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lunedì 22 giugno 2020

IL MEGLIO DEL PEGGIO






In controtendenza all’estate ormai alle porte, Matteo Salvini, politicamente (s)parlando, sembra stia vivendo una vera e propria stagione autunnale. Che l’ex ministro dell’Interno non ne azzecchi più una da quasi un anno a questa parte (galeotto fu il mojito) è cosa fin troppo evidente ai più. Il linguaggio da taverna, quell’approccio pecoreccio, irriverente, semplificatore nell’argomentare sembra ormai fare cilecca. 

Il Capitano zoppica, perlomeno mediaticamente. Se il copione dell’offensiva ai migranti puzza ormai di naftalina, così come l’ossessiva campagna denigratoria nei confronti di Elsa Fornero, al leader della Lega resta non più solo la paura ma anche il tema della rabbia degli italiani su cui puntare. Con la conseguenza di avere trasformato l’opposizione, di cui è il leader, in uno scontro privo di dialettica costruttiva, un tutti contro tutti a oltranza, spesso infarcito di “giravolte” che rasentano il ridicolo. 
In tema di Covid Salvini è passato dalla teoria del complotto sul virus creato nei laboratori cinesi e dunque del “chiudiamo tutto”, fino al negazionismo in versione light quando si è mostrato senza mascherina a fare selfie durante la manifestazione del 2 giugno a Roma o quando ha pubblicamente dichiarato di non scaricare l’app Immuni perché, a suo dire, tra gli azionisti della società che l’ha fondata ci sarebbe un investitore cinese. 
Nulla di strano: Salvini fa Salvini. Ma un conto è il folklore altro discorso è il decoro, il rispetto per gli esseri umani. Prerogative che il personaggio in questione non ha. Nel corso di una conferenza stampa, durante la quale il governatore Zaia manifesta grande preoccupazione per un batterio che ha ucciso 3 neonati e colpito un’altra decina, Salvini inopinatamente ingolla famelicamente ciliegie, una decina per l’esattezza, nell’arco di un minuto. 

Nessuna scusa da parte del Capitano, che anzi su TikTok alza il tiro giustificandosi che in quel momento aveva fame e che “forse per qualcuno è meglio farsi due canne che mangiare delle ciliegie”. Credo che non ci sia molto da commentare. Se la politica si trasforma in un pessimo intrattenimento di massa, a questo punto è meglio spegnere la televisione e leggersi un buon libro.

Cleopatra, lunedì 22/06/2020

1 commento:

  1. L uomo (sic.) dalla ciliegia facile, e siccome una ciliegia tira l altra, come farne a meno. Del resto lui parla alla pancia del paese, e ski sa che la gola è "profonda". Penoso lui, e penoso chi ancora riesce a dargli credito.

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