Pagine

martedì 31 gennaio 2017

CANZONI






Originaria di Greenville, South Carolina, Nikki Lane, classe 1983, a soli cinque anni dal suo debutto discografico, è già considerata uno dei nomi di punta dell’outlaw country al femminile. Il suo ultimo disco, All Or Nothin’, datato 2014, è stato prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys, a testimonianza che la ragazza è qualcosa di più di un’artista di belle speranze. Il 17 febbraio di quest’anno, invece, è prevista l’uscita del terzo album, Highway Queen, sempre via New West Records. A produrlo, questa volta, sarà Jonathan Tyler, leader della blues rock band texana dei Northern Lights. Il primo singolo tratto dal disco si intitola Jackpot, e basta un rapido ascolto per capire che Nikki Lane ha davanti a sè un radioso futuro.





Blackswan, martedì 31/01/2017

lunedì 30 gennaio 2017

IL MEGLIO DEL PEGGIO





Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo

Arieccolo, direbbero a Roma. Non sono nemmeno trascorsi due mesi dal fatidico "Addio, monti" che è già ricomparso. 
Matteo è tornato, e stavolta in rete. Ricomincia dal web e con un blog tutto suo. Strano ma vero. Proprio lui che invitò Beppe Grillo a uscire dal blog, ora nel blog ci ritrova dopo il ritiro sull'Aventino. E con un post dal titolo che è tutto un programma: " Il futuro, prima o poi, torna". Più che una promessa, sembra trattarsi di una minaccia neanche troppo velata, se proviamo per gioco a sostituire il sostantivo "futuro" con Matteo Renzi stesso. Blog a parte, l'ex Premier sta tentando di riprendersi gradualmente la visibilità, in un momento in cui la ribalta politica ha le sembianze più "umane" e garbate di Paolo Gentiloni. Ma tant'è. Il neonato blog presenta i caratteri distintivi della narrazione renziana: il post, dal sapore vagamente autoreferenziale, rivendica, a suo dire, i numerosi successi nei 1000 giorni di governo, a cominciare dal Jobs Act, allo sblocco delle opere pubbliche, per finire all'abolizione dell'imu sulla prima casa. 
E ancora: la legge sulle unioni civili, il bonus di 80 euro ed eventi come Expo e Giubileo. Un percorso politico costellato soprattutto da riforme, dunque, quelle che nessun governo era mai riuscito finora a portare a compimento. Matteo si concede anche uno spazio per alcune riflessioni sul partito, sul destino dell'Europa e sul futuro dell'Italia. "Scrivimi", conclude con un post scriptum, per idee, suggerimenti, proposte e critiche. Già, perchè l'ottimo Matteo concede ai followers la possibilità di interagire. Un proposito davvero pregevole, non c'è che dire. Peccato che l'operazione si percepisca come l'ennesima forma di ostentazione, la solita espressione di superiorità mascherata da un paternalismo stucchevole. Del resto, è di Matteo Renzi che si tratta. Un autentico professionista dell'apparire.   

Cleopatra, lunedì 30/01/2017


domenica 29 gennaio 2017

SUNDAY MORNING MUSIC



 

 

Carmel – Sally

A metà degli anni 80 una parte importante del Rock inglese venne fortemente contaminata da Cool Jazz, Funk/Soul e tropicalismi assortiti. Tra gli esponenti di punta Style Council, Everything But The Girls e l’anglo-nigeriana Sade. Novità non del tutto inattesa. Già i Clash di Sandinista e lo Ska/Punk dei vari Madness, Specials e Selecter, attinsero a piene mani dagli stili musicali in voga dal secondo dopoguerra fino a tutti gli anni 60 che oggi definiamo, più sinteticamente, come retrò. All’epoca questo movimento fece storcere il naso a molti tra coloro venuti su a scudisciate di Punk/Rock e sperimentalismi New Wave: musica innocua si disse. Eppure seppe intercettare il favore della critica e di un vastissimo pubblico. Anche la scozzese Carmel McCourt trovò tanti estimatori, prima con il magnifico esordio The Drum Is Everything e successivamente con The Falling, album non meno bello da cui è tratta Sally, scatenatissimo R’n’B che contribuì alla popolarità di Carmel, la biondina della Cool Generation.  




Dexter Jones' Circus Orchestra - The Monster By Your Side
Le caratteristiche che distinguono un gruppo di sfigati da una cult-band sono presto dette: i primi non se li caga nessuno nella fase del durante e neppure in quella del dopo. Le cult-band invece, pur condividendo con i primi la fase del durante, nel dopo cominciano misteriosamente a comparire sulle t-shirt di artisti infinitamente più conosciuti, etichette tipo la Rhino Records prendono a ristamparne l’opera omnia e il resto viene da sé. Le uscite originali valgono 1000 euro e, più ci si allontana dal periodo di attività, più gli aggettivi di mitici e leggendari verranno spesi. Per i Dexter Jones’ Circus Orchestra, siamo ancora in mezzo al guado, bisogna che qualche rocker di successo indossi ‘sta cazzo di maglietta. Meglio ancora se opera in ambito Alt & Indie. In questo caso un bel tenebroso alla Kurt Vile sarebbe perfetto. Nell’attesa procurateveli, alla prima occasione potrete dire: Ma tu, li conosci i Dexter Jones’ Circus Orchestra? Figurone assicurato.




Blonde Redhead – In Particolar
Italo-nipponici di stanza a New York, i Blonde Redhead della cantante/chitarrista Kazu Makino e dei gemelli Amedeo e Simone Pace, impiegarono pochissimo a catturare l’attenzione degli appassionati di Noise e Art/Rock. Per tutta la carriera si muoveranno nello stesso raggio d’azione dei Sonic Youth ai quali spesso verranno associati. Se aggiungiamo che il nome della band è mutuato dal titolo di un pezzo dei DNA di Arto Lindsay, il quadro è chiaro: musica di confine tra Rock irregolare e avanguardie, atteggiamenti bohemien e riferimenti letterari (il loro secondo album La Mia Vita Violenta è ispirato da un romanzo di Pasolini). L’ipnotica e fascinosa In Particolar è tratta da Melody Of Certain Damaged Lemons, disco pluristellato del 2000 e vertice creativo della band assieme al successivo Misery Is A Butterfly del 2004. Più recentemente il loro suono s’è gradualmente ingentilito tra mestiere e timidi tentativi di entrare nei circuiti più mainstream. 





Porter Stout, domenica 29/01/2017