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martedì 28 giugno 2016

ROYAL JELLY JIVE - STAND UP



Tra le cose più interessanti del momento possiamo certamente annoverare i Royal Jelly Jive, band proveniente da San Francisco e fondatasi durante l'estate del 2013. Fin dalle prime apparizioni in pubblico, il combo non ci ha messo molto ad accaparrarsi l'attenzione del pubblico, e in brevissimo tempo è diventato una delle realtà più richieste nel circuito musicale della Bay Area. Il primo disco lo realizzano a fine 2014, iniziando contestualmente un lungo tour che li vede impegnati, prima, lungo tutta la west coast, e poi, quando il loro nome inizia a circolare negli ambienti che contano, su tutto il territorio nazionale. Merito di travolgenti live show, di una line up fuori dall'ordinario e di una proposta musicale  difficilmente etichettabile. Il gruppo, infatti, si compone di sei elementi, capitanati dalla cantante Lauren Michelle Bjelde, una che ha masticato jazz, blues e soul tutta la vita, e che probabilmente tiene i dischi di Nina Simone e di Amy Winehouse sotto il cuscino. Gli altri sono Jesse Lemme Adams alla fisarmonica e chitarra, Felix Mcnee alla batteria, Danny Cao alla tromba, Tyden Binsted al basso e Robby Elfman al sassofono e clarinetto. Un sestetto dai connotati prevalentemente jazz, ma capace tuttavia di spaziare con mestiere ed eleganza fra vari generi. La musica dei Royal Jelly Jive, contenuta in questo secondo full lenght, è infatti una stravagante, divertente, eclettica e molto ben assemblata miscela che contiene elementi soul, jazz, blues e hip hop. Sono tredici le canzoni che compongono la scaletta, nella quale si assaggia praticamente di tutto: dal jazz di New Orleans a echi di Cab Calloway, da melodie sghembe alla Tom Waits (omaggiato nella splendida Dear Mr. Waits) a quel pop venato di jazz che rese leggendaria la citata Amy Whinehouse, fino a includere anche elementi funk e swing. Undici sono i brani originali, tutti a firma di Jesse Lemme Adams, e due, invece, sono le cover: Green Grass, sempre dell'adorato Waits, e una irriconoscibile Tommy The Cat dei Primus, a testimonianza di quali siano le fonti d'ispirazione della band. Stand Up è un disco bizzarro e ricco di fascino, che cattura numerosi ascolti per la freschezza d'ispirazione e per la travolgente carica di entusiasmo e gioia che tracima da ogni singola nota suonata. Un ascolto assolutamente da provare, se si vuole uscire dagli schemi e assaggiare qualcosa che non sia la solita zuppa.

VOTO: 7,5





Blackswan, martedì 28/06/2016

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