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mercoledì 25 settembre 2013

ROBERT RANDOLPH & THE FAMILY BAND - LICKETY SPLIT




In copertina ci sono un paio di corna con le ali, e viene immediatamente da pensare alla dicotomia secolare fra Diavolo e Acqua Santa. D'altra parte, la storia di Robert Randolph racconta di un musicista che ha mosso i primi passi artistici nelle chiese, che è diventato nel tempo un mago della pedal steel, strumento principe nei riti religiosi pentecostali così ricchi di musica e inni al Signore, e che ha avuto però come principale fonte di ispirazione musicale Stevie Ray Vaughn, un altro sommo chitarrista, che il blues, ovvero la musica del diavolo, la masticava come pochi al mondo. Sono più di dieci anni che Robert Randolph suona ad alti livelli (tra le sue collaborazioni: Eric Clapton, O.A.R., John Medeski, North Mississippi Allstars, Buddy Guy, Ringo Starr, etc) tanto da essersi meritato la considerazione della rivista Rolling Stones, che l'ha inserito nella lista dei cento chitarristi più bravi di tutti i tempi (al 97esimo posto, per la precisione). Sei album all'attivo, di cui due dal vivo, a capo della the Family Band, gruppo composto da alcuni famigliari (Marcus Randolph alla batteria e Lenesha Randolph alla voce) oltre al bassista Danyel Morgan e al cantante Brett Haas. Lickety Split ripropone la formula consueta che caratterizza il suono della band di famiglia : black music che si ispira a Sly and Family Stone e Funkadelic, ma in cui la contaminazione fra generi è spinta fino alle estreme consueguenze. Approccio focoso da jam session e una commistione scoppiettante fra blues, funky, rock, beat, southern rock, gospel e chi più ne ha più ne metta. Il risultato finale farà certo storcere il naso ai puristi, ma il coacervo musicale è così appassionato e caotico che finisce per risultare estremamente godibile e trascinante proprio a cagione di questa inusuale eterogeneità. Merito, anche, di due camei di altissimo livello : Carlos Santana ospite in Brand New Wayo e in Blacky Joe (la migliore del lotto) e Trombone Shorty sugli scudi nella tiratissima Take The Party. Il resto lo fa la scintillante pedal steel di Randolph, che manderà in sollucchero tutti gli amanti del rock chitarroso.
VOTO : 7





Blackswan, martedì 24/09/2013

5 commenti:

  1. Bello a partire dalla copertina... senza tempo.

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  2. @ Alli : la copertina è davvero molto figa,di per sè un motivo per comprare il cd :)

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  3. Bello!
    Una carica di vitalità per maestre striscianti.
    P.s. per quel "a cagione", ti meriti un bell'8 :)))

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  4. Sicuramente un gran prodotto, anche se per mio gusto personale preferivo Left Lane Cruiser che hai postato ieri,

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  5. @ Gioia : a dire il vero ho scritto anche coacervo: merito il 9 :)

    @ Euterpe : anche i miei gusti si indirizzano più ai LLC.

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