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martedì 29 marzo 2011

IL POPOLO DEL PREDELLINO

Quando certi episodi ti limiti a leggerli,non fanno poi tanta impressione,ma quando li vedi coi tuoi occhi l'emozione si fa vera,palpabile.Ieri,in tarda serata,durante la trasmissione "L'infedele " di Gad Lerner, è stato trasmesso un servizio sul nostro premier che,dopo otto anni di astinenza ( quanto gli sarà costata ),si ripresentava in un aula di giustizia,per rispondere dei reati di frode fiscale e appropriazione indebita ( processo Mediatrade ).Ad accoglierlo all'entrata del tribunale,quello che a leggere i giornali sembrava essere un bagno di folla da giudizio universale,un assembramento di mussoliniana memoria.Le immagini di La7,invece,testimoniavano di uno sparuto drappello di cinquanta persone arrivate poi a circa un centinaio nel momento di massimo pathos,quando Berlusconi è salito sul predellino dell'auto a dispensare benedizioni urbi et orbi.Cotanto parterre di devoti figuranti, convocato tramite sms dai capi ultras Mantovani e Santanchè,palesa un'omegeneità di fondo che la dice lunga sull'elettorato pidiellino.Prevalentemente casalinghe,qualche pensionato,età media sessanta-sessantacinque anni,agghindati come per la comunione del nipotino o per la messa di Natale,partecipazione emotiva da " Ok il Prezzo è Giusto ", un utilizzo della lingua italiana oscillante fra il farraginoso e l'approssimativo.Il servizio di Lerner ha regalato anche la chicca di un paio di interviste a queste passionarie al soldo di re bunga bunga.Strepitosa a tal proposito la risposta di un'agguerritissima suora alla domanda del giornalista circa le vicende sessuali del premier: " Ognuno a casa sua fa quel che vuole ".Ma brutta stronza,non ce lo potevi far sapere prima ? Generazioni di adolescenti sono cresciute a far avanti e indietro tra cameretta e confessionale ad autodenunciarsi per qualche innocente pippetta.Pippetta,prete,prete,pippetta,senza soluzione di continuità.Una vita nel terrore di diventare ciechi e poi bruciare in eterno nelle fiamme dell'inferno, e adesso scopriamo che trombarsi le minorenni a casa propria è cosa buona e giusta,nostro dovere e fonte di salvezza ?Dalle suore alle geronto-sgallettate,la solfa suonata è sempre la stessa.Una nonnina,ingioiellata quanto basta e con occhialino fashion,si inerpica in discettazioni filosofiche:<<Ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio>> risponde all'intervistatore << io, lei ,tutti,anche Berlusconi,certo.E poi,le minorenni..se fossi minorenne ci proverei anche io con il premier:è simpatico e ha i soldi >>.Un primo pensiero di solidarietà è corso immediatamente ai poveri nipotini di questa stronza lobotomizzata,che rischiano anche loro fra un quindicina d'anni di ritrovarsi all'uscita del Tribunale di Milano,non sul predellino di un'auto,ma inguattati in un cellulare con un bel paio di bracialetti ai polsi.Poi,mi è venuto da riflettere sul principio sotteso a quelle parole:siamo tutti uguali,tutti identici,tutti sporchi allo stesso modo,non possiamo attaccare Berlusconi perchè siamo come lui.Col cazzo.Questa è la menzogna che Saviano chiama " la macchina del fango " e che ha lo scopo di farci rientrare tutti in un calderone ribollente di indegnità.Tutti ugualmente inzaccherati perchè tutti con la medesima propensione a fare i furbetti,a svendere favori in cambio di denaro,ad accettare compromessi  e raggiri che ci avvantaggino alle spalle dei più deboli.Non è così.Io in più di quarantanni di vita non sono mai stato convocato da un giudice per rispondere di un reato.Nemmeno sedici volte.Sono l'uomo meno perseguitato di tutto l'universo e me ne vanto.Perchè sono onesto,come tutte le persone che frequento e di cui mi circondo.Confesso che una volta,ho preso una multa per divieto di sosta.Ma l'ho pagata alla velocità della luce,senza inveire contro i vigili comunisti e non senza aver provato prima un sentimento di vergogna.Perchè forse non sarò migliore di Berlusconi,ma sono senz'altro diverso da lui.Di questi tempi è un bel viatico per la salvezza.Nonostante le pippette.

Blackswan, martedì 29/03/2011

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