Hugo Race è uno di quegli artisti a proposito del
quale è quasi impossibile parlare male. Dopo una lunga carriera, iniziata
secoli fa con i Birthday Party, proseguita alla corte di Nick Cave e impreziosita
dalla militanza nei Dirtmusic di quel Chris Eckman, paladino delle contaminazioni,
Race continua a rilasciare dischi (siamo ormai a venti, più o meno) con una
coerenza e un'ispirazione che non ha cedimenti. 24 Hours To Nowhere prosegue la
collaborazione con i Fatalists (è il terzo progetto insieme), gruppo di
musicisti italiani, che dalle nostre parti prende il nome di Sacri Cuori, a cui
si aggiungono altri artisti che hanno condiviso in passato palco e studio di
registrazione con il songwriter australiano: Angie Hart dei Frente,
Michelangelo Russo dei True Spirits, Davide Mahony e Giovanni Ferrario dei
Sepiatone, Vicky Brown e Julitha Ryan (rispettivamente al violino e al
violoncello). Un pugno di straordinari strumentisti, che tessono le trame
entro le quali si dipana il senso di Race per il dolore e la malinconia. Le
dieci canzoni in scaletta, infatti, non si discostano dal consueto mood di
intimi struggimenti declamati da quella voce baritonale che da anni ci
racconta, con intensità e sincera partecipazione, storie di morte, di
malattia, d'amore, di speranza, di un tempo che trascorre inesorabile e
indifferente al nostro destino. Canzoni di folk moderno, meravigliosamente arrangiate, talvolta
percorse da battiti elettronici o avvolti nel tocco suadente degli archi, che raggiungono splendidi picchi nella magistrale cover di It'll Never Happen Again di
Tim Hardin, in quella più solare di Ballad Of Easy Rider dei Byrds, o nelle
evocative e strazianti note di We Were Always Young, No God In The Sky e 24 Hours To Nowhere, con la bella
voce di Angie Hart a fare da contrappunto alle tonalità crooner di Race. Un
viaggio intimo e profondo, ove tutto è penombra e crepuscolare emozione.
VOTO: 7
Blackswan, mercoledì 22/06/2016
2 commenti:
Rece interessante, artisti immenso, importante per tutto quello che ha seminato (e semina).
@ Alli: vero, e continua a fare grandi dischi :)
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