Secondo full lenght, dopo Nothing But Time dello
scorso anno, per i Midnight Pilot, terzetto di amici (arrivano da
Nashville, Tennesse) che suona insieme da quando indossavano i calzoni
corti e che fin da ragazzini condividevano la stessa passione per la
musica. Una passione che li ha portati a venerare quella musica country che a
Nashville è di casa, ma anche un certo pop di derivazione anglosassone, quello
cioè che vede i Coldplay come gruppo di riferimento. La fusione di questi
due modelli di ispirazione ha prodotto una piacevole miscela tra il
suono tradizionale americano (qui richiamato dall'uso di strumenti
roots come, ad esempio, il banjo) e godibilissime melodie facili da
canticchiare e zuccherine come un bicchiere di giulebbe. Nulla che ci faccia
strabuzzare gli occhi dalla sorpresa (in fin dei conti, con gli accenti
leggermente spostati, queste cose le abbiamo già sentite fare dagli Avett
Brothers), ma Midnight Pilot è indubbiamente un disco che scorre sul piatto con
la leggerezza e la fragranza di sentori primaverili. Non tutte le canzoni sono
centrate, è vero, e ogni tanto compare un pò di pompa negli arrangiamenti
e i ragazzi si perdono in qualche sbrodolamento melodrammatico (d'altra parte
arrivano da Nashville). Ma brani come l'iniziale Give Me What You Gave To Him
sono una autentica delizia per le orecchie, mentre qualche zampata più
rock (Losing The Heart) ci ha spinto a investire con piacere qualche
soldo per l'acquisto del disco. Nulla di imperdibile, per carità, ma cinquanta
minuti di buon folk pop per un ascolto disimpegnato e, perchè no, persino
intrigante.
VOTO: 6/7
Blackswan, martedì 21/07/2015
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