Di canzoni contro la guerra ce ne sono a migliaia, alcune anche molto emozionanti, ma di sicuro non tutte possiedono l’approccio originale che al tema è stato dato da Serj Tankian e dai suoi System Of A Down in War?, ottava traccia tratta dall’omonimo album d’esordio della band, datato 1998.
Perché se è evidente che questo brano (il titolo è esplicito) parli di guerra, è decisamente molto più complesso cogliere il punto di vista attraverso cui i SOAD affrontano l’argomento.
Alla base di ogni conflitto, infatti, si ha la convinzione di ciascuna della parti in causa di avere ragione, di affrontare una vera e propria crociata per respingere i pagani (“We will fight the heathens”), l’atra parte, quella che rappresenta il male assoluto, il senza Dio, l’eretico (“The man you fight With all your prayers”). Per la guerra occorre crearsi un alibi, un motivo che legittimi la morte e le distruzioni. "L'uomo giusto, ha bisogno di una ragione per uccidere un uomo", canta Tankjan, suggerendo che, in realtà, non esiste un motivo valido per la guerra, e solo l’insensatezza è la causa di indicibili sofferenze. Le note di copertina dell'album spiegano bene il concetto: "Prima abbiamo combattuto i pagani in nome della religione, poi del comunismo, e ora in nome della droga e del terrorismo. Le nostre scuse per il dominio globale cambiano sempre".
Il testo è stato scritto dal cantante Serj Tankian, che prese ispirazione dalla storia delle Crociate, ma con l’ovvio intento di riferirsi anche a guerre più recenti, inclusa l'invasione americana dell'Iraq nel 1991, che pensava fosse stata condotta a causa degli interessi economici delle multinazionali. In tal senso, War? è una canzone simbolica, che punta il dito su tutti quegli stati imperialisti che usano, ad esempio, la scusa della religione o del terrorismo, per giustificare un politica estera violenta e aggressiva.
I System Of A Down sono sempre stati una band impegnata politicamente, che non ha mai avuto timore di mettere la faccia su diversi argomenti scottanti come consumismo, religione, spiritualità, razzismo, genocidio armeno (a cui è dedicata la traccia conclusiva dell’album, P.L.U.C.K) droga e morte, attraverso liriche in cui incastrano alla perfezione slogan, teatro dell’assurdo, grand guignol e momenti di estasi poetica, dando vita a un affascinate guazzabuglio, concettualmente complicato, tanto quanto la loro idea di metal, che trita pop, folk, punk, jazz e cabaret in una riuscitissima alchimia. Una formula complessa, ma vincente, con cui strapparono un contratto all’American Recordings di Rick Rubin, vendendo, all’esordio, più di un milione di copie, addirittura triplicate con il successivo, leggendario Toxicity.
War? non è mai stata pubblicata come singolo, e ciò nonostante il brano fu accompagnato da un video clip, diretto da Nathan "Karma" Cox (che ha realizzato anche il loro video per Sugar), in cui la band esegue il brano mentre scorrono terribili immagini di guerra.
La canzone è apparsa anche nella colonna sonora del videogioco del 1998 Apocalypse, in una versione leggermente modificata: la censura, infatti, tagliò la frase gridata da Serj Tankian prima di “dare fuoco alle polveri”: "Praise the Lord and pass the Ammunition!" (“Loda il signore e passa le munizioni”).
Blackswan, martedì 18/07/2023
Geni assoluti!
RispondiEliminaEzzelino: Immensi! :)
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