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martedì 25 marzo 2014

THE ALLMAN BROTHERS BAND - PLAY ALL NIGHT: LIVE AT BEACON THEATRE 1992



Tutto troppo semplice, troppo ovvio, troppo prevedibile. Se mi pagassero a recensione, rifuterei di essere ricompensato per quello che mi sto accingendo a scrivere. Sai che sforzo: sono gli Allman Brothers Band e questo è l'ennesimo cd che recupera una loro storica esibizione live. Che cosa potrei scrivere per guadagnarmi il guiderdone? Nulla che tutti gli appassionati di classic rock già non conoscano a menadito. Perchè il gruppo capitanato da Gregg Almann e Dickey Betts (nello specifico di queste esibizioni, orfana da almeno vent'anni del grande Duane) è la più grande jam band del pianeta (affermazione superflua e volutamente apodittica) e ogni suo disco dal vivo ha ragione d'essere solo perchè un certo tipo di musica è impossibile ascoltarla suonare meglio. Così, è davvero inutile cincischiare troppo con le parole, dal momento che, chi sa esattamente di cosa sto parlando, questo ennesimo live di effervescente southern rock lo compra a scatola chiusa, senza bisogno di leggere una mia frusta recensione. Per tutti gli altri, forse un paio di cose, ma proprio solo un paio, vale la pena raccontarle. Play All Night si compone di sedici canzoni, distribuite su due cd, registrate dal vivo le sere del 10 e 11 marzo del 1992 al Beacon Theatre di New York, innanzi al consueto tutto esaurito di un pubblico di fans entusiasta e rumoroso. La line up dell'epoca, oltre a Gregg Almann e Dickey Betts, comprendeva anche Butch Trucks, Mark Quinones, Jaimoe, Allen Woody e il grande Warren Haynes, questi ultimi due destinati, di lì a poco, a formare i Gov't Mule. Un'esondazione sonora di quasi due ore e mezza, in cui vengono alternati i grandi successi della band ad altre canzoni più recenti, in cui a farla da padrone è il perfetto interplay fra la chitarra di Betts (dal suono più fluido e colorato) e quella di Haynes (dal suono più poderoso e arrembante) che si sfidano in tumultuose cavalcate che sembrano non aver mai fine. Splendide le versioni di Jessica, di In Memory Of Elisabeth Reed (venti minuti di autentica goduria) e di Dreams, addirittura da capogiro quella di Blue Sky, impreziosita da una serie di assoli da brivido. Convince ed emoziona, infine, una super cover di Hoocie Coochie Man, preceduta da un funambolico intro di chitarra di Warren Haynes, che canta anche il brano con roco trasporto. Altro da aggiungere alla recensione più farlocca della storia? Direi proprio di no. Quindi, se amate la buona musica, fiondatevi nel negozio di dischi più vicino a casa e acquistate questa autentica gemma. Consigliatissimo.

VOTO: 9





Blackswan, martedì 25/03/2014

3 commenti:

  1. Niente da aggiungere.Solo da ascoltare e deliziarsi.Il "nove" ci sta tutto!!

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  2. @ Mr Hyde: se non diamo 9 a questi qui, a chi dovremmo darlo ? :)

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  3. caro Killer, ecco il mio compito della settimana: Ascoltare the Allman brothers band e gli afterhouse.
    Mentre The Allmann li conosco più' di nome che di fatto, gli Afterhours non mi piacciono e , a pelle, Manuel Agnelli mi sta pure antipatico. Quindi mi applicherò' anche di più'. Circa Sinigallia, che avevo ascoltato altre volte ma non mi aveva preso, la sua canzone sanremese mi è piaciuta tantissimo. Bella e bello pure il suo disco, che ho già' ascoltato diverse volte! Sei sempre un buon dispensatore di musica! Continua così', che mi tengo aggiornata!
    Buonanotte!

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