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lunedì 26 marzo 2018

IL MEGLIO DEL PEGGIO





Con l'accordo tra Movimento 5 Stelle e centrodestra per l'elezione dei presidenti della Camera (Roberto Fico) e del Senato (Maria Elisabetta Alberti Casellati), è andato in scena il primo atto de " Il Grillusconi". Duole dirlo, ma le malignità che aleggiano in casa del Pd non sono poi così infondate. "Tocca a loro", ripete come un disco rotto Matteone, fresco di debutto a Palazzo Madama. E loro, i pentastellati in primis, non se lo sono fatto ripetere. Dismessi i panni dei puristi a oltranza e di quelli che "mai un asse con Salvini", alla fine hanno dato prova di quanto non siano "lontanissimi dal suo becero populismo" (Roberto Fico). Dunque, via libera da Di Maio e soci alla candidatura di centrodestra di Maria Elisabetta Alberti Casellati, dopo febbrili trattative notturne. Tutto è bene quel che finisce bene e una fedelissima di Silvio si è aggiudicata la seconda carica dello stato. Una vittoria "rosa" per i benpensanti, ma per conto mio, una versione femminile di Paolo Romani senza condanna per peculato. Ora, ci si interroga su chi abbia vinto e chi abbia perso questa prima (obbrobriosa) tornata. Se Luigi Di Maio ha mostrato un profilo che più di sistema di così non si può, i piccoli Salvini crescono. Matteo delle Felpe si muove impettito con sicumera nei palazzi del potere. Si atteggia a Premier, rovescia il tavolo delle trattative, sgambetta gli alleati, cannibalizza Silvietto e quel che ancora resta di Forza Italia. Scaltro come una volpe, l'azzardo di rompere (apparentemente) con l'ex Cavaliere gli frutta il ruolo di assoluto protagonista di questo primo round post elettorale. Quanto a Berlusconi, Lazzaro, a confronto, è un dilettante allo sbaraglio. Dopo la spallata di Salvini, l'allarme rosso è rientrato in Forza Italia: al Senato siede una dei "berluscones" e la luce fu. Per il Pd è l'ora più buia: condannato all'irrilevanza politica, pare compiacersi dell'esilio con appagato distacco. Fatti loro, il tempo è galantuomo. Resta da capire come giocherà d'ora in avanti Luigi Di Maio. Se il buongiorno si vede dal mattino, cominciamo ad aprire l'ombrello. 

Cleopatra, lunedì 26/03/2018

P.S. Il Meglio del Peggio va in vacanza. Appuntamento a presto 

8 commenti:

  1. Sarà che sono ottimista (PFUI) ma il peggio secondo me deve ancora venire XD

    Baci*
    *MaryA***

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  2. @ Marya: il peggio, fortunatamente, lo abbiamo lasciato alle spalle. Difficile che questi facciano gli stessi disastri di chi ci ha sgovernato fino a oggi.

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  3. Se l'asse è Di Maio-Salvini non ne sarei così sicuro.

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  4. Mmm, non sono convinta, ma magari hai ragione tu...speriamo o.O

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  5. Scusate, ma peggio di quello che hanno fatto i Renzuscones? Il M5S ha il programma più di sinistra del secolo e non credo certo che andrà a fare un governo con il Nano e Salvini. Se lo fanno, è solo per la legge elettorale. Si rivota a ottobre, il PD e FI spariscono, e Di Maio governa da solo con il premio di maggioranza.

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  6. Ragazzi, ma se qualcuno crede ancora che un'azione di governo possa essere determinata da un programma siamo alle fiabe della buonanotte.
    Che poi, il programma più di sinistra del secolo...
    Sull'immigrazione ad esempio hanno detto tutto e il contrario di tutto.

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  7. @ Ezzelino: sicuramente più a sinistra di quello del Pd, di Leu e compagnia cantante allo zero virgola. Basta solo leggerlo. Poi, se vi sta bene il guano che c'era prima, temo dobbiate aspettare qualche giro di giostra per riaverlo.

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  8. A me non stava bene proprio nulla, il M5S ha vinto ed ha diritto a farsi il suo giro e magari più di uno.
    Non mi convincono ma quel diritto ce l'hanno senz'altro.
    Vedremo come se la cavano.

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