Licked Live in New York, registrato dal vivo al Madison Square Garden nel gennaio 2003, rappresentò, all'epoca, un evento straordinario, in quanto parte di un tour mondiale, che generò 117 spettacoli per celebrare il 40° anniversario della band. Non sorprende che fossero ancora al top della forma; dopotutto, gli Stones non sono solo una macchina ben oliata, ma anche apparentemente invincibile. La cosa più impressionante è che non solo sono stati così formidabili per quattro decenni interi, ma ora, circa vent’anni dopo, sono ancora inarrestabili. Come sempre lo sono stati.
Se uno dovesse giudicare l’interesse per questo live semplicemente dalla forza della scaletta, che include standard senza tempo come "Street Fighting Man", "Start Me Up", "Honky Tonk Woman", "It's Only Rock and Roll (But I Like It)", "Angie", "Let It Bleed" e, naturalmente, "Satisfaction", probabilmente lo troverebbe scontato e superfluo. D’altra parte, i Rolling Stones, seppur immarcescibili (e forse proprio per questo), sono tutt’oggi un gruppo piuttosto prevedibile. Si sa cosa aspettarsi da loro prima che le luci si accendano e la band inizi a sgambettare sul palco. Di conseguenza, nonostante una miriade di album dal vivo pubblicati nel corso della loro carriera, c'è una coerenza espressiva che non prevede molti cambiamenti, a parte i luoghi e le date in cui è stato registrato un dato concerto. Sembra assurdo, ma per la maggior parte della scaletta, a parte l'inclusione di alcune canzoni più recenti, Licked Live in NYC e Get Yer Ya Yas Out (1970) hanno molto più in comune di quanto l'arco di trentadue anni potrebbe suggerire.
Naturalmente, ci sono alcuni episodi che permettono di collocare il live negli anni in cui è stato suonato e che introducono qualche piccola novità rispetto al consueto. Charlie Watts e il sassofonista Bobby Keys erano ancora vivi e in forma decisamente smagliante. La perdita di Watts, in particolare, aggiunge una certa tristezza in retrospettiva, ma detto questo, gli Stones non sono mai stati una band che suscita nostalgia. Perché, molto semplicemente, sono. Ancora. A dispetto di tutto.
Quindi, è inevitabile che assaporare questo concerto di vent’anni fa, tramite il cofanetto di due CD/Dvd (che include anche tre bonus track registrate dal vivo ad Amsterdam, filmati delle prove, il documentario Tip of the Tongue e filmati aggiunti nel backstage) o semplicemente nel formato audio di due cd, produca ancora eccitazione ed entusiasmo, anche in quei fan che posseggono proprio tutto della band.
Anche perché, come sempre, nonostante una scaletta prevedibilissima, è tutta una questione di atteggiamento, di come la band sta sul palco, di quanta energia emana (e qui, vi assicuro, ne troverete tantissima), della convinzione con cui suona. Ci sono anche sorprese musicali estemporanee: il duetto sfacciato e frizzante di Sheryl Crow con Jagger in Honky Tonk Women e la prova solista di Richards sul lento "Thru and Thru", una traccia da Voodoo Lounge, eseguita molto raramente.
Sulla scia di Live At The El Mocambo, un set storico che scava ulteriormente negli archivi degli Stones, Licked Live a New York potrebbe essere considerato l'ennesimo collegamento a un'eredità che continua a girare molto più a lungo di quanto chiunque avrebbe potuto immaginare. Il fatto che Mick e Keef siano alla vigilia di compiere 80 anni e ancora determinati come sempre a suonare sui palchi di mezzo mondo, è di per sé sbalorditivo. E se è vero che Licked Live offre un ulteriore prova della loro immortalità, anche il fatto che quasi vent’anni dopo questi ingrigiti ragazzacci non trovino motivo per smettere, è in qualche modo rassicurante. Perché, di sicuro, ci saranno altri live per la felicità di chi non ha mai smesso e non smetterà mai di amarli.
VOTO: 8
Blackswan, lunedì 08/08/2022
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