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lunedì 29 agosto 2016

DELTA GENERATORS - HIPSHAKERS AND HEARTBREAKERS



Arrivati al loro quarto disco in studio, i Delta Generators, quartetto originario di Worcester (Massachusetts) ma di stanza a Boston, stanno finalmente ricevendo i riconoscimenti che si meritano. Non tanto a livello di vendite, visto che ci muoviamo in un ambito rock blues che resta prevalentemente di nicchia; quanto, piuttosto, in ambito professionale, dal momento che negli ultimi due anni la band è stata chiamata ad aprire i concerti di tanti illustri colleghi, dal compianto Johnny Winter a Robert Cray, da Popa Chubby a Jimmie Vaughn. Una bella soddisfazione per un gruppo relativamente giovane (hanno iniziato a calcare le scene nel 2008) e che ha fatto della coerenza e dell'integrità artistica la propria principale virtù. Nessuna concessione alle mode, quindi, nessun cedimento alle sirene dello show businness, ma un rock blues essenziale, scorbutico, diretto, che concede qualcosa solo al roots rock, all'americana e al soul. Hipshakers And Heartbreakes, seguito ideale del precedente, ottimo, Get On The Horse tiene fede a una concezione musicale primitiva, in cui la presa diretta prevale sui ceselli in fase di produzione: il disco è suonato dal vivo in studio, senza abbellimenti postumi, e si sente. Impossibile, allora, non essere travolti dal rock sporco e primordiale di Two Headed Snake, che ci riporta indietro fino agli anni '50, o dal fango bollente di Elephant In The Room o dal rock blues saltellante dell'iniziale Day That I Met You, con l'armonica ad aprire le danze e spingerci giù, verso le terre del Mississippi, o dal riff stonesiano di Strike The Bells. E non sono da meno i momenti più morbidi, con le ottime ballate Tom Waits For No One e Tumbling Away, a rammentarci che da queste parti non ci sono solo aspri rock blues ma anche caldi languori roots. Ottima la sezione ritmica, scarna e quadrata, di Jeff Armstrong (batteria) e Rick O'neal (basso), carichi di ruggine e polvere i licks chitarristici di Charlie O'neal, potente e vibrante la voce di Brian Templeton. Per chi ama una musica genuina, sporca e senza fronzoli.

VOTO: 7





Blackswan, lunedì 29/08/2016

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