Viene da ridere ad
ascoltare Alfano che esclama :" Musica per le nostre orecchie ! ",quando Letta promette lo stop alla rata IMU di giugno. Le orecchie di riferimento, è
quasi ridondante specificarlo, sono soprattutto quelle di Berlusconi.
Infatti, ancora prima che il governo diventi operativo, il nano
dimostra a chi non se fosse accorto, chi sia il vero padrone del padrone Italia, e realizza, grazie al PD, uno scoop sensazionale :
riuscire a mantenere una promessa fatta in campagna elettorale. Ma ancora
più comico è guardare l'emiciclo festante che applaude,
praticamente compatto, alla promessa di Letta di togliere l'odioso balzello. Che
non è una tassa piovuta dal cielo per volere divino, meglio precisare. No, l'IMU
l'hanno inventata loro. L'ultimo governo Berlusconi, per la precisione, che dopo
aver tolto l'ICI per fini elettorali, si è trovato di fronte
all'insurrezione delle amministrazioni comunali private della fonte di maggior
sostentamento. Il sultano di Arcore, però, non riuscì a rendere operativa la
tassa, visto che nel frattempo venne scalzato dallo scranno grazie a
un golpettino istituzionale targato Napolitano. L'IMU venne
quindi imposta, qualche mese dopo, per la gioia degli italiani onesti
e contribuenti, dal governo Monti, sostenuto coram populo dagli stessi che oggi
inciuciano alle spalle della nazione, e cioè PDL e PD. I quali, come spesso
accade a questa inconsapevole classe politica, votarono, evidentemente a
loro insaputa, un provvedimento che ha costretto alla fame una consistente fetta
della popolazione.Ora, invece, estatici e ferventi come fedeli di
fronte all'ostensione della Sacra Sindone, applaudono gaudenti ammiccando
al pubblico consenso. Che è un pò come se uno si complimentasse con sè stesso
per aver smesso di menarti con il tirapugni mentre sei seduto sulla tazza del
cesso e si aspettasse pure un cenno di ringraziamento (sempre ammesso
che ti restino le forze per respirare). Per accorgersi che la tassa sulla prima
casa sia una porcheria inenarrabile non bisogna essere nè un genio e
quindi tanto meno Letta. basta un normo dotato. Il problema, semmai, è capire dove sia
possibile reperire le risorse per far fronte a un ammanco in
entrata di circa 4 miliardi di euro. Andremo a batter cassa in Europa ? Ce
li daranno con una mano e con l'altra ce li toglieranno (benzina, tabacchi,
alcol e altre piccole gabelle assortite) ? Non si sa. Letta promette, obbligato
dal padrone Berlusconi, ma non parla di sacrifici e non annuncia
soprattutto quello di cui il paese avrebbe bisogno per recuperare i soldi
necessari e tentare un briciolo di riscrescita : una legge
draconiana che inchiodi senza pietà i corrotti e gli evasori. A naso,
per la fiducia che mi ispira questo governo paravento, la sensazione è
che alla fine a prenderla nel culo saranno sempre gli stessi.
All'improvviso, certo, ma solo dopo essere stati cosparsi, di
un'abbondante dose di vaselina. Così i nostri parlamentari potranno
applaudirsi, di nuovo, per la loro infinità bontà.
PS : ma in queste ore la tenuta del governo sul problema già vacilla...
Blackswan, martedì 30/04/2013