"Chiedere scusa? Di cosa? Per cosa? Non c'è
nessuna relazione tra le percosse dei carabinieri e la morte di Cucchi: lo dicono
le perizie. La morte di Stefano Cucchi è avvenuta per una serie di concause tra
cui la tossicodipendenza e il fisico debilitato. La droga è una delle cause
della morte. La verità è che a casa di Cucchi hanno trovato marijuana e cocaina
già pronte per lo spaccio. Non è un benemerito, io dico no a una strada in suo
nome. Non è come Cavour e Garibaldi"
James Russell Lowell affermava che solo i morti e gli
stupidi non cambiano mai opinione. Carlo Giovanardi, ex ministro per i rapporti
con il Parlamento ed ex sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio
durante il governo di Silvietto, non ha cambiato idea sulla morte di Stefano
Cucchi. Il fondamentalista ultra cattolico ed ex ministro del centrodestra è un
uomo coerente. Ossessionato dalla convinzione che lo sventurato giovane sia
morto per inedia, ma coerente. Talmente coerente che neppure la confessione
choc resa dal carabiniere Francesco Tedesco, imputato assieme ad altri
commilitoni, lo ha fatto indietreggiare di un millimetro. Giovanardi non chiede
scusa alla famiglia Cucchi ne' alla sorella Ilaria. E ci mancherebbe pure.
"Non credo agli asini che volano" ha affermato nella
trasmissione radiofonica "La Zanzara". Noi invece crediamo agli asini
che stanno a terra. E tra i politici ce ne sono a bizzeffe. Crediamo fermamente
che le vittime dello stato siano una cosa seria. Meritano la considerazione di
noi tutti, asini inclusi. Il rispetto per la vita dovrebbe essere un richiamo
costante in ogni ambito delle attività umane. Purtroppo, la realtà dimostra il
contrario. E allora in casi come questi, bisognerebbe fermarsi un attimo e
riflettere. Anche gli asini potrebbero almeno provarci.
Cleopatra, lunedì 15/04/2019
1 commento:
Giovanardi è una brutta persona.
Punto.
Si dice cristiano ma non ha pietà di nessuno, non ha comprensione per nessuno e non perdona niente a nessuno.
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