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domenica 27 gennaio 2013

27 GENNAIO 2013







PERDONARE SI PUO', RICORDARE E' UN DOVERE




Blackswan, domenica 27/01/2013

9 commenti:

  1. Voi che vivete sicuri
    nelle vostre tiepide case,
    voi che trovate tornando a sera
    il cibo caldo e visi amici:
    Considerate se questo è un uomo
    che lavora nel fango
    che non conosce pace
    che lotta per mezzo pane
    che muore per un si o per un no.
    Considerate se questa è una donna,
    senza capelli e senza nome
    senza più forza di ricordare
    vuoti gli occhi e freddo il grembo
    come una rana d'inverno.
    Meditate che questo è stato:
    vi comando queste parole.
    Scolpitele nel vostro cuore
    stando in casa andando per via,
    coricandovi, alzandovi.
    Ripetetele ai vostri figli.
    O vi si sfaccia la casa,
    la malattia vi impedisca,
    i vostri nati torcano il viso da voi.

    L'ho riletta poco fa..ho qui con me il libro di Primo Levi..

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  2. Ieri sentivo l'ennesima straziante testimonianza di un sopravvissuto raccontata fra le lacrime e mi chiedevo che destino fosse toccato a queste persone. Una vita non vissuta perchè prima sono capitati in mezzo all'inferno senza saperne il motivo poi hanno trascorso il seguito degli anni nel devastante ricordo ancora vivo.

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  3. Solidarietà a questo popolo che ha subito una delle violenze più atroci della storia dell'uomo...peccato che con la palestina non faccia tesoro di quella sofferenza...
    Solidarietà anche al popolo Palestinese che deve sopportare l'arroganza del potere dello stato di Isdraele...

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  4. "...ventre ancora fecondo..." scriveva Brecht.

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  5. Ricordare è un dovere. Perdonare? Vediamo.

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  6. Ho fatto due bei post su tale giorno che ti invito a leggere sul mio blog.

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