venerdì 12 agosto 2011

PIERO DEGLI ANTONI - BLOCCO 11

Auschwitz, 1944. Dieci detenuti sono rinchiusi in isolamento, condannati a pagare con la vita l’evasione di tre compagni. Tra loro una donna, alcuni ebrei, un comunista, un gay, un ex SS. L’esecuzione è fissata per la mattina successiva, ma il comandante del campo decide che solo uno sarà sacrificato e infligge ai prigionieri un crudele supplizio: saranno loro stessi a stabilire chi merita di morire. Le ore passano, e nella baracca la tensione e la paura si fanno insostenibili, tra reciproche accuse, rivelazioni e segreti inconfessabili… Poco lontano, intanto, il comandante gioca con suo figlio una macabra partita a scacchi che si avvicina all’inesorabile conclusione. Chi sarà sacrificato? Alle prime luci dell’alba i prigionieri sono ancora in attesa, in bilico tra la vita e la morte. 
L'idea di rinchiudere i personaggi all'interno di un'unica stanza e di imperniare l'azione sulle dinamiche scaturite dalle diverse psicologie, è un escamotage abbastanza usato anche nel cinema ( chi non ricorda l'avvincente" La parola ai giurati " di Sidney Lumet ? ).La novità di " Blocco 11 " consiste semmai nella location ( Il campo di concentramento di Auschwitz ) e nell'occasione da cui prende le mosse il thriller ( scegliere chi fra i dieci protagonisti verrà sacrificato innanzi al plotone d'esecuzione salvando la vita a tutti gli altri ).Degli Antoni ha buon gioco,considerato il contesto disumano del lager,nel creare un'atmosfera cupa,febbrile,nella quale la tensione cresce ai limti del parossismo,grazie anche ad una scrittura agile e mai sciatta.A parte qualche forzatura nei passaggi,posta al servizio strumentale della trama, e qualche trovata inverosimile,il libro si divora dall'inizio alla fine con buona partecipazione emotiva.Così,nonostante l'approfondimento psicologico dei personaggi si concentri più sulla caratterizzazione che sull'introspezione,il dinamismo creato dalle rivelazioni sul vissuto dei protagonisti produce continue inversioni di ruoli ( vittima - carnefice ) che sono l'innesco per un'avvincente serie di colpi di scena.Un buon thriller,il cui finale,forse un pò scontato,si mantiene comunque al livello delle premesse.
Blackswan,mercoledì 02/03/2011

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