Prendete un po’ di robusto Southern Rock, che sappia più di Widespread Panic che di Allman Brothers, mettetelo in uno shaker e aggiungete del rapido punk-rock alla Libertines,un’abbondante dose di funky e soul, qualche goccia di blues e di country e una spruzzata di brit-rock che ricordi i primi Bloc Party.Il risultato che ne otterrete sarà il contenuto del disco d’esordio di questi londinesi Scoundrels. Che avrebbe potuto essere un guazzabuglio pazzesco e irresoluto, e che invece si presenta come un cocktail piacevolissimo, in cui tutti gli ingredienti sono sapientemente amalgamati con un gusto tendenzialmente deciso ma non privo di qualche sfumatura deliziosamente demodè che illanguidisce il palato. Merito di quattro ragazzi che suonano con entusiasmo(e, diciamolo pure, con perizia), stanno sugli strumenti con foga e fanno sudare le sei corde. Per rendersene conto, bastano i primi due pezzi : “ Just can’t see it through” ha un tiro pazzesco, c’è un bel taglio punk rock, sferraglianti chitarre seventies e una concitazione, un’urgenza, che afferra la gola, mentre “ Sniff it Up “ sceglie il passo morbido del soul, poi accelerato nell’allungo funky di chitarre effettatissime. Accelerano spesso gli Scoundrels, come nella lunga e bellissima “ Little Red Riding Hood “, nella quale i ragazzi si esaltano tra funky, prurigini psichedeliche e un gran finale southern ( marchiato Widespread Panic ). Anche ”Hangman’s lament” conosce i propri natali nel profondo sud degli States di metà anni settanta, con chitarre sbrigliate alla Lynyrd Skynyrd. E non dispiace nemmeno “ Loud ‘n ‘Proud “ urticante punk rock, questa volta anglofono e rapidissimo.Ma i ragazzi sanno gestire al meglio anche momenti meno intensi, come il blues antico di “Outta Town Blues “ su cui imbastiscono una furbetta melodia pop o il country soul di parsoniana memoria di “ All On My Own “. In definitiva, “Scoundrels” è l’esordio coi fiocchi di una band giovane e appassionata, un disco che pur nei meandri di una distribuzione anonima ( almeno sul mercato italiano ) saprà farsi largo con la forza del passaparola e di canzoni freschissime.Questi ragazzi se lo meritano proprio.
VOTO : 7
Blackswan, domenica 02/10/2011
4 commenti:
Il punk ed il brit non sono tra i miei generi preferiti,ma uno orecchio a sti ragazzi lo do
@Massi : sono sicuro che non ne resterai deluso.
Me lo procuro al volo! Il brit pop non mi ha mai fatto impazzire, ma le cose punkeggianti mi attirano sempre.... ^_^
@ Loz: in realtà, è brit ma rock,ci sono sentori punk,ma è anche molto southern e anni 70.A un mio amico che ascolta solo vintage seventies è piaciuto molto.
Posta un commento