Pagine

martedì 27 gennaio 2015

THE LAST INTERNATIONALE - WE WILL REIGN



Uno degli ultimi dischi del 2014 che mi sono rimasti ancora da ascoltare, prima di gettarmi a capofitto nella nuova stagione musicale, non poteva essere colonna sonora migliore per accompagnare la piccola ma suggestiva illusione greca, che in questi giorni agita il mondo della sinistra europea (e non solo). Si chiamano The Last Internationale, arrivano da New York, ed è chiaro fin dal nome (mai sentito parlare dell'Internazionale Socialista?) da che parte della barricata si schierino questi tre ragazzi (beh, facciamo due, visto che il batterista, Brad Wilk, ex RATM, ha più o meno la mia età). Prodotti da Tom Morello (RATM), Brendan O'Brien (Pearl Jam) e Brendan Benson (The Raconteurs) e capitanati dalla vocalist Delila Paz, pasionaria dell'ultrasinistra, dall'ottima estensione vocale, i The Last International, dopo un Ep con cinque brani, sono usciti lo scorso agosto con questo We Will Reign, full lenght d'esordio che ha fatto spendere fiumi d'inchiostro alla critica specializzata. E a ragione, oserei dire, dal momento che quest'opera prima, pur non uscendo dagli steccati di un classic rock connotato da sfumature hard, ha il merito di essere prodotto egregiamente, suonato con convinzione e cantato anche meglio dall'ottima Delila. Tra l'altro, non mancano le belle canzoni, alcune delle quali riescono ad avere un buon appeal radiofonico (Battleground), senza tuttavia scadere nell'ovvio. Ne viene fuori una ben costruita alternanza tra brani rabbiosi (Killing Fields dimostra che i tre hanno mandato a memoria la lezione dei Rage Against The Machine) e altri decisamente più orecchiabili (I'll Be Alright, Devil's Dust), che riescono, tuttavia, a mantenere una certa ruvidezza di fondo, nonostante i numerosi ganci melodici. Classico power trio, energia al punto giusto, no elettronica, no smancerie, e un solido disco rock che, certo, guarda agli Skunk Anansie, ai Black Keys, ai citati (fin troppo, forse) Rage Against The Machine, ma che dimostra comunque che i The Last Internationale hanno le idee molto chiare e uno stile già in fase di completa definizione.

VOTO: 7





Blackswan, martedì 27/01/2015

Nessun commento:

Posta un commento