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mercoledì 10 luglio 2024

Suspicious Minds - Elvis Presley (RCA, 1969)

 


La gelosia è la tomba dell’amore, un esercizio di possesso, che non ha nulla a che vedere con nobili sentimenti e il cui braccio armato è rappresentato dal viscido e insinuante sospetto. E’ questo il tema delle celeberrima Suspicious Minds, una canzone che racconta di una relazione in cui la fiducia è scomparsa, sostituita da un sospetto tossico che sta rendendo la coppia infelice. La canzone è cantata dal punto di vista del ragazzo, che viene accusato di tradimento dalla partner, che non crede a una sola parola di quello che lui dice (non è chiaro se sia stato davvero infedele o se sia stato accusato ingiustamente). Il ragazzo, allora, cerca di ribaltare la situazione, dicendole che i sospetti lo stanno uccidendo e chiedendo un nuovo inizio, in modo da poter ricominciare a costruire insieme i loro sogni.

Suspicious Minds fu scritta nel 1968 da un cantante di Memphis di nome Mark James, il quale raccontò di aver composto la canzone di notte, nell’appartamento in cui viveva all’epoca: “Pensai subito al titolo, mentre improvvisavo un riff con la mia Fender. Una volta messo assieme il grosso del pezzo, andai in studio e lo portai a termine su un pianoforte a coda.” Quando compose il brano, James era sposato con la sua prima moglie, una donna molto gelosa, che lo soffocava, marcandolo stretto e rendendogli la vita impossibile.

Nel 1968, Elvis era nello studio dell'American Sound a Memphis (città nella quale non registrava dal lontano 1955), e Mark James aveva un ufficio proprio in quegli studi. Elvis passò davanti all'ufficio di Mark, mentre il songwriter stava ascoltando il suo demo della canzone (le voci di supporto erano quelle di Donna Jean Godchaux, Jeanie Greene e delle sorelle Mary e Ginger Holliday), e colpito profondamente dalla bellezza del brano, aprì la porta dell’ufficio ed esclamò: “Voglio quella canzone e voglio quelle ragazze!".

Una grande intuizione, visto che Suspicious Minds riportò Presley nuovamente al successo, conquistando la prima piazza delle classifiche, che Il Re non centrava dai tempi di Good Luck Charm del 1962. Elvis, a quei tempi, aveva girato una serie di film non eccezionali, e la sua musica aveva perso l’originario splendore. Suspicious Minds, invece, lo riportò al primo posto delle chart statunitensi nel novembre del 1969, e lui tornò al centro del panorama musicale statunitense, lanciando un tour nel 1970 (il suo primo in nove anni) e diventando un'attrazione di punta a Las Vegas. Alla fine fu l'ultimo successo n. 1 della sua vita, ma da quel momento i suoi dischi iniziarono a classificarsi molto più in alto nelle classifiche, rispetto alla sua produzione della seconda metà degli anni '60.

La casa discografica di Elvis, la RCA, e il suo manager, il colonnello Tom Parker, tentarono di ottenere la consueta percentuale dei diritti d'autore da questa canzone e minacciarono di interrompere la registrazione se James non li avesse accontentati. James, però, tenne duro, ed Elvis fece fuoco e fiamme per andare avanti nel progetto, ottenendo alla fine il benestare dell’etichetta.

Una curiosità. Nel Regno Unito, Elvis ha avuto successo con questa canzone per ben tre volte. La prima, nel 1969, quando fu originariamente pubblicata, la seconda, nel 2001, quando fu pubblicata una versione live registrata all'International Hotel di Las Vegas, nell'agosto 1970, che arrivò al numero 15, e infine, nel 2007, quando fu ristampata per commemorare il 30° anniversario della morte di Elvis, arrivando al numero 11.   

 


 

 

Blackswan, mercoledì 10/07/2024

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