mercoledì 31 maggio 2023

Carlo Angela e i Giusti tra le Nazioni

Nato a Olcenengo (Vercelli), nel Gennaio 1875, laureatosi in Medicina a Torino nel 1899, e poi specializzatosi a Parigi in Neuropsichiatria, Carlo Angela fu anche attivo nella vita politica, socialista e antifascista, collaborando con il giornale Tempi Nuovi. Proprio a causa di un suo articolo pubbicato in 21 Giugno 1924 ("La Macchia sull'onore"), in cui accusava apertamente il partito fascista dell'omicidio Matteotti, la sede del giornale venne incendiata. Angela decise cosi' di trasferirsi a San Maurizio Canavese ed assunse l'incarico di direttore sanitario di una clinica per malattie mentali, Villa Turina Amione.

Proprio in questa struttura, con l'aiuto di altri collaboratori, dopo l'occupazione tedesca a seguito dell'8 Settembre 1943, Angela offre rifugio a partigiani ed ebrei, e ad antifascisti in generale, e si occupò di fornire loro carte di identita' false e tessere annonarie. Renzo Segre e la moglie Nella sono tra gli ebrei che si nascosero nella clinica. Renzo usera' documenti falsi cambiando il cognome in Sagrato e si fingera' pazzo per sfuggire ai rastrellamenti nazisti. L'11 Febbraio del 1944, nella piazza del paese, vengono fuciliate tre persone per rappresaglia. Anche il Dottor Angela fu tra i fermati ma si salvò miracolosamente dalla fucilazione grazie all'intervento di un amico, che conosceva il comandante fascista ed intercedette per lui.

Successivamente verra' pure interrogato dalla polizia fascista negando  che i Segre fossero ebrei, continuando cosi a proteggerli coraggiosamente. 

Dopo la guerra diventera' il primo sindaco di San Maurizio Canavese, dove morira' nel 1949.

Il suo coraggio silenzioso e le sue azioni a protezione di ebrei e antifascisti verranno alla luce solo molti anni dopo, quando nel 1995 Renzo Segre pubblicò il suo libro autobiografico "20 Mesi".

Il 29 Agosto 2001 gli venne attribuito dalle autorita' Israliane l'onoroficenza di Giusto tra le Nazioni, riconosciemento dato a coloro che durante gli anni orribili dell'Olocausto si contraddistinsero per aver protetto e salvato ebrei. 

Sono 714 gli Italiani che hanno ricevuto questo riconoscimento.

"A quel tempo, molte persone si sono tirate indietro, ed e' negli anni difficili che emergono, oppure no, le qualita' degl Uomini" ebbe modo di commentare anni dopo il figlio di Carlo Angela, Piero, noto presentatore televisivo.

 



Offhegoes, mercoledì 31/05/2023