lunedì 6 giugno 2011

MEGLIO NAZISTI CHE INNAMORATI

" La coppia di fatto non è la vera famiglia e la convivenza non aiuta il matrimonio "; " Non cedete a quella mentalità secolarizzata che propone la convivenza come preparatoria o addirittura sostitutiva del matrimonio "; " Non riducete l'amore a emozione sentimentale "; " Cari genitori impegnatevi sempre a insegnare ai vostri figli a pregare e avvicinateli ai sacramenti ".Mancava solo " Penitenziagite,peccatori !",un paio di autodafè e perchè no,un'autoflagellazione collettiva,e il quadro era completo.No,quelli che avete appena letto non sono stralci di un trattatello religioso risalente al basso medioevo, bensì alcune delle affermazioni contenute nell'omelia domenicale di Benedetto XVI.Era ora.Sentivo proprio la mancanza di un bella ventata di freschezza vaticana.Quasi preoccupato mi domandavo come mai,dopo la randellata elettorale presa dal regime berlusconiano,Ratzinger non si fosse ancora espresso,prendendo, più o meno direttamente, posizione in merito.Lo ha fatto ieri,nel secondo ed ultimo giorno della sua visita pastorale in Croazia,lanciando,more solito, messaggi trasversali ma facilmente decriptabili. Argomento cardine delle esternazioni medioevaliste di Sua Santità è stata la famiglia,bene prezioso e unica arma di scambio rimasta al regime per mantenere in piedi il collaudato rapporto di scambio con la Chiesa cattolica.L'avanzata della sinistra deve aver preoccupato non poco il pontefice,che alla prima occasione ufficiale di una certa risonanza decide di mettere sul piatto la propria offerta a Berlusconi: salvo qualche moderata critica di facciata,siamo disposti al consueto appoggio in cambio di una politica che favorisca la famiglia tradizionale.Un messagio però che suona da monito anche al resuscitato centrosinistra:se volete governare,lo potete fare solo pagando dazio.Ma al di là di questi sottesi avvertimenti politici,le dichiarazioni del papa suonano come un accanimento terapeutico per tenere in vita valori che oggigiorno non rispecchiano più il dato reale che emerge dalla nostra società.Capisco che il controllo sui cattolici passi soprattutto dall'istituto della famiglia ( e da quello della scuola ) e che questo controllo procuri al Vaticano potere e denaro,ma è anche vero che qualche piccola apertura al progresso dei tempi potrebbe produrre effetti meno grotteschi.Invece,niente da fare.Così la dura reprimenda papale nei confronti delle coppie di fatto ha un suono anacronisticoa e molto contraddittorio.Da sempre,infatti, faccio a fatica a comprendere come possa parlare di famiglia chi non ne ha mai avuta una.E mi è ancora più difficile comprendere come mai questa difesa ad oltranza del matrimonio non comporti mai rotture definitive e violenti scontri contro l'attuale leadership di governo che quotidianamente usa i valori cattolici come zerbino per pulirsi i piedi.L'invito poi ai genitori di spingere i propri figli verso la chiesa e i sacramenti, mal convive con i recenti e recentissimi casi di pedofilia,sui quali non mi sembra che il Vaticano abbia ancora preso le adeguate contromisure.L'apice di comicità involontaria il papa lo ha però raggiunto quando ha spronato i fedeli a non ridurre l'amore a "emozione sentimentale",finendo così per mettere a dura prova il convincimento di tutti coloro che avevano sempre inteso l'amore come emozione e sentimento.In definitiva,il matrimonio deve essere difeso usque ad finem da aberrazioni etiche come le coppie di fatto e la convivenza more uxorio, e  poco importa se un'unione sia motivata da affetto.L'importante è che sia tradizionale,convenzionale e legittimata dalla grazia di Dio.Niente male,davvero.Peccato che poi, dopo questo bel pistolotto sui valori cattolici,Benedetto XVI si sia recato a rendere omaggio alla tomba del Cardinal Alojzjie Stepinac( beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1998 ),il quale negli anni '40 fu sostenitore e collaboratore del regime ustascia di Ante Pavelic,uno dei più feroci e sanguinari che la storia ricordi.Prima una randellata ai giovani peccatori e poi un plauso ai massacratori nazisti.Quando si parla di coerenza cristiana Ratzinger non ci fa mancare proprio nulla.
 
Blackswan, 06/06/2011 

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