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martedì 29 settembre 2015

WARREN HAYNES featuring Railroad Earth - ASHES & DUST



Al pari di Joe Bonamassa, Warren Haynes è una sorta di prezzemolino del rock blues a stelle e strisce, soprattutto quando si tratta di dischi dal vivo. Quest'anno, infatti, sono già uscite due pubblicazioni ufficiali a nome Gov't Mule (The Dark Side Of The Mule e lo spettacolare Sco-Mule), oltre ad alcuni bootleg facilmente reperibili in rete, e un'ottima comparsata in One More For The Fans, live celebrativo a firma Lynyrd Skynyrd. Si trattasse di qualcun altro, saremmo sorpresi: ma Haynes è uno di quei musicisti che ha costruito la propria carriera in tour, suonando nei The Dead, nella Almann Brothers Band, con Dave Matthews e ovviamente con la casa madre dei Mules. Insomma, Warren ha bisogno del palco come dell'aria che respira. E non è un caso che la sua carriera solista, sviluppatasi nell'arco di tempo di ventidue anni, sia composta da tre dischi dal vivo e tre dischi in studio. Insomma, solo tre full lenght nell'arco di un ventennio sono così pochi che si potrebbe sospettare che Haynes, lontano dal palco e dai Gov't Mule, resti spesso a corto di idee. Fortunatamente, poi, ci sono le canzoni a dimostrarci che il chitarrista originario della North Carolina sta sul pezzo, e alla grande, anche quando viaggia in solitaria. Ashes & Dust è la conferma di una creatività che anche in studio non cede il passo alla noia, e che anzi ha trovato il suo habitat naturale nella collaborazione coi Railroad Earth, spettacolare progressive bluegrass band, proveniente dal New Jersy, e qui presente in veste di accompagnamento in tutti i brani in scaletta. Il disco, ci porta a conoscere un Haynes meno elettrico e meno blues: le tredici canzoni in scaletta, infatti, si muovono maggiormente in territori acustici e folk, con qualche apertura jazzy di gran suggestione. Ashes & Dust è poi un disco prevalentemente suonato, con brani che durano a volte ben oltre i cinque minuti e con digressioni e  code strumentali che esaltano la propensione jam del chitarrista e della band che lo accompagna. Forse, a volerne trovare uno, il difetto del disco sta nella sua lunghezza, che supera di poco l'ora (personalmente, avrei asciugato la scaletta di due o tre pezzi); ciò nonostante, il disco è arrangiato e suonato magnificamente, e alcune canzoni (Is It Me Or You, Coal Tatoo, Wanderlust, e una cover splendida di Gold Dust Woman dei Fleetwood Mac in duetto con Grace Potter) sono davvero di ottimo livello. La versione bonus dell'album contiene un secondo cd con dei demo e una versione dal vivo di Halleluja Boulevard.

VOTO: 7,5





Blackswan, martedì 29/09/2015

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