Vorrei che qualcuno mi spiegasse che cazzo abbiamo
da festeggiare. Una Pasqua così rognosa e carica di auspici funesti non la
ricordavo da tempo. Non è solo un problema meteorologico: il cielo grigio e carico
di pioggia romperà le palle a molti che pensavano di fare una scampagnata, ma per
quanto mi riguarda è perfettamente in sintonia con il mio stato d’animo e non
mi disturba affatto. E non è nemmeno la sconfitta che la Juve ha rifilato alla
mia Inter col solito furtarello di moggiana memoria, anche se ieri ho tirato
così tante bestemmie che i vicini di casa le hanno raccolte e oggi ci preparano
una grigliata per venti persone. Non è neanche la tristezza di questo mese di
marzo che ha portato in cielo tanti eroi del mio passato : Pietro Mennea, Kevin
Ayers, Alvin Lee, Enzo Jannacci e, da ultimo, persino Franco Califano, che mi
ha sempre fatto pena, ma ha intasato la mia infanzia di centinaia di ricordi,
visto che era, insieme a Julio Iglesias, il pezzo da novanta della discografia
di mio padre. No, quello che davvero mi fa ribollire il sangue e mi ha rovinato
la Pasqua è l’ennesima boiata messa in piedi dal peggior presidente della
repubblica che la storia democratica ricordi. Non bastavano le leggi ad
personam, il golpetto pro-tecnici, le telefonate con Mancino e il monito alla
magistratura, con cui ha messo in ghiacciaia tutti i processi a B. Ieri, invece
di levarsi dai coglioni come aveva fatto intendere, Napolitano ha anche resuscitato
Monti e ha messo le sorti del paese nelle mani di due commissioni di “esperti”,
che altro non sono se non la peggior espressione possibile della nomenclatura.
Con il plauso traversale di tutti, Movimento Cinque Stelle compreso. Che invece
di cercare di cambiare l’Italia tenendo per le palle Bersani, ha preferito
regalare il futuro dei nostri giovani e le speranze di quattro milioni di
poveri a Quagliariello, Violante e Giorgietti. Oggi, fate molta attenzione prima
di mangiare l’uovo: la sorpresa fa cagare e il cioccolato potrebbe essere
merda.
In mancanza di meglio, consoliamoci con un po’ di
musica foriera di allegria. Il mio augurio è quello che riusciate, nonostante tutto, a passare
qualche ora di serenità. State a casa, vicino i vostri cari, e godetevi le
piccole gioie del presente. A tutto il resto penseremo domani.
Blackswan, domenica 31/03/2013