“Abbiamo lanciato la via lombarda per la libertà, un programma per
riaprire le attività dal 4 maggio. Si tratta di adeguarsi alla nuova
normalità che passa dalle quattro “D”: distanza, dispositivi,
digitalizzazione, diagnosi”. La domanda a questo punto nasce spontanea:
“Fontana, ma che stai a di’?”.
Non è per fare la solita polemica, ma ci siamo dimenticati che mentre il governo disponeva la riapertura delle librerie e dei negozi di abbigliamento per bambini, il Gran Governatore, al contrario, invocava per il proprio “feudo”misure ancora più restrittive? Poi qualcosa è miracolosamente cambiato e nel giro di un paio di giorni. Che sia stato lo Spirito Santo, la Risurrezione di nostro Signore o del Verbo del Capitano Apri e Chiudi, come per incanto, la Lombardia si rialza.
Non è per fare la solita polemica, ma ci siamo dimenticati che mentre il governo disponeva la riapertura delle librerie e dei negozi di abbigliamento per bambini, il Gran Governatore, al contrario, invocava per il proprio “feudo”misure ancora più restrittive? Poi qualcosa è miracolosamente cambiato e nel giro di un paio di giorni. Che sia stato lo Spirito Santo, la Risurrezione di nostro Signore o del Verbo del Capitano Apri e Chiudi, come per incanto, la Lombardia si rialza.
Fino a qualche giorno fa sembravamo monadi
spacciate, costrette a guardare il cielo dalla finestra con la minaccia
di un drone che ci seguiva persino mentre andavamo a buttare la
spazzatura. Ora, in controtendenza rispetto alle misure del governo
centrale, si ripartirebbe a spron battuto. E per andare dove, di grazia?
Diciamola tutta. Non è che forse qualcuno alla Regione comincia a
sentire aria pesante, vuoi per una gestione confusa e impacciata della
sanità lombarda, vuoi per lo scandalo del Pio Albergo Trivulzio e di
altre rsa e pensa con queste sparate nel mucchio di distogliere
l’attenzione dalla gravità del problema?
C’è poco da essere
trionfalisti, cari governanti. La verità è che presto scoppierà una
bomba tra le mani di chi in queste ore sta tentando il solito patetico
scaricabarile. E’ fin troppo chiara, e non certo per loro colpa,
l’improvvisazione con cui sono stati costretti a fare i conti gli
operatori sanitari, buttati in trincea senza precisi protocolli e
dispositivi di protezione. Del pari lo è la scellerata leggerezza con
cui ora si invoca una riapertura in una regione che conta oltre i 12.000
morti. Il Capitano di questa scombiccherata Armata (Salvini), il 16
aprile ha annunciato che chiedere la riapertura della Lombardia è un
gran segnale di concretezza e di speranza. Ognuno tragga le proprie
conclusioni. Per quanto mi riguarda a persone di tal fatta non affiderei
neppure la gestione di un piccolo condominio.
Cleopatra, lunedì 20/04/2020
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