Una canzone dura, traboccante di dolore, la cui estetica scarna e sofferta colpisce come un punteruolo il centro preciso dell’anima. Una canzone tanto intensa, che Bob Dylan, dopo averla ascoltata, esclamò a proposito di Kurt Cobain: “Quel ragazzo ha cuore!”. Polly, poi, commosse alle lacrime anche Bruce Pavitt, co-proprietario della Sub Pop Records (all'epoca l'etichetta dei Nirvana), che dopo averla ascoltata dal vivo disse: "È totalmente rabbiosa e ipnotica. Ti fa entrare in trance. È una delle cose che rende i concerti dei Nirvana incredibili”.
D’altra parte, è impossibile non emozionarsi profondamente per questa canzone che racconta del vero rapimento e dello stupro di una ragazzina di quattordici anni.
Nel 1987, questa giovane donna, il cui nome non fu mai reso pubblico dagli inquirenti e dalla stampa, stava tornando da un concerto visto a Tacoma, nello stato di Washington, quando fu rapita da un uomo di nome Gerald Friend. L’uomo la condusse nella sua casa mobile, dove la violentò ripetutamente mentre era legata a una carrucola sospesa al soffitto, torturandola con una frusta, un rasoio e una fiamma ossidrica. Fortuna volle che, quando Friend la portò in auto a fare un giro, con l’intento probabile di ucciderla ed occultarne il corpo, la ragazza riuscì a liberarsi e scappare. Successivamente, il violentatore, che aveva già dei precedenti penali per un reato simile commesso nel 1960, fu individuato, arrestato e condannato a settantacinque anni di reclusione.
La versione di Polly che conosciamo, e che finì su Nevermind, fu registrata a Madison, in Wisconsin, nello studio di proprietà del produttore, Butch Vig. Queste sessioni di registrazione ebbero luogo nell'aprile del 1990, ma solo Polly fu inclusa nella sua interezza nell’album, mentre gli altri brani furono completati successivamente ai Sound City Studios di Van Nuys, California, nell'aprile 1991.
Il batterista che suona nel brano non è Dave Grohl, ma Chad Channing, che aveva militato con la band dal 1988 al 1990. Channing fu messo a suonare in una specie di sgabuzzino, un deposito degli strumenti che venivano utilizzati durante le registrazioni, e gli venne chiesto di essere il più scarno possibile, di non dare ritmo ma semplicemente di porre degli accenti nei punti in cui gli veniva chiesto, in modo da consentire alla tensione emotiva di prendere forma attraverso la voce di Cobain.
C'è un punto nella canzone in cui Cobain canta solo "Polly said..." prima di fare una pausa e ricominciare da capo. Questo passaggio non fu voluto, si trattò di un errore del cantante, che tuttavia piacque alla band e al team di registrazione, che decisero di non ritoccarlo. Polly è anche il classico esempio di come Cobain amasse scrivere attraverso il punto di vista di un’altra persona, e anche se i suoi testi sembrano sempre molto personali, il cantante spesso si immedesimava in altri, perché riteneva che la sua vita fosse molto noiosa e non interessasse a nessuno.
L’anno dopo la pubblicazione di Polly, un’altra giovane ragazza fu stuprata da due degenerati, che accompagnarono la violenza alle note della canzone. Questo episodio colpì profondamente sia Cobain che il resto della band, che, da quel momento in avanti, suonarono in alcuni spettacoli di beneficenza per aiutare le vittime di stupro, incluso il concerto "Rock Against Rape" del 1993, che raccolse fondi per un'organizzazione di autodifesa femminile.
Blackswan, lunedì 06/01/2025