Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo
Non sono tra coloro che "voto sì, perchè l'Italia
deve cambiare", come se il cambiamento, di per sè, debba avere
un'accezione necessariamente positiva. Tanto per non girarci attorno, faccio
parte dell'accozzaglia, quelli del NO, il fronte a cui aderisce pure Renato
Brunetta, col quale non avrei mai pensato prima d'ora di avere qualcosa in
comune. Ma tant'è.
Brunetta a parte, a coloro che propendono per il SI
anche per smarcarsi dalle opinioni di certi politici "sgraditi",
rammento sommessamente che a sostenere la riforma Renzi - Boschi, saranno
illustri personaggi del calibro di Denis Verdini. E non so se mi spiego. A
seguire, gli Alfano, i De Luca, i Marchionne, Confindustria, la Troika, le
banche d'affari, le multinazionali, la finanza e tutto il cucuzzaro che
sostiene le scellerate politiche neoliberiste, responsabili della macelleria
sociale a cui stiamo assistendo.
Che la riforma costituzionale sia la panacea di tutti
i mali italiani, non mi convince affatto. La verità è che per Matteo Renzi,
citando la celebre frase di Tancredi ne "Il Gattopardo", bisogna che
tutto cambi se si vuole che tutto rimanga com' è.
Dunque, Palazzo Madama diventerà Senato delle
Autonomie e, di fatto, non viene abolito. Le Province diventano Città
metropolitane e il Cnel sopravviverà sotto mentite spoglie, magari cambiando
denominazione, come il caso di Equitalia, da cui è nata l'Agenzia delle
Entrate.
E' il vecchio gioco delle tre carte, insomma. Con la
conseguenza che la sovranità popolare sarà fortemente limitata: non si voterà
più per il Senato. Il Parlamento sarà composto per due terzi da nominati e le
Regioni saranno depotenziate. I nominati popoleranno pure le Province. E
all'apice del sistema troneggerà un Premier con un amplissimo raggio d'azione.
La storia è fatta di corsi e di ricorsi: tra vent'anni potremmo trovarci una
Marine Le Pen o un Viktor Orban. E allora sarebbero guai.
Cleopatra, lunedì 28/11/2016
Buona quella del gioco delle tre carte.
RispondiEliminaSottoscrivo tutto ciò che hai detto, da votante del NO.
Cristiana
NO!!
RispondiEliminaMettiamoci pure che il caro matteo ha deciso di mettersi in gioco(un giorno si e uno no) e di cedere "la campanella" con il sorriso e il mio NO ha un doppio valore.
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda è sufficiente Renzi a farmi votare NO. E' una riforma pessima, davanti alla quale si scandalizzerebbe anche un ragazzino al primo anno di giurisprudenza. Personalmente,non sono ancora riuscito a capire se il nuovo art. 70 fa più danni alla Costituzione o alla lingua italiana.
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