Quindi il nostro premier Prof. Mario Monti ha deciso che le Olimpiadi a Roma non ci saranno.
L'uomo non sa di sport, e quindi dovendo affrontare il problema ha fatto quello che si dovrebbe fare sempre in casi del genere, cioè lo ha studiato.
E ha visto che in tutte le edizioni di grandi eventi sportivi, e delle Olimpiadi in particolare, le previsioni di spesa sono sempre state sforate di molto.
Ha anche visto che le conseguenze dello sforamento non sono ovviamente sempre uguali.
Se sfora Atlanta non succede nulla, se sfora Atene parte un'onda tellurica che non si riesce ad assorbire.
E allora, siccome non ci sono soldi, niente giochi.
Apriti cielo!
La compagnia dei magnaccioni Petrucci, Pescante, Alemanno, più tutti i presidenti di federazioni sportive e tutti i palazzinari romani (e non solo) sono insorti contro l'odioso provvedimento che impedirà loro di mettere le mani sulle mazzette che pensavano di avere già intascato.
Personalmente il provvedimento lo condivido.
Anche se da appassionato di sport mi dispiace di non (ri) vedere i Giochi a Roma, dove nel 1960 si è celebrata quella che ancora oggi probabilmente è la più bella edizione delle Olimpiadi moderne.
Che nomi, ragazzi!
Nell'atletica leggera Armin Hary, Livio Berruti, Wilma Rudolph, Abebe Bikila.
Nella boxe Cassius Clay e Nino Benvenuti.
Gaiardoni nel ciclismo, Piero e Raimondo D'Inzeo nell'equitazione, Mangiarotti nella scherma.
Il torneo di lotta libera nella Basilica di Massenzio ai Fori Imperiali!
Orgasmo puro.
E qui mi fermo.
Ma in effetti i soldi non ci sono, e ce ne vorrebbero tanti.
Quindi non si fa.
Trovo però che l'aspetto più interessante della faccenda sia di carattere educativo.
Cioè, il principio secondo cui si fa quello che ci si può permettere, secondo me è tutt'altro che banale e scontato.
Ormai la gente si indebita per acquistare tutto.
L'auto, l'aspirapolvere Folletto, le vacanze, il corso di inglese per i figli.
E questi sono i nefasti risultati del meccanismo del credito al consumo, per effetto del quale chiunque può comprarsi qualsiasi cosa perchè tanto anche un aeroplano, se tu lo paghi in centomila rate, è un acquisto sostenibile.
E così facendo in realtà la gente si impoverisce, impiccandosi a scadenze che poi non controlla più.
Fino a quando interviene il credito al consumo di secondo livello, quello che ti dice di far confluire tutte le tue rate in un'unica, più comoda rata complessiva.
Che costa ovviamente ancora di più, ma allunga i tempi e quindi ti da la sensazione di farti respirare, se non fosse che a quel punto ci vuole però la garanzia, la casa (se ce l'hai) o la pensione di un genitore o di un nonno, perchè di te si è già visto che sei un farlocco che buca gli impegni.
E via così, fino a fumarsi come dei poveri coglioni ottimi stipendi e a volte interi patrimoni.
E tutto perchè?
Perchè questa è la società dell'apparenza, a noi molto gradita e su cui il Berlusca ha costruito buona parte delle sue fortune.
Una società in cui l'importante è avercela, la BMW, mica potersela permettere davvero.
In vacanza bisogna andarci, perchè se no poi cosa racconti a settembre a chi ti chiede che cosa hai fatto?
Allora, contro questa delirante deriva consumistica, ecco che l'insegnamento di Monti è da apprezzare.
Se non si può non si fa, perchè se lo si fa lo stesso, finisce che deve pagare qualcun altro.
Dico questo al netto della prevedibile e corretta osservazione, che qualcuno farà, secondo cui "loro però non rinunciano mai a niente perchè tanto paghiamo noi".
E' vero, la politica tende a conservare tutti i suoi privilegi, e questa è una battaglia su cui occorre tenere duro.
Ma a me questo Monti che compie una scelta razionale, non popolare o populista, e che così facendo richiama tutti ad un uso più corretto delle risorse, è piaciuto.
Poi, se e quando avremo recuperato un po' di fiato, verrà il tempo di politiche un po' più articolate, che diano anche impulso ai consumi, perchè il denaro che non gira è denaro meno utile.
Poi.
Ora no.
EZZELINO, venerdì 17/02/2012
Caro Ezzelino,
RispondiEliminacome al solito le tue parole sono piene si saggezza.
Il credito al consumo è stata la caduta definitiva della logica dei nostri genitori: mio padre mi ha insegnato che prima si risparmia e poi si compra.
Invece negli ultimi anni si è finanziato di tutto a tutti, pur di mantenere vivo 'sta cippa di sistema capitalistico: chi non ha visto le file chilometriche di consumatori con in mano la copia della dichiarazione dei redditi per rateizzare l'acquisto di ogni cosa ?
Il popolo italiano, uno dei più risparmiosi a livello mondiale, d'improvviso si è tramutato in un popolo dalle mani bucate.
Ma dove vogliamo andare quando la pubblicità inculca ai consumatori (perchè questo siamo, ancor prima di essere cittadini) che devi avere tutto "Perchè tu vali".
Ma non è vero!!! Tu in realtà non vali nulla; quello che vale è la tua capacità di spesa e di consumo.
Adesso però il cappio si è stretto.
Le banche e le finanziarie presentano il conto.
Nella tua pratica professionale, quanti casi di insolvenza riscontri ? Quanti fallimenti ?
Quanti genitori pensionati si devono fare garanti della posizione debitoria dei figli ?
Perchè adesso va tanto di moda uno spot pubblicitario dove un pensionato cede il quinto della sua pensione per finanziare gli acquisti del figlio e nipoti?
A questo ci siamo fatti ridurre.
E un popolo così dovrebbe imbarcarsi nell'oraganizzazione delle olimpiadi ?
Con certa gente al timone, riusciremmo a rovinarci persino se organizzassimo il campionato provinciale di biglie sulla spiaggia.
Un abbraccio.
Tutto vero.Il governo delle sanguisughe ha finalmente preso un provvedimento decente, a cui bisogna guardare con soddisfazione.Perchè, come ben sappiamo, ci farà evitare di spendere milioni inutilmente.Milioni, se non miliardi,che stiamo gettando al cesso per l'inutile Tav e per l'ancora più perniciosa Expo ( venite a vedere la devastazione ambientale che hanno fatto a Rho per costruire il complesso fieristico! ).Milioni che sarebbero stati bruciati, e alla luce del sole, per il grottesco ponte sullo stretto, da costruirsi, secondo il suo ideatore B., per poter andare a fottere dall'altra parte del mare, anche alle 3 di notte, se te ne fosse venuto l'uzzolo.Opere pubbliche che hanno un solo scopo : arricchire il portafoglio dei soliti politici corrotti, dei soliti (imp)prenditori corruttori, grazie alla benedizione di mamma mafia, che tesse le fila del gran gioco dello sperpero.Resta la certezza che anche Monti abbia le mani legatissime e che possa operare in uno spazio assai ristretto.Giusto non dare l'ok alla candidatura per le Olimpiadi.Ma perchè, ad esempio, non tagliare nettamente le spese militari, invece di continuare a foraggiare missioni di presunta pace in giro per il mondo e acquisti di materiale bellico, che ci costano in un anno come una finanziaria ?
RispondiEliminaIo lo trovo un provvedimento ipocrita. Come hai detto tu Monti fa una scelta saggia: niente soldi niente spese. Ma il problema è che i soldi ci sono, ma se li mangiano. Avesse già agito sulla politica dimezzando i parlamentari e poi i loro stipendi vedi come non si risolve parte del debito. Però poi a eliminare ogni privilegio ai cittadini e subito pronto. Pensasse a fare il suo dovere piuttosto che fare il saggio della montagna che è costretto a fare delle scelte e che ci fa la lezione su come si spendono i soldi?
RispondiEliminaPier, ma tu credi veramente che, seppur arrivasse (allora forse inizierei a credere anche in dio), un premier che volesse tagliare i parlamentari e/o i lori stipendi (tagli seri intendo) gli sarebbe permesso di farlo?
RispondiEliminaNon è che sia una cosa così semplice.
L'idea sbagliata che si è fatta la gente è che con l'arrivo di monti molti credevano che i problemi, puff sparissero.
Dai su chiunque fosse al posto di Monti attuerebbe le stesse manovre, che sia berlusconi, prodi, andreotti, garibaldi, vittorio emanuele, JFK, Al Capone o Mourinho.
L'unica realtà è che stiamo morendo di morte lenta.
...per un giorno solo sto con Monti. Le olimpiadi negli ultimi anni hanno lasciato solo disastri.
RispondiEliminaIntanto, non sprecare soldi per le Olimpiadi! Comunque, dispiace vedere che i Giochi non si possano - o, meglio, non si vogliano! - organizzare utilizzando l'esistente. E tutto il mondo, purtroppo, é paese!
RispondiEliminaHai perfettamente ragione! Basta ricordare le piscine dei Campionati di nuoto e quel modello d'onestà che è stato Bertolaso.
RispondiEliminaGrandioso il tuo commento ai "traumi".
Cristiana
"When you want more than you have, you think you need...
RispondiEliminaand when you think more then you want, your thoughts begin to bleed."
Io non voglio essere pessimista, ma credo che oramai l'ottica del consumismo sia troppo radicata, soprattutto nei giovani.
RispondiEliminaQuindi si, Monti ha preso la decisione giusta, ma in quanti capiranno la lezione di cui parli tu?
E mi spiace dirlo, ma se i giovani sono così è grazie ai loro genitori prima, e alla società in generale poi. Siamo un Paese molto malato, e come dice Marco, stiamo morendo di morte lenta
Beh, se le motivazioni sono che non ci son soldi, sono d'accordo anche io; dispiace tanto per le mancate olimpiadi, ma quando non ci si può permettere qualcosa, allora si deve rinunciare.
RispondiEliminaAl giorno d'oggi i sacrifici sono pagare le rate, perché è molto più sacrificante non poter avere un oggetto che hanno tutti (dimostrando di "poterselo permettere" ma forse pure gli altri stanno facendo sacrifici per pagarlo, se lo pagano).
I padri si beccano le insolvenze dei figli capricciosi e irresponsabili, ma non dimentichiamo quella generazione di figli che si beccano le insolvenze dei padri.
La possibilità di pagare a rate ha dato alla testa a tutti, e impiegati burloni che concedono finanziamenti chiudendo un occhio sull'imprecisione delle garanzie fanno la loro parte: pensa che da qualche parte risulta che io, proprietaria di un'attività, potevo garantire per un'altra persona, la quale ha ottenuto un finanziamento da un amico di un amico grazie ad un sorriso e nemmeno uno straccio di documento (infatti l'unica volta che un documento ha potuto dimostrare che avevo un'entrata mensile era un contratto di apprendistato, col quale a rate non m'hanno mai dato nemmeno un cellulare).
Io quando non posso comprare qualcosa non la compro, quando non posso permettermi una pizza non vado in pizzeria (me la faccio io e fa schifo pure a me), ma quanti "buuu" dagli amici? quanti "e dai per una volta?" Si parte dalle piccole cose, piccoli prestiti per una pizza, me li dai quando ce li hai, per abituarsi lentamente a qualcosa che un tempo era scandaloso. Purtroppo l'apparenza conta, e secondo me non è nata col consumismo sfrenato, né è stata resa normale dall'esempio di certi governi: esisteva già, latente, a tutti i livelli (generalizzo un bel po') ed è cresciuta sempre più, fa parte innocente dell'educazione ricevuta: infatti tutti abbiamo avuto una nonna che, almeno una volta nella vita, ci ha detto di cambiarci le calze e le mutande prima di andare in visita dalla vicina di casa, che se ci succede qualcosa e ci devono spogliare chissà cosa pensa la gente che ti vede i buchi nelle calze, che siamo poveracci e mandiamo in giro i bambini nudi!
(che ho generalizzato l'ho detto?)
Ragazzi, belli e veri tutti i vostri commenti tranne uno.
RispondiEliminaMourinho avrebbe organizzato le Olimpiadi con la mano sinistra mentre con la destra rivinceva tutto con l'Inter, ed avrebbe ancora avanzato dei soldi.
Lode a Josè in saecula saeculorum.
questa volta condivido la scelta di Monti e poi nel comitato organizzativo c'era delle gente da paura!
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