In questo momento,l'unico punto fermo è che c'è una guerra in atto e che stanno morendo centinaia di esseri umani.Per il resto,anche a voler far di tutto per cercare di capire cosa stia succedendo,si resta a dir poco perplessi.Gheddafi infatti è quanto mai ondivago,sempre in bilico fra cenni di buon senso e sproloqui di guerra santa:minaccia l'Europa,poi apre ad un cessate il fuoco che invece non rispetta,usa scudi umani,sembra in affanno nell'assedio di Misurata,brucia i pozzi,poi non li brucia,e nel frattempo sostiene di aver armato la popolazione contro i nuovi colonialisti.I rapporti all'interno della coalizione occidentale sono egualmente confusi.Gli Stati Uniti frenano,la Norvegia saluta tutti e se ne va,la Francia vuole il comando delle operazioni,gli altri vogliono passare il cerino acceso alla Nato,la Lega Araba condanna l'intervento,ma il Quatar manda egualmente i propri aerei a dar man forte ai raid sulla Libia.Partiti lancia in resta,adesso i "Volonterosi " sembrano interrogarsi sul senso di un'operazione le cui conseguenze sono state forse parecchio sottovalutate.Fortunatamente,in questo caos davvero poco decifrabile,il mondo ha una certezza chiamata Italia.Quando tutto precita e i toni si fanno drammatici,ci pensiamo noi a portare una ventata di buon umore.Il PD che ha un'occasione clamorosa per far cadere il governo ( oltre ovviamente ad avere la possibilità di evitare una guerra ) vota compatto a fianco del PDL,abbandonato da Lega e Responsabili, e fa passare la risoluzione dell'Onu.Alla faccia dei valori antimilitaristi e pacifisti della sinistra,che vengono sventolati solo nei comizi elettorali e durante i girotondi radical chic.La Lega,per voce di Bossi,rutta un paio di frasi sconnesse,facendo capire, più che altro a gesti, che è contraria alla guerra perchè si mettono a repentaglio gli interessi economici legati al petrolio e perchè si rischia un esodo biblico di disperati verso le coste italiche ( cosa peraltro che già avviene con una certa intensità ).Insomma,la solita attenzione ai diritti umani e ai valori cattolici di carità e fratellanza.Napolitano,nuovamente in stato confusionale,richiama il popolo italiano alle proprie responsabilità internazionali,e ci tiene a precisare che quella contro la Libia non può essere definita guerra,ma una semplice scampagnata fuori porta. Affermazioni,quelle del Presidente della Repubblica,smentite immediatamente dal Ministro della difesa La Russa, a cui non par vero di tornare a giocare coi soldatini e di sganciare,questa volta per interposta persona,qualche bella bombetta.Anzi,è così compreso nel suo ruolo di condottiero e così imbarzottito dall'odore del napalm la mattina appena sveglio,che licenzia a calci nel sedere un pilota di tornado che ieri si era permesso di dire che nell'ultimo volo di ricognizione non aveva sganciato bombe ma solo cioccolatini e dolcetti di marzapane.Nel frattempo,continuano i tentativi di spiegare a Frattini che cosa stia succedendo dall'altra parte del Mediterraneo.Indiscrezioni non confermate lascerebbero intendere che per il fine settimana il nostro Ministro degli Esteri dovrebbe avere più chiara la situazione ed essere già in grado di ripetere a menadito i nomi degli stati confinanti con la Libia.Mentre Frattini passa le sue giornate scervellandosi sull'Atlante Geografico,nel paese imperversa un acceso dibattito fra interventisti e non interventisti:Bersani,Scalfari e Flores D'arcais sono per far scorrere il sangue,mentre Feltri,Ferrara e Sgarbi si arroccano su posizioni pacifiste.Una confusione di ruoli che è lo specchio preciso di questa Italia al contrario, riflettendoti nel quale finisci per non ricordarti più chi cazzo avevi votato e ti viene seriamente voglia di mandarli tutti affanculo.Per fortuna,almeno Calderoli e Maroni restano coerenti a loro stessi e ci rassicurano che nulla è cambiato:inutile spendere soldi per andare a bombardare i negri fino in Libia,quando appena al largo di Lampedusa,basta affondare qualche barcone di disperati per toglierci egualmente le nostre belle soddisfazioni.Intanto,Al Nanone non perde un'occasione che sia una per sparare cazzate a raffica.Arriva a Torino per presentare il candidato sindaco del PDL alle prossime comunali,tale Michele Coppola ( miiinchia ),che con un'elegante metafora definisce " una scopa nuova che scopa meglio".Mentre Cerottone si produce in tali sofisticati calembours,la gente di Torino, imbufalita come mai, lo spernacchia alla grande e gli suggerisce dignitose dimissioni.Ma Silvietto da quell'orecchio non ci sente e anzi,coglie l'occasione per tirar fuori il guascone che c'è in lui: "Sono addolorato per il rais,lì noi non spareremo,Gheddafi ha fatto tanto per l'Italia".Che tradotto dal baciamanese,dovrebbe significare all'incirca: " Gheddy,ti prego perdonami,io non c'entro nulla,è tutta colpa dei comunisti,ti prometto che al massimo ti butto due bombette,non di più,che vuoi che sia. "Parole tanto patetiche,che al confronto anche le farneticazioni via etere del dittatore libico sembrano possedere un'aurea di compassata dignità.E mentre il rebelot imperversa, un rimorchiatore italiano,con a bordo otto membri di equipaggio,sequestrato dalle truppe lealiste libiche,sparisce nel nulla senza lasciare traccia di sè.Così,tanto per complicare una situazione già incasinata.Saranno i soliti marinai comunisti che remano contro.
Blackswan, martedì 22/03/2011
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