HAIM - DAYS ARE GONE
Genere : Indie Pop
La new
sensation pop del momento è un disco dai suoni incredibilmente datati, uno di
quelli per cui il termine vintage calzerebbe alla perfezione. Non stiamo però parlando
del solito gruppo di giovanotti che riscopre il rock degli anni '70, ma di tre
sorelle losangeline che stanno spopolando nel circuito indie e sulla rete con
un pugno di canzoni irresistibili. Non hanno inventato nulla ovviamente, e pescano
a piene mani dagli anni '80 e dal pop che a quei tempi vendeva
milioni di dischi sotto l'egida Madonna. Ma ci sanno fare, e anche
bene, e sfoderano un frizzante e orecchiabilissimo repertorio di brani che
è impossibile non finire a cantare sotto la doccia.
VOTO : 7
KING KHAN & THE SHRINES -
IDLE NO MORE
Genere
: Garage, R&B
In
circolazione dal 1999, ma da sei anni lontano dalle scene, il canadese King
Khan, dopo aver superato una brutta depressione, si ricongiunge ai suoi Shrines
e torna con un nuovo disco di canzoni esplosive e groove urticanti. La formula
è consolidata, il passo è accelerato e King Khan non sbaglia praticamente un
colpo. R&B, soul, funky, il tutto miscelato con sapienza e irrorato da
dosi generosissime di garage rock. Tante le belle canzoni che
meriterebbero di assurgere allo status di hits del momento : Byte My Tongue, I
Got Made e la conclusiva, struggente, Of Madness I Dream.
VOTO : 7,5
THE RESENTMENTS - GHOST SHIP
Genere : Americana,
Country rock
In
circolazione dal 2004, I Resentments nascono ad Austin (Texas) e si fanno
le ossa sul palco del mitico Saxon Pub, uno dei templi della roots music.
Nonostante fra le fila della band abbiano militato il compianto Stephen Bruton
(partner artistico di Kriss Kristofferson, morto di cancro nel 2009) e Jon Dee
Graham (che in seguito si è dedicato alla carriera solistica), i Resentments
non sono mai riusciti a sfondare nel giro che conta, restando una piccola
realtà, conosciuta in Europa solo grazie all'etichetta Blue Rose, che fortunatamente ne
ha diffuso i dischi. Ed è un peccato, perchè quest'ultimo Ghost Ship dimostra
che siamo di fronte a una band che suona benissimo e affronta il genere uscendo
dai soliti schemi. Ecco allora che il country rock viene intriso di soul
(Nothin I Can Do), deraglia verso orizzonti psichedelici (Ghost Ship) o cita
addirittura i Beatles (Everybody Freeze). Un disco che non sarà facile da
reperire, ma il cui ascolto compenserà abbondantemente gli sforzi della
ricerca.
VOTO : 7,5
Blackswan, martedì 08/10/2013
4 commenti:
io come sempre prendo nota
ok black. adesso però aspetto un post politico, che ne abbiamo da dire.ciao
oh, finalmente parli un gruppo di questo secolo, le haim! :)
@ Ernest : bravo ! :))
@ Bartolo : aspetto di calmarmi un pò e poi, prima o poi, scriverò.
@ Marco : io parlo solo di dischi da ggiovani, ma non quelli che passa MTV. :)
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