Diciamolo francamente: nessuno avrebbe mai immaginato una collaborazione di questo tipo, mettere insieme, cioè, due dei più grandi nomi del rock e del metal degli anni '80, Jack Russell, cantante e fondatore dei Great White, e Tracii Guns, fondatore e chitarrista dei L.A. Guns. Due stelle, certo, ma che pur appartenenti alla stessa galassia, non hanno mai vissuto molto vicino tra loro. Alla Frontiers, però, hanno le idee molto chiare e vedono lontanissimo, si sono presi un rischio e hanno centrato in pieno il bersaglio.
Perché questo inaspettato Medusa è un disco che suona benissimo, un abbecedario del rock anni ’80, a cui le due figure carismatiche portano il meglio del proprio retroterra musicale: Russell, che non ha perso nulla della sua potenza vocale, attinge a piene mani dal suo bagaglio rock blues, mentre la chitarra di Guns insuffla le canzoni di quell’energia sleaze che lo ha reso famoso. Ad accompagnare i due, ci sono Johnny Martin (basso), Shane Fitzgibbon (batteria) e Alessandro Del Vecchio (tastiere), tre vecchie volpi che lucidano il suono con grande maestria.
Il risultato è sorprendente: sezione ritmica quadrata, grandi ritornelli, riff spaziali e, ovviamente, quella voce lì, che non ha perso un briciolo di smalto. La scaletta è presidiata da canzoni che riecheggiano il rock anni ’80, eppure nulla risulta datato, tutto suona fresco e frizzante, e il talento dei due giganti e dei loro sodali dà lustro a un lavoro che non paga più di tanto debito alla nostalgia.
Fin dall’opener "Next in Line" si capisce che il taglio sonoro poggia maggiormente su quel basamento rock blues su cui la carriera di Russell ha prosperato, ed è quindi interessante la prova di Guns, perché esibisce, in parte, un modo diverso di suonare più funzionale alle canzoni in scaletta. Una scelta di campo vincente e avvincente: "Tell Me Why" sfodera un grande riff e sfoggia un ben calibrato contrappunto di hammond, "For You" è un hard blues veemente, "Give Me The Night" è puro hard rock che punta tutto su un fantastico ritornello e un altrettanto splendido solo di Guns, mentre "Back Into Your Arms" conquista con le sue atmosfere Aor e il tiro funky. E tra tanta impetuosa energia, brilla anche "Living A Lie", virile e malinconica ballata che mette in risalto le straordinarie doti vocali di Russell.
Medusa non è certo un disco innovativo e tutto ciò che si ascolta in queste undici tracce suona come una riuscita celebrazione di quel suono che andava per la maggiore durante gli anni ’80. Tuttavia, la scrittura non dà segni di cedimento, la produzione di Alessandro Del Vecchio mette ben in evidenza la classe di due grandi musicisti, la band gira a mille e il disco diverte dall’inizio alla fine. Che sia una collaborazione estemporanea o un progetto destinato a durare nel tempo non è dato di sapere. Poco male: infilate il cd nel lettore e la goduria sarà immediata. Hic et Nunc.
Voto: 7
Genere: Hard Rock
Blackswan, giovedì 28/03/2024
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