sabato 7 giugno 2014

ANNA AARON – NEURO




Sotto il moniker di Anna Aaron si cela Cécile Meyer, giovane e dotatissima polistrumentista svizzera, originaria di Basilea. Ventinove anni, ex- studentessa di lettere e filosofia, Anna ha iniziato la propria carriera artistica con un Ep intitolato I'll Dry Your Tears, Little Murderer, che le è valso in patria il premio di rivelazione dell’anno nel 2010. A seguire, nel 2011, è uscito Dogs In Spirit, il primo full lengh, che ha avuto interessanti riscontri commerciali sia in Svizzera che in Germania, mentre da noi, come si suol dire in questi casi, non se l’è filata nessuno. Peccato davvero, perché nonostante la Aaron sia in circolazione solo da qualche anno, ha dimostrato un solido talento e una maturità compositiva da star di prima grandezza, tanto che si sono sprecati accostamenti con artiste più note quali Bat For Lashes, Tori Amos e Fiona Apple. Questo nuovo Neuro, quindi, conferma quanto già di buono si era detto a proposito del primo album e ci consegna, in modo che potremmo definire consolidato, un songwriting al femminile tra i più interessanti in circolazione. Prodotto da David Kosten (già in studio con Bat For Lashes, Skin, Joseph Arthur, Natalie Imbruglia, Guillemots, Gabrielle Aplin), il disco contiene dodici brani tra cui i singoli Stellarling e Linda (tanto suggestivi da un punto di vista melodico, quanto originali da quello compositivo). Una scaletta importante, suonata magnificamente anche grazie a due ospiti come il batterista dei Cure Jason Cooper e il polistrumentista Ben Christophers, che regge dall’inizio alla fine, fondendo, tramite un’accurata produzione, componenti elettroniche e classiche ad altre più decisamente rock. Le ballate Case e Simstim poste a inizio e fine album, la straniante disomogeneità di Labyrinth (col suo piglio rock e le stravaganze percussive), la cupissima Neurohanger, ai limiti dell’industrial, la techno rivisitata di Girl, e le derive gotiche della già citata Stellaring che si aprono in un ritornello di chiarità assoluta, testimoniano di un disco che stupisce per varietà senza che però venga meno la coerenza compositiva dell’insieme. Lussureggiante, intenso, mistico, ricco di idee, Neuro si accredita, se non come il più bello, quantomeno come uno dei dischi più originali del 2014. 

VOTO: 7,5





Blackswan, sabato 07/06/2014

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