Cinque dischi finora
all'attivo sono il risultato del percorso artistico degli US Rails, una sorta di ensemble americana, o
meglio di supergruppo, di musicisti misconosciuti. Tom Gillam, voce e chitarra,
ha inciso una decina di dischi a nome proprio, e così Scott Bricklin
(basso) e Joseph Parsons (chitarra e hammond), mentre Matt Muir
(batteria) e Ben Arnold (tastiere) suonano nei Pistol For Ringo. Tuttavia,
nonostante siano in circolazione da parecchio, i nostri eroi sono riusciti a
raggiungere una certa notorietà solo riuniti sotto l'egida US Rails, tanto da
meritare in patria, oltre a un affezionato seguito, parecchi elogi da parte
della critica specializzata, che li ha spesso accostati ai CSN&Y. Un
paragone, questo, che se da un lato appare esagerato (e lo è senz'altro),
dall'altro tuttavia può reggere se si tiene conto di alcune
peculiarità che caratterizzano la musica degli US Rails. Infatti, le
canzoni di questo Heartbreak Superstar (come peraltro quelle dei suoi
predecessori) possiedono prevalentemente un'impronta country-rock molto
vintage che richiama alla mente il sound tipico di certi anni '70, così come non
possono certo passare inosservati gli intrecci e le sovrapposizioni fra le
varie voci soliste, che ricordano in qualche modo gli interplay vocali
tanto cari al gruppo artefice di Deja Vù. Il lotto di canzoni contenute nel cd (tredici
in tutto), sono di ottima fattura, e si susseguono in un'equilibrata alternanza
fra brani più decisamente rock, nei quali però prevalgono accenti southern,
blues e funky, e ballate elettroacustiche più virate verso il country-rock
screziato di soul, che talvolta richiamano alla mente, oltre che ai citati
CSN&Y, anche il compianto Gram Parsons (e in qualche occasione, persino gli
Eagles). Un disco estremamente classico, convenzionale nel fare
riferimento alle proprie fonti di ispirazione, ma non per questo privo di quel
fascino virile, che spesso permea la roots music, e di buone intuizioni
melodiche, come in Fearless, ballata agrodolce a firma Joseph
Parsons.
VOTO :
6,5
Mi sembra un prodotto già sentito, ma i miei neuroni mi imperdiscono di capire dove e quando!
RispondiEliminagrazie come sempre Blackswan...serena serata ...
un bacio!:)
Mi piacciono, anche se sembra di sentire Joe Cocker che canta nei Black Crowes
RispondiElimina@ Nella : il deja vù è dietro l'angolo, concordo. baci a te :)
RispondiElimina@ euterpe : definizione azzeccatissima. Questo è il pezzo più anomalo del lotto, comunque. Il esto ha un suono ancora più americano.
La musica è gradevole, voglio approfondire.Il riferimento ai CSNY ci sta tutto.Come Euterpe anch'io ho avuto l'impressione di ascoltare Joe Cocker.Quest'ultimo mi è sempre piaciuto.Buona giornata!
RispondiElimina@ mr hyde : joe cocker non l'avevo colto, pero' mi sembra una buona similitudine, per quel che concerne questa canzone.
RispondiEliminaMi riferivo alla 'somiglianza della voce'.Joe ha una voce piu' rauca, unica e irripetibile...
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RispondiEliminaper intenderci:
RispondiEliminaintro piano e cantato:
http://youtu.be/q9McfFFWP4A
Radici... Anche quell'immagine...
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