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domenica 30 marzo 2014

99 POSSE – CURRE CURRE GUAGLIO’ 2.0





Mai un disco in Italia ha rappresentato così bene il periodo storico in cui è stato concepito, nonchè i palpiti, le aspettative e la militanza di un’intera generazione, come fece Curre Curre Guagliò, opera prima dei 99 Posse, collettivo musicale nato dall’esperienza del Centro Sociale Officina 99 di Napoli. Era il 1993, l’Italia stava faticosamente uscendo dalla prima repubblica e dal caos di Mani Pulite, e ancora non si era perduta nel deprimente ventennio berlusconiano. I giovani, le cui coscienze di li a poco sarebbero state azzerate dallo tsunami tecnologico di playstation, social network e iphone, trovavano la forza di partecipare, di schierarsi, di combattere per ciò in cui credevano. Erano gli anni dei centri sociali come luoghi di aggregazione, dell’ attivismo politico e sociale, di piazze gremite e di un’ultima, nascente creatività (anche musicalmente parlando).  Impossibile, quindi, per quella gioventù, ancora forte, pensante ed entusiasta, non riconoscersi in una nuova musica che si sviluppava attraverso ritmiche raggamuffin dub e hip hop, e che si esprimeva con i testi icastici, taglienti e  barricaderi di Luca “O’Zulù” Persico. Erano parole che scuotevano le coscienze, che inducevano a pensare, che invitavano a schierarsi a favore dei deboli e degli oppressi con un’intransigenza e una coerenza politica che in seguito non trovò più domicilio alcuno, né in musica, nè tanto meno nella sinistra, anche radicale, italiana. 




Non è un caso quindi che il disco d’esordio dei 99 Posse vinse la Targa Tenco come miglior disco in lingua dialettale, che la title track fu scelta da Gabriele Salvatores come colonna sonora per il suo settimo film, Sud, e che in seguito il testo di quella canzone fu inserito in un’antologia della letteratura italiana per scuole superiori, Le Basi Della Letteratura, pubblicato lo scorso anno. Oggi, a vent’anni di distanza, Luca Persico ha rimesso mano a quel leggendario esordio, proponendone una versione aggiornata e rivisitata, grazie alla partecipazione e al contributo di molti amici, tra cui Alborosie, Mama Marjas, Caparezza, J-Ax, Clementino, Pau dei Negrita, Punkreas, Samuel dei Subsonica, Banda Bassotti, Francesco Di Bella dei 24 Grana, Ensi, Signor K e Bonnot,  Enzo Avitabile e i Bottari, Roy Paci e Valerio Jovine.  Curre Curre Guagliò 2.0, se da un lato mantiene intatta la forza dirompente dell’originale, dall’altro si arricchisce di nuovi punti di vista, di sonorità più fresche che potranno piacere anche a un pubblico giovane, e di quattro canzoni inedite scritte per l’occasione. Inutile sprecare altro tempo per un disco che, senza tanti giri di parole, è stata la colonna sonora di quando noi quarantenni eravamo la meglio gioventù e stavamo in strada e nelle piazze a combattere per un’Italia migliore: noi quelle canzoni le ameremo a prescindere, come amiamo la nuova versione che ne è stata data. Vale però la pena soffermarsi sull’ultima canzone in scaletta che, non a caso, è Ho Un Rigurgito Antifascista (nel disco originale era la quinta traccia), trasformata qui in una roboante patchanka che suona come un monito alle più giovani generazioni: attenzione, perché il fascismo, che oggi ha assunto anche le sembianze accomodanti di un leader politico pronto ad abolire il Senato per dare al Presidente del Consiglio poteri padronali, è ben lungi dall’essere sconfitto. Parole forti e senza compromessi (…l’unico fascista buono è un fascista morto) che forse ispireranno qualche ragazzo a chiudere facebook e a ritrovare dentro sè “quel calore… che brucia, arde e freme”.


Non so bene, non so dire dove nasca quel calore

Ma so che brucia arde e freme

E trasforma la tua vita, no tu non lo puoi spiegare,

Una sorta di apparente illogicità

Ti fa vivere una vita che per altri è assurdità

Ma tu fai la cosa giusta te l’ha detto quel calore

Ti brucia in petto è odio mosso da amore

Da amore guagliò.



VOTO: 8






Blackswan, domenica 30/03/2014

7 commenti:

  1. Gran disco , grandi , senza retorica i 99 posse...

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  2. grande grandissimo disco e grandissimi 99 Posse
    visti live al Leoncavallo 1993, piu' di 5000 persone: dovettero mettere i maxischermo fuori dal centro con migliaia di gente in strada....poi visti al palanonsopiuche' nel 1997 ai tempi di corto circuito (altro grande disco secondo me)

    lacrima di nostalgia se siamo gia' al 2.0 di curre curre guaglio'

    ricordi che la mettevamo in macchina per "gasarci" prima della partita?? (cassetta nello stereo portatile perche la mia macchina non aveva radio...)

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  3. strano trovarli qui da te...ancora più strano sapere che "polentoni"
    (senza ironia eh?) trovassero interessanti le loro canzoni, comprese quelle di oggi e compresi i "i nuovi" tipo Clementino ma lo stesso Rocco del festival, che non è così dialettal-popolare...
    piacevolmente stupita.

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  4. in SUD
    http://www.youtube.com/watch?v=wVSq0RZzkxQ

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  5. con loro torno indietro di parecchi anni... che meraviglia!

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  6. Suppongo che del suggestivo tema soppressione del Senato = fascismo si parlerà in un post apposito e quindi mi riservo.
    I 99 Posse non mi fanno impazzire e poi ho un problema personale.
    Zulu è identico a un mio amico ex rugbista, 125 kg, anche lui di origini campane, il quale ha il vezzo di manifestarmi il suo affetto abbracciandomi e sollevandomi da terra.
    Quindi ogni volta che mi capita di ascoltare i 99 sento male alle costole, e non è facile farseli piacere in queste condizioni, credetemi.

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  7. avevo vent'anni, maronna, e vibravo.
    oggi il "fuoco" mi brucia un po' meno, sono sincero, ma lo trovo ancora un gran bel disco che ha segnato una traccia nella musica italiana che stava cambiando.
    ciao black :)

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