Per fortuna, diranno in
molti, questo 2016 si sta chiudendo. L’annus horribilis per la musica rock,
infatti, è stato segnato indelebilmente da un’ecatombe che che ci ha portato
via David Bowie, Leonard Cohen, Prince, George Michael, Glenn Frey, solo per
citare alcuni dei musicisti che ci hanno lasciato. E’ stato anche l’anno, però,
del premio Nobel a Dylan, evento epocale che ha riempito le pagine dei giornali
e i social di discussioni infinite sull’opportunità o meno di consegnare il
premio al menestrello di Duluth. Per quanto ci riguarda, riteniamo questo
riconoscimento sacrosanto: se lo scopo della letteratura è incidere
profondamente sulla società, veicolando messaggi in grado di produrre cambiamenti,
le liriche di Dylan, pur in uno stile adattato alla forma canzone, possiedono
un’universalità di contenuti che ha formato le coscienze di più di una
generazione. Con riguardo ad argomenti più prosaici, bisogna dire che il 2016 è
stata anche un’ottima annata per quanto concerne i dischi usciti. Un anno che
ha visto titoli importanti, come Blackstar, testamento di David Bowie, Skeleton
Tree di Nick Cave, a cui noi non abbiamo voluto attribuire un voto perché è un disco
che usa il linguaggio del dolore più che quello della musica, Blue &
Lonesome, gagliardo ritorno sulle scene degli immarcescibili Rolling Stones, e
un Bon Iver elettronico, che annoveriamo fra le grandi delusioni della
stagione. Il 2016, è stato, soprattutto, un grande anno per il rock al
femminile, che ci ha regalato autentiche gemme, provenienti soprattutto dagli
States, a firma di artiste da noi semisconosciute (Sara Watkins, Elisabeth
Cook, Chelle Rose, Lori McKenna, Bonnie Bishop, Lydia Loveless), oltre a
conferme di grande spessore, con Lucinda Williams, Savages e PJ Harvey. Prima
di addentrarci nello specifico della nostra top 20, che pubblicheremo fra
qualche ora, vi segnaliamo alcuni dei dischi che, pur non entrando nei piani
alti della nostra classifica, ci sentiamo di consigliare caldamente a tutti i
nostri lettori:
PINEGROVE
– Cardinal
THE
GIBBONSES – Among The Rubble
DWIGHT
YOAKAM – Swimmin’ Pools, Movie Stars
THRICE
– To Be Everywhere Is To Be Nowhere
THE
SHELTERS - The Shelters
LAYLA
ZOE – Breaking Free
LYDIA
LOVELESS – Real
AL
SCORCH – Circle Around The Signs
VODUN
– Possession
SAVAGES
– Adore Life
ST.
PAUL & THE BROKEN BONES – Sea Of Noise
THE
RECORD COMPANY – Give It Back To You
TEDESCHI
TRUCKS BAND – Let Me Get By
SARA
WATKINS – Young In All The Wrong Ways
Come ben sanno i nostri
lettori, per una precisa scelta editoriale, il Killer dà poco spazio alla
musica italiana. Tuttavia, quest’anno, vi vogliamo consigliare un album che ci
è piaciuto tantissimo e che riteniamo una delle migliori uscite discografiche
del 2016:
NICCOLO’
FABI – UNA SOMMA DI PICCOLE COSE
Per concludere questa
prima parte relativa alle scelte del 2016, ci soffermiamo anche sui dischi
live, scegliendo come migliore uscita il doppio cd (+DVD) di Joe Bonamassa
dedicato al repertorio di Albert King, Freddy King e B.B. King:
JOE
BONAMASSA – LIVE AT THE GREEK THEATRE
Blackswan, giovedì 29/12/2016
3 commenti:
E' vero che questo è stato un annus horribilis per la musica, però a sentire questi dischi (Savages a parte) viene proprio da piangere...
;)
Scelte interessanti, qualcosa conoscevo, qualcosa no.
Fa sempre piacere avere qualche spunto! ;)
@ Marco: e il peggio deve ancora arrivare :)
@ Salvatore: sono solo alcuni dei dischi che ho proposto quest'anno. La top 20 da domani. Felice per gli spunti :)
Posta un commento