrivo,caro Euterpe.Troppo sottovalutati e a torto.Però,dopo quel live mostruoso, se ne uscirono nell'81 con un disco validissimo che è Give The People What They Want.

    @ Gianf : splendida citazione,quella cover è a dir poco suberba e molto, come dire, "asciugata". :)

    @ Massi : Cherry Cola invece di Coca Cola, se non potevano passare il pezzo alla BBC

    @ Lozirion : decisamente memorabile.
    PS : bro, fra due settimane riapre Novegro.Vieni ?

    @ Giacy.nta : Grazie,sei sempre gentile :)

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  7. @ Granduca : è letteratura rock.Parrebbe di si,comunque.D'altra parte facevano un pò confusione anche in tempi più remoti :)

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  8. Non la conoscevo (la canzone..).."sono troppo ubriaco per preoccuparmene.." questa frase è sintomatica di quello che succedeva allora..
    Un carissimo saluto amico.

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  9. Sei uno dei più bravi recensori musicali che ho letto nei vari Blog.
    Complimenti.
    Un caro saluto.Edo

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  10. Il pezzo è grandioso, i Kinks pure (a mio avviso uno dei gruppi trattati con meno giustizia nel rapporto tra ciò che hanno fatto e ciò che hanno raccolto) ma quello che più mi piace dell'intera questione è la frase di Blackswan sull'amore che nasce a dispetto di tutte le convenzioni del mondo.
    A volte, molte volte, su queste faccende si giudica un po' troppo.

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  11. ...per il racconto, già ne vale la pena!!!

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  12. Ho approfondito un pochino le cose fatte dal gruppo durante le ricerche per i vari Back to the past che curo sul mio blog e sono rimasto sorpreso di quanti bei pezzi abbiano realizzato i The Kinks.

    Chapeau (si scrive così?)

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  13. Ahaha che storia! Probabilmente ballava sollevato di un metro perchè la ballerina era un ex giocatore di football americano!!

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  14. @Blackswan: Si si, ci sono! Però stavolta offro io! ^_^

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  15. @ Deadman : visto ! Fortissimo :)

    @ Mr. Hyde : in contesti diversi, è una frase di cui abuso anche io :)

    @ Edo : grazie davvero per le belle parole.Ti ho inserito nel blogroll, così posso seguirti da vicino.

    @ Ezzelino : uno dei tanti grandi pezzi dei Kinks, la versione alternativve hard degli Stones.

    @ Economista : ma la canzone vale di più :)

    @ Firma : direi di si, anche se il francese lo mastico poco :)se mi mettessi a fare la classifica delle 100 canzoni più di sempre, i Kinks se ne portano a casa almeno cinque.

    @ Edo : con tutta probabilità hai ragione.Mai ballare con sconosciute in discoteca :)

    @ Lozirion : bella bro ! Ci mettiamo d'accordo in settimana.:)

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