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lunedì 31 ottobre 2011

COLDPLAY - MYLO XYLOTO





Premetto che, nonostante i miei gusti siano più orientati verso il rock, non ho alcuna forma di prevenzione nei confronti del pop.Anzi, sono sempre stato intimamente convinto che sia molto difficile scrivere una buona canzone pop, che sappia star lontano dalle banalità, e riesca a far convivere melodia e buon gusto .Peraltro, per quanto riguarda i Coldplay, posso addirittura definirmi un fan della prima, e unica, ora, nel senso che ho amato visceralmente il loro esordio del 2000, " Parachutes ", iniziando a tollerarli poco fin dal loro secondo album ( " A Rush Of Blood To The Head " ).Eppure, hai tempi di " Yellow ", i Coldplay erano un gruppo di ragazzi con davanti un futuro ricco di prospettive, una band che faceva della sincerità il proprio punto di forza e che sapeva scrivere canzoni, a mio avviso, tutte decisive.Ma si sa, come di solito vanno le cose : si vendono dischi, il romaticismo lascia il posto al sentimentalismo, la malinconia viene sostituita dall'appagamento piacione di chi ha raggiunto il successo e si trova nella vantaggiosa posizione di seguire le regole di mercato e non i propri istinti artistici.Insomma, pecunia non olet e ci mancherebbe altro.Pertanto, in virtù dei motivi suesposti, mi accosto ad ogni lavoro di Chris Martin e soci, da un lato con prudenza e somma circospezione, dall'altro con la remota speranza che prima o poi il gruppo inglese riesca a scrivere un'altra canzone del livello di " Trouble " o " Shiver ".Nello specifico di " Mylo Xyloto", la speranziella si era vieppiù rinfocolata dall'aver appreso che la produzione del cd passava per le mani di quel geniaccio di Brian Eno.E invece, come da copione, la storia si ripete. Non che il disco sia brutto, per carità:se dicessi che fa schifo, davvero non sarei obiettivo.I Coldplay, a essere sinceri, non fanno brutti dischi, semmai fanno dischi inutili, variegati nella forma, ma terribilmente omologati nella sostanza.L'impressione che ho avuto ad ascoltare " Mylo Xyloto " è che queste quattordici canzoni altro non siano che la colonna sonora di una passeggiata per un centro commerciale durante le feste natalizie.Tutto è sovrabbondante, ricco di colori e di effetti, scoppiettante, rumoroso e a tratti, pure un pò cafoncello ( che altro si può dire di brani come "Every Teardrop is a Waterfall " e " Princess of China " ? ).Però, scartata la luccicante confezione  e venuta meno l'opulenza del momento, resta nelle mani molta plastica e poco arrosto.Un pò come se il pacco e i fiocchi fossero di gran lunga più costosi del regalo.Allora, non ti resta che celare la delusione con un sorriso di circostanza e sperare che alla prossima ricorrenza sarai più fortunato.
VOTO : 6
Blackswan, lunedì 31/10/2011

15 commenti:

  1. Sono un fan atipico dei coldplay perchè pur avendo apprezzato diverse canzoni del primo album il loro disco migliore è per me senza dubbio il terzo.
    di questo nuovo lavoro ho sentito solo 2 brani every teardrop che ho trovato inutile e paradise che apprezzo sicuramente di più.
    vorrei aggiungere in netta controtendenza con il pensiero forte che domina in rete, che pur conscio dei loro limiti non li ritengo così orripilanti come li si vuole far passare.
    non mi lancio in sterili polemiche ma potrei tranquillamente fare 3 o 4 nomi di gruppi superdecantati che non hanno proprio nulla di originale come i coldplay ma che vengono indicati come i depositari della vera arte.

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  2. Caro Eurterpe, sui depositari della vera arte,non posso che essere d'accordo con te.Troppi gruppi sopravvalutati e senza un vero motivo ( agli inglesi piace parlare di new sensation almeno una volta alla settimana ).Per quanto riguarda i Coldplay, io penso che abbiano buttato via delle grandi occasioni.A mio avviso Parachutes è un album cinque stelle,poi però non si sono ripetuti, per essendo conscio che i ragazzi abbiano un'ottima capacità di scrittura.

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  3. devo ascoltarlo meglio, ma la mia prima impressione combacia con il tuo parere; ma poi perché intitolarlo quasi come l'ingrediente di un chewing gum? =)

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  4. i coldplay sono ormai un gruppo senza più nulla da dire. con il mestiere si arrangiano a comporre qualche canzoncina ancora più o meno decente, però l'ispirazione se n'è andata

    chissà se tornerà mai? in fondo chris martin ha solo 34 anni...

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  5. A me non sono mai piaciuti e col tempo la cosa è peggiorata

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  6. @ Jay : Lo ascolterò ancora anche io,ma temo che non cambierò opinione.Il titolo dell'album,spesso,serve ad attirare l'attenzione,o no ? :)

    @ Marco : concordo.Però, penso e spero, che Chris Martin non sia uno stupido.Può essere che troverà altre strade, anche da solo.Scommetti su un suo disco senza Coldplay nel giro di qualche anno ? :)

    @ Massi : mannaggia,sei proprio un rockettaro inveterato :)

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  7. @Blackswan:Come dissi qualche post fa non rifiuto mai per partito preso un cd che mi viene consigliato:io ascolto e poi tiro le somme.L'ho fatto con tutti Coldplay compresi

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  8. @ Massi : Lo so, è anche per questo che apprezzo molto le tue considerazioni.

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  9. Sono in parte d'accordo. Il disco è fondamentalemnte inutile. Se si pensa che in Hurts like Heaven il giro di chitarra pare essere preso a piene mani da Heroes di David Bowie o alcuni arrangiamenti che paiono essere stati copiati e incollati da Viva la vida che già era un disco fondamentalmente inutile ci si chiede che senso ha per un'artista riproporre stessi schemi che magari portano soldi ma che di arte hanno ben poco.
    Dall'altra però il disco scorre, è vivo, sotto le apparenti macerie c'è del buon almeno finchè non si sente la voce della principessa cinese, Rihanna, e lì cadono i cosiddetti e ti vien voglia di gettare tutto.
    Fin lì il disco a me pare buono. Certo non siamo ai livelli di Parachutes, mai ritoccati, ne a X&y che già era poca cosa rispetto all'esordio.
    Speriamo che come hanno detto si ritirino se devono fare Viva la vida 3, altrimenti visti gli esordi speriamo che tornino a fare i dischi senza Brian Eno che si annidia su questi dischi come un gatto sui maroni ;))

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  10. @ Tatoski : analisi lucidissima,la tua, e l'immagine di Eno come un gatto sui maroni coglie nel segno ( almeno per quanto riguarda certe produzioni molto fru fru ). :)

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  11. Io non sarei stato così indulgente col voto....

    Mi sono sempre piaciuti abbastanza, per quanto non siano tra i miei preferiti, però stavolta sono rimasto davvero deluso....

    Mi aspettavo decisamente di più da uno come Chris Martin che ha la fortuna di avere in casa una musa come Gwyneth Paltrow.... Sarei capace di dar via un rene e un polmone per far cambio.... :P

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  12. @Blackswan: :)

    @Loz:Puoi avere davanti la più bella musa del pianeta,ma se in testa non hai il ritmo giusto non vai da nessuna parte.Fattelo dire da uno che scrive

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  13. @ Lozirion : come dicevo nel post, è un disco sostanzialmente inutile, cioè da 6 :)

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  14. Anch'io ho apprezzato il primo, poi li ho persi di vista...ma anche perchè ci sono molte novità che i distraggono..per me nella musica è così
    ..Da quello che scrivi non sembri molto entusiasta..certo è, comunque che la presenza di Brian Eno, potrebbe essere una garanzia di qualità... E'che, avendone ascoltata tanta di musica, siamo alla ricerca di qualcosa che ci sorprenda piacevolmente ed oggi questo succede sempre meno spesso..
    Però qualcosa di quest'album la voglio ascoltare...

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  15. Mr Hyde : hai proprio ragione.Diventa sempre più difficile trovare qualcosa che ci entusiasmi.Però fra poco metto la recensione di un disco che mi ha intrigato assai.:)

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