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martedì 30 aprile 2019

PREVIEW




Erik Paulson (voce, chitarra) spiega: “Two Bux parla del raggiungimento della maggiore età, del conflitto morale e della colpa. A un certo punto della vita, molte persone decidono che vorrebbero provare alcune cose che il libretto di istruzioni dell’infanzia non ha permesso. Queste esperienze hanno il potere di essere piacevoli ma anche di confondere. Più spesso, è una combinazione di piacere e confusione. The Grind, invece, parla delle tensioni che nascono in una band ed è scritta nello stile di una canzone d’amore. Creare musica, viaggiare ed esibirsi sono, nella loro essenza, attività identiche alle cose che rendono così impattanti le relazioni romantiche, famigliari e platoniche. Queste esperienze sono anche le stesse che rendono così difficili queste relazioni. Mi è sembrato naturale e catartico legare insieme queste idee per mezzo di una canzone.”
I fratelli Erik e Steven Paulson hanno girato il mondo sull’onda del successo del Greatest Hits del 2017 e dell’EP Pop Music del 2018. Tutto il tempo trascorso lungo le strade ha regalato loro infinite opportunità di pensare a quanto fossero arrivati lontani come band in così poco tempo – e pianificare il futuro. Il risultato è Natural, Everyday Degradation dove i due fratelli creano un indie-rock assai più robusto.
Prodotto da Joe Reinhart (Modern Baseball, Hop Along) e missato da Peter Katis (The National, Interpol), l’album mette in luce i veri punti di forza della band. I testi di Erik sono emozionalmente risonanti e universalmente riconoscibili, tuttavia risultano più diretti e precisi che in passato.
“Non ci sono canzoni selvagge come in passato,” afferma Erik, sottolineando che il titolo dell’album è in parte ispirato all’iconico dipinto di Salvador Dalí “The Persistence Of Memory”. Sarà anche vero, ma Natural, Everyday Degradation è la colonna sonora ideale per viaggiare attraverso le grandi domande della vita.





Blackswan, martedì 30/04/2019

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