LOGAN - THE WOLVERINE
di JAMES MANGOLD
Uno dei supereroi più
amati di sempre torna in un action movie crepuscolare e ansiogeno, il cui tema
di fondo è la caducità umana e l’accettazione dei propri limiti. Triste, solitario
y final, Logan, interpretato da uno straordinario Hugh Jackman, veste di
nobiltà un genere spesso considerato marginale, e commuove fino alle lacrime.
LA LA LAND di DAMIEN
CHAZELLE
Non vince l’Oscar come
miglior film del 2017 (e ci sarebbe da discutere), ma fa comunque man bassa di
statuette. Furbo nel rimasticare con freschezza tutti gli stereotipi della
commedia e del musical americano d’antan, La La Land convince soprattutto per
la regia dinamica di Chazelle (l’arrembante piano sequenza iniziale è da urlo),
una colonna sonora che è già un classico e il volto innamorato di Emma Stone,
illuminato da un sorriso tanto malinconico quanto seducente.
MANCHESTER BY THE SEA di
KENNETH LONERGAN
Lonergan ci aveva già
emozionato con il travagliato Margareth, film di formazione interpretato dalla
bravissima Anna Paquin, alle prese con la scoperta del dolore. Il dolore (e il
lutto) tornano anche in Manchester By The Sea, pellicola dura e senza
compromessi, la cui location invernale riflette il gelo nell’anima dei
protagonisti. Una sceneggiatura inappuntabile (Oscar allo stesso Lonergan) e la
magistrale interpretazione di Casey Affleck, maschera stropicciata che porta
sulle sue spalle tutta la sofferenza del mondo, sono l’architrave su cui si
sorregge un film di una tristezza indicibile. Emozioni sussurrate, mai gridate.
Capolavoro.
RITRATTO DI FAMIGLIA
CON TEMPESTA di HIROKAZU KORE’EDA
Dopo il premio della
giuria a Cannes nel 2013 per il bellissimo Father And Son, Ritratto Di Famiglia
Con Tempesta chiude la trilogia di Kore’eda (vedasi anche Little Sister del
2015) dedicata alle dinamiche (sociali, affettive e culturali) della famiglia
giapponese. Cinema minimalista, la cui forza si incentra sui dialoghi e sullo
sguardo dei protagonisti (sincera e senza filtri l’interpretazione di Hiroshi
Abe, indimenticabile “beautiful loser”), il film racconta con intimismo agro
dolce il rapporto tra un padre e un figlio, la consapevolezza della sconfitta e
il desiderio di riscatto. Come sempre ignorato dalla grande distribuzione
italiana, il film è consigliatissimo a chi ama il cinema di contenuti e di
sostanza.
Blackswan, martedì 02/01/2017
Logan è l'unico che ho visto, un po' diverso rispetto al tema, ma personalmente non mi è dispiaciuto.
RispondiElimina*BuOnAnNo*^^*
*MaryA***
@ MaryA: buon anno a te, cara :)
RispondiEliminaoh la la!! a me LA LA LAND ha fatto letteralmente cagare tanto che non lo ho neanche finito...piano sequenza o no.... ;)))
RispondiEliminaun cosa piu' noiosa et prevedibile et vista mille volte non la potevao inventare....
mia umile opinione.... :)
abrazo de gol!
@ Offhegoes: Sono in totale disaccordo, ma è questione di gusti, bro.:)
RispondiEliminaAbbraccione :)