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giovedì 23 maggio 2019

PREVIEW




Ezra Furman è orgoglioso di annunciare Twelve Nudes, il suo nuovo album in uscita il 30 agosto su Bella Union. Il 2018 è stato un anno grandioso per Furman, ha ricevuto lodi dalla critica sia per il suo album Transangelic Exodus, che per la colonna sonora della serie Netflix Sex Education (lui e la sua band appaiono in un episodio). Twelve Nudes, il suo nuovo album punk e “spiritualmente queer”, continua sulla stessa lunghezza d’onda dimostrandosi un  seguito provocatorio e stimolante. Nel corso dell’album Furman incanala l’energia repressa caratterizzata da osservazioni, confessioni e proclamazioni taglienti e laceranti.
Twelve Nudes è stato registrato velocemente a Oakland nell’autunno del 2018 ed è stato mixato dal produttore John Congleton (Sharon Van Etten, St. Vincent). L’album ha due eroi spirituali – il grande musicista punk Jay Reatard e la scrittrice e filosofa canadese Anne Carson. “È una delle mie tre scrittrici viventi preferite”, dice. “Anne ha avuto queste visioni, o meditazioni, per affrontare il dolore della sua vita, che lei chiama 'nudes', e allo stesso modo queste canzoni sono delle meditazioni sul dolore e su quello che trovi quando vai a scavare nella tua rabbia e paura e ansia. Per questo il mio album si chiama Twelve Nudes."
Nel corso di Twelve Nudes Furman usa sia esperienze personali che collettive per comunicare una frustrazione intensa. Nel brano punk rock “Rated R Crusaders” esplora le sua radici ebree e il conflitto arabo-israeliano, mentre “Trauma” ribolle nel malessere spirituale provocato dai bulli benestanti che dopo essere stati accusati di violenza sessuale,  salgono al potere. Furman è consapevole che l’equilibrio americano è in bilico tra la supremazia dell’uomo bianco e i sogni di opportunità universali; da qui, i riferimenti al Messico, alla schiavitù e al padre fondatore degli Stati Uniti  Ben Franklin di “In America”. “Uno dei miei obiettivi nel fare musica, è quello di far sembrare il mondo più vasto e la vita più grande,” spiega Furman. “Voglio essere una forza che cerca di far rivivere lo spirito umano al posto di schiacciarlo, che lascia aperte le possibilità e non le chiude. A volte una negatività appassionata è il miglior modo per fare tutto ciò.”
Un esempio è “Calm Down.” Il brano, molto catchy e limitato a due minuti e 22 secondi, è un pianto di panico e disperazione. “Tempi disperati per canzoni disperate,” afferma Furman. “ La scrissi durante l’estate del 2018, un periodo terribile. È il suono di me che fatico ad ammettere che non sono d’accordo con l’attuale stato di civilizzazione umana, nel quale uomini cattivi ci schiacciano e ci sottomettono. Una volta che ammetti quanto sia brutto vivere in una società corrotta, puoi iniziare a opporti ad essa  e ad immaginarne una migliore.” Il video che accompagna il singolo è diretto da Beth Jeans Houghton e segue le tematiche e le atmosfere dei precedenti video, ma con uno stile vibrante, colorato e simile ad un fumetto.
“Questo è il nostro album punk”, afferma Ezra Furman, “Lo abbiamo fatto velocemente a Oakland. Abbiamo bevuto e fumato. E poi abbiamo fatto le parti forti ancora più forti. Mi sono fatto male alla gola a furia di urlare. Questo è successo nel 2018, quando le cose non andavano affatto bene. Le canzoni sono nude, non hanno nulla da nascondere.”





Blackswan, giovedì 23/05/2019

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