Le avventure giudiziarie del nostro premier non cessano di stupire. Dopo l'apertura di un fascicolo presso la procura di Milano, per i reati di concussione e prostituzione minorile (oggi è stato richiesto il giudizio abbreviato per entrambe le ipotesi di reato),l e indagini si spostano in quel di Napoli, grazie alle dichiarazioni e alle intercettazioni telefoniche relative ad un personaggino che sta prepotentemente rubando la ribalta all'ormai celeberrima Ruby Rubacuori. La starlet in questione si chiama Sara Tommasi,fisico statuario,laurea in economia e commercio col massimo dei voti (pare che eccellesse nelle prove orali) conseguita presso l'Università Bocconi di Milano.Attività accreditata:papi girls (oltre ad una partecipazione all'Isola dei famosi,massima aspirazione di tutti i neolaureati in materie economiche).Se le intercettazioni della Minetti e di Ruby avevano disegnato un quadro di sconcertante desolazione,quanto si apprende dalla Tommasi rasenta i limiti dell'incredibile. Che il Berlusca e tutta la sua corte di guitti avessero una visione etica, diciamo così,un pò lassa,lo si era intuito da tempo.Ma ora l'intera vicenda assume connotati che, i meno avventati fra noi potrebbero definire grotteschi (e non solo circensi ).Non sconcerta tanto il "Non sai mai cosa ti mette Lele nel bicchiere",con cui la bocconiana ha gogliardicamente ventilato un ipotetico uso di stupefacenti (ecstasy?) da parte degli inconsapevoli (?) partecipanti ai festini di Mora,dal momento che anche nell'iconografia tradizionale diventa difficile non abbinare "quel mondo " ad un uso festaiolo di certe sostanze psicotrope.Stupisce,invece,venire a sapere quanto sia diffusa fra i nostri vertici politici (si fa per dire) e culturali (si fa per dire) un'idea di svago serale a base di baccanali e relative avvenenti baccanti.A leggere i nomi che spuntano sui giornali,tremano i polsi delle vene,e pervasi da incontenibili fremiti,apprendiamo di vere o presunte liaison della Tommasi con gente del calibro ( si fa per dire )di Paolo e Silvio Berlusconi, di Ignazio La Russa e di Fabrizio Del Noce,tutti più o meno chiamati affettuosamente "amore " o mandati a cagare alla bisogna con adeguati neologismi ortografici ( il " Spero k krepi con le tue troie" nell'sms rivolto a Silvio è già un must da Accademia della Crusca ).Insomma,un postribolo a cellulare aperto, in cui la Tommasi,che sta all'operatore telefonico come il prezzemolo e l'aglio stanno alla cucina italiana, palesa peraltro innumerevoli competenze,grazie alle quali dispensa perfino suggerimenti calcistici al premier ( "Eddai, fai giocare Ronnie. Anche tu li fai i festini!" ). Tuttavia, un'ultima cosa non mi è chiara di questa vicenda che,se non pregiudicasse la dignità del nostro paese,sarebbe pruriginosa fonte di ispirazione per un novello Boccaccio: la Tommasi quanti fidanzati ha ? Chiama Silvio " amore ",e "amore" chiama pure La Russa, salvo poi specificare all'intervistatore del Fatto Quotidiano : "Ignazio è il padre di un mio caro amico..con cui ho una relazione da anni. Se ci provasse, Geronimo gli direbbe :Quella è roba mia,non rompere i coglioni ". Fabrizio Del Noce è definito invece un caro amico, forse un fidanzato. Una confusione di ruoli che il giornalista dovrebbe aver chiarito solo dopo aver ricevuto dalla bocconiana un sms del seguente tenore : " Amore ho ankora y parfum on my skin " (parto sublime di un incrocio fra una stenografa e una poliglotta ). E poi,ci dovrebbe essere un altro fidanzato (ufficiale come quello di Ruby ,con cui la bella Sara è partita ieri per una vacanza di una settimana a Dubai. Un via vai di legami affettivi,insomma, che inducono a dubitare della serietà sentimentale della Tommasi. Vuoi vedere che l'Università presso la quale si è laureata non si chiama esattamente Bocconi ?
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