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domenica 29 maggio 2011

L'AMICO PADANO DEL MACELLAIO

<<Non ho visto le prove, i patrioti sono patrioti, e per me Mladic è un patriota. Quelle che gli rivolgono sono accuse politiche. Sarebbe bene fare un processo equo, ma del Tribunale dell’Aja ho una fiducia di poco superiore allo zero.I serbi avrebbero potuto fermare l’avanzata islamica in Europa ma non li hanno lasciati fare. E sto parlando di tutti i serbi, compreso Mladic. Io comunque andrò certamente a trovarlo, ovunque si troverà». Queste parole ovviamente non le ho pronunciate io,ma sono tutte farina del sacco di Mario Borghezio,deputato leghista,il quale parla di Mladic come di un Braveheart serbo,combattente senza macchia e senza paura per la libertà della propria terra.Questo fiorellino di campo che porta il nome di Ratko Mladic e che Borghezio osanna come se fosse un eroe,altri non è invece che un sanguinario macellaio,il quale durante la guerra di Bosnia ed Erzegovina, si rese colpevole del massacro di Srebrenica.Forse i killers più giovani non si ricordano molto di quegli avvenimenti risalenti alla metà degli anni ’90,per la precisione al luglio del 1995,ma a voler approfondire c'è di che ghiacciarsi il sangue per l'orrore.Mladic,a capo delle truppe serbe e con l’appoggio delle squadracce paramilitari di Arkan,spietato mafioso locale con il pallino degli squartamenti,entrò a Srebrenica, dopo un assedio durato un paio di giorni.Gli uomini della città,dai 14 ai 65 anni,vennero rastrellati e separati delle donne,dai bambini e dagli anziani,con la scusa di essere deportati in campi di concentramento ( ideati e voluti fortemente dallo stesso Mladic ).Invece,questa povera gente veniva portata nei boschi e massacrata,mentre i cadaveri venivano occultati in fosse comuni frettolosamente scavate per l’occasione.Nel corso degli anni,dopo la fine della guerra,sono stati riesumati e identificati, grazie all’esame del DNA, 6.414 cadaveri,ma si pensa che ne manchino all’appello almeno altri 4.000.Borghezio,che dice di non aver visto le prove,è probabile che si sia immaginato il più grande suicidio collettivo che la storia ricordi:i diecimila cittadini di Srebrenica,peraltro strettamente sorvegliati dalle truppe serbe,una volta giunti nei boschi,in preda ad un raptus collettivo,si sarebbero tolti la vita a fucilate,nonostante i tentativi disperati di Mladic e dei suoi uomini di scongiurare il suicidio. Peccato per Borghezio e per lo stesso Mladic che le prove ci siano. Un video che mostra l'"evidenza dei fatti" fu trovato in possesso di Nataša Kandić, un'abitante del luogo, e ritrasmesso dai media,oltre ad essere utilizzato come prova nel processo contro Slobodan Milosevic ( altra personcina per bene ) intentato dalla corte Internazionale dell'Aja.Giova ricordare a Borghezio che il patriota Mladic fu anche l’ideatore dei cosidetti stupri etnici,attività entusiasticamente realizzata anche durante la presa di Srebrenica,su cui fortunatamente il demente in camicia verde non si è espresso (ma solo perché evidentemente nessuno gli ha ancora spiegato il significato della parola etnico ).Dal mio punto di vista,e lo dico senza mezzi termini,gente come Borghezio dovrebbe passare la vita con la testa infilata nel culo, in modo che i gas tossici che emana ogni volta che apre bocca possano confondersi con le più nobili fragranze intestinali.Poichè in Italia fortunatamente c’è ancora libertà di pensiero e di espressione ( anche per stronzi così ),il rischio sarà quello in futuro di ascoltare nuovamente farneticazioni simili.A meno che le persone per bene non utilizzino l’unico mezzo democratico a loro disposizione per far sparire questa gente dalla faccia della politica:il voto.Il paese non può essere più rappresentato da avanzi di galera che si fanno forti quando si tratta di bruciare pagliericci di poveri disgraziati indifesi o di vantarsi degli abomini commessi da qualche criminale di guerra,ma che poi sono impalpabili o pericolosi ogni volta che si misurano con la storia,le istituzioni e il vivere civile.Non votiamoli più.



Blackswan, domenica 29/05/2011

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