venerdì 1 aprile 2011

SUPERMARKET ITALIA

L'immagine di Scilipoti che corre col braccio alzato per raggiungere il proprio seggio nell'emiciclo è la fotografia più deprimente di un parlamento che ha perduto ogni rispetto di sè stesso.Lo svilimento della nostra politica è completo.Non è solo la palese incompetenza della maggioranza a gestire i problemi del paese.Non è solo la rozza tracotanza di costoro che hanno le fattezze e i gesti di signorotti feudali che fingono democrazia.Non sono solo i continui sospetti di connivenza mafiosa,palesata negli atteggiamenti e nelle frequentazioni.Ciò che ora diventa manifesto agli occhi dei cittadini di buon senso è anche l'involontaria comicità di questi guitti dell’improvvisazione.Una gag, quella di Scilipoti, che richiama alla mente il miglior Ridolini o Buster Keaton.Mancava solo lo scivolone sulla buccia di banana e una torta in faccia.Quella foto,così grottesca e ridicola,cristallizza in un fermo immagine ciò che da tempo già sappiamo.Questi sono personaggi capitati lì per caso.Non hannno percezione alcuna del ruolo che ricoprono,non hanno senso dello Stato,non hanno un briciolo di quella dignità che spesso intravedi anche negli occhi dei più umili.
Sono confusi,approssimativi,arroganti,incompetenti,non hanno dimistichezza con l'italiano,e men che meno con le istituzioni.Scilipoti e tutta l'allegra combriccola che rappresenta percepiscono la politica come un grande supermercato in cui tutto è in saldo:entrano nelle istituzioni per fare la spesa,arraffare quanto possono ad un prezzo più vantaggioso rispetto a quello che costa vivere.Non hanno la benchè minima percezione del ruolo che rivestono,perchè non rappresentano un paese,ma solo loro stessi,la loro ingordigia e gli interessi clientelari sottesi alla loro elezione.Arraffano, come se tutto fosse di loro proprietà,come se l'esercizio del potere non fosse subordinato all'interesse pubblico,ma risiedesse esclusivamente nella possibilità di esibire uno status symbol.Confondono l'autorevolezza con la carica che ricoprono,il rigore morale con lo scranno su cui siedono,la serietà con la giacca e la cravatta che indossano.Sono così inconsapevoli di cosa stanno facendo,di che spessore culturale ed intellettivo necessita l'esercizio della funzione pubblica,che una Minetti qualsiasi può autocandidarsi a Ministro degli Esteri,con la stessa naturalezza con cui programma l'acquisto di una borsetta o ipotizza una vacanza estiva.Ed è qualcosa che non fa per superbia o per un’alta stima in sé stessa,no di certo.Lo fa semplicemente perché ritiene che vivere nella politica sia un accesso al privilegio e non alle responsabilità:non importa avere competenze,basta esserci e sfruttare al meglio le occasioni che Supermarket Italia offre.La carta di credito è quella di una legge elettorale farlocca.



Blackswan, venerdì 01/04/2011

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