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martedì 2 gennaio 2018

2017 AL CINEMA: IL MEGLIO PER IL KILLER





LOGAN - THE WOLVERINE di JAMES MANGOLD
Uno dei supereroi più amati di sempre torna in un action movie crepuscolare e ansiogeno, il cui tema di fondo è la caducità umana e l’accettazione dei propri limiti. Triste, solitario y final, Logan, interpretato da uno straordinario Hugh Jackman, veste di nobiltà un genere spesso considerato marginale, e commuove fino alle lacrime.




LA LA LAND di DAMIEN CHAZELLE
Non vince l’Oscar come miglior film del 2017 (e ci sarebbe da discutere), ma fa comunque man bassa di statuette. Furbo nel rimasticare con freschezza tutti gli stereotipi della commedia e del musical americano d’antan, La La Land convince soprattutto per la regia dinamica di Chazelle (l’arrembante piano sequenza iniziale è da urlo), una colonna sonora che è già un classico e il volto innamorato di Emma Stone, illuminato da un sorriso tanto malinconico quanto seducente.




MANCHESTER BY THE SEA di KENNETH LONERGAN
Lonergan ci aveva già emozionato con il travagliato Margareth, film di formazione interpretato dalla bravissima Anna Paquin, alle prese con la scoperta del dolore. Il dolore (e il lutto) tornano anche in Manchester By The Sea, pellicola dura e senza compromessi, la cui location invernale riflette il gelo nell’anima dei protagonisti. Una sceneggiatura inappuntabile (Oscar allo stesso Lonergan) e la magistrale interpretazione di Casey Affleck, maschera stropicciata che porta sulle sue spalle tutta la sofferenza del mondo, sono l’architrave su cui si sorregge un film di una tristezza indicibile. Emozioni sussurrate, mai gridate. Capolavoro.




RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA di HIROKAZU KORE’EDA
Dopo il premio della giuria a Cannes nel 2013 per il bellissimo Father And Son, Ritratto Di Famiglia Con Tempesta chiude la trilogia di Kore’eda (vedasi anche Little Sister del 2015) dedicata alle dinamiche (sociali, affettive e culturali) della famiglia giapponese. Cinema minimalista, la cui forza si incentra sui dialoghi e sullo sguardo dei protagonisti (sincera e senza filtri l’interpretazione di Hiroshi Abe, indimenticabile “beautiful loser”), il film racconta con intimismo agro dolce il rapporto tra un padre e un figlio, la consapevolezza della sconfitta e il desiderio di riscatto. Come sempre ignorato dalla grande distribuzione italiana, il film è consigliatissimo a chi ama il cinema di contenuti e di sostanza.



Blackswan, martedì 02/01/2017

4 commenti:

  1. Logan è l'unico che ho visto, un po' diverso rispetto al tema, ma personalmente non mi è dispiaciuto.

    *BuOnAnNo*^^*
    *MaryA***

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  2. oh la la!! a me LA LA LAND ha fatto letteralmente cagare tanto che non lo ho neanche finito...piano sequenza o no.... ;)))
    un cosa piu' noiosa et prevedibile et vista mille volte non la potevao inventare....

    mia umile opinione.... :)

    abrazo de gol!

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  3. @ Offhegoes: Sono in totale disaccordo, ma è questione di gusti, bro.:)
    Abbraccione :)

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